20 marzo 2008

Commento su L'espresso "Abbiamo rapinato il futuro ai giovani." (Rita Grisenti, Trento)

Raffaele Innato ha scritto: 20 Marzo, 2008 16:11
Carissima Rita,
pur essendo un genitore di 57 anni, non mi sento affatto un rapinatore, anzi, per quanto mi riguarda, sono stato sempre rapinato. Sono 30 anni che sono dipendente di una grossa società (multinazionale), assunto con la legge dello Stato 1.6.1977 n. 285, con la qualifica di impiegato tecnico (diplomato perito tecnico), sono in contenzioso da oltre 7 anni con la società, e invece faccio l’operaio, dignitosamente, attendendo quella giustizia che da 30 anni mi spetta. Tenga presente che la mia professionalità è riconosciuta quasi da tutti i colleghi, i quali (pur non avendo nemmeno il titolo di studio pari al mio, ma avendo una mansione molto più remunorativa della mia), spesso vengono a chiedermi consulenza tecnica e amministrativa, anche fuori del mio proprio lavoro. Come si può notare non è cambiato molto da allora. La storia continua nei favoritismi, nelle disuguaglianze, nelle ingiustizie, nelle ipocrisie. Io lotto e continuo a lottare perchè si possa portare una società democratica al rispetto della meritocrazia e delle capacità individuali, garantendo però la possibilità a tutti di partecipare alla gara e al benessere collettivo. Aiutiamoci noi con voi e i con nostri figli in questa battaglia, lottando contro chi prevarica i diritti sanciti, e vedrà che un giorno non lontano si potrà assaporare e vivere in una società più concreta e più giusta. In bocca al lupo per la tesi a Sua figlia.

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