06 giugno 2008

Siamo una bella compagnia

3 commenti:

Anonimo ha detto...

duilio:
6 Giugno, 2008 17:43
Credo di aver trovato in questo forum un ambiente molto positivo e di confronto civile dove la presenza di chi la pensa diversamente da me è uno stimolo a trovare argomenti e modi di esprimerli in maniera semplice ed efficace; le risposte della signora Rossini sempre puntuali ed equilibrate e la quasi totalità dei partecipanti che intervengono sui principali temi della politica e dell’attualità mi aiutano a credere e a sperare che anche nel mondo reale prevalga sempre un clima di dialogo che è il presupposto per facilitare la soluzione dei tanti problemi in cui si dibatte il nostro paese. Condivido il pensiero di Raffaele, ringrazio tutti e ovviamente l’Espresso e il suo direttore che gentilmente ci ospita.

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
6 Giugno, 2008 19:06
Cara Rossini,
ciò che è riportato nel tuo commento non può che essere condiviso. Hai uno stile inconfondibile, bello, speciale. Purtroppo non tutti possono avere le tue capacità dialettiche, sei un obiettivo cui aspirare, ma non è possibile. Io ho i miei limiti e se sbaglio nella punteggiatura o nella grammatica, ti autorizzo ad intervenire in mio aiuto anche per non farmi fare brutta figura (già lo fai). Non c’è dubbio che una lettera lunga rischia di essere letta a metà, mentre un commento dotto rischia di non essere letto proprio. Mi è capitato di leggere altri siti, non c’è paragone ed il merito è anche tuo che sai gestire con equilibrio le situazioni che rischiano di degenerare. Se una cortesia posso chiederti è di non lasciare per molto tempo la rubrica in stand bay, ti concediamo i tre pasti quotidiani ma poi devi tornare al tuo posto di comando, ci sono momenti in cui ci sentiamo orfani della tua presenza. D’ora in poi mi impegno a rispettare il tuo codice di comportamento, lo prometto. Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Roberto Buscetta:
7 Giugno, 2008 08:55
Sono contento dell’intervento emotivo e allo stesso tempo ragionato di Raffaele Innato. Forse perché io, pur molto motivato ad esprimere le mie opinioni e a confrontarle con tutti voi, sono stato sempre disilluso sulla forza effettiva o meglio sulla capacità di questo forum -come di tutto ciò che accade in rete- di influenzare l’opinione pubblica, ossia il pensiero corrente e dominante. Se è vero, infatti, che oggi gran parte dell’informazione passa attraverso il web, è anche vero che a frequentare questi mezzi siamo ancora in troppo pochi per rappresentare “la cittadinanza”, e quindi perché i dibattiti qui aperti e commentati arrivino a scaldare gli animi dell’intera opinionen pubblica o di gran parte di essa. E’ dunque giunto il momento che da qui dentro si passi a “far qualcosa” di attivo fuori dai blog, che la politica, ma non solo, torni a diventare argomento di discussione negli ambienti reali, fatti di carne ed ossa, di sguardi, di vicinanza fisica e non solo virtuale. C’è troppa distanza tra il Paese e la politica, e soprattutto troppa distanza tra la vita quotidiana realmente vissuta e la “second life” vissuta dentro uno schermo. Ovviamente una cosa non deve escludere l’altra; ma si deve pur far qualcosa perché le due vite si incontrino. O no?