13 marzo 2008

Commento su L'espresso "Bertinotti poco global". (Marco Alberici)

Raffaele Innato ha scritto: 1 Marzo, 2008 16:53
La filosofia con la quale, se condanniamo o chiediamo pene severe per chi non rispetta la legge (morti sul lavoro per poche decine di Euro al giorno), allontaniamo dal nostro Paese investitori stranieri, porta a significare che l’importante per noi è che gli stranieri investano capitali nel nostro paese, per il resto dei nostri lavoratori possono scegliere la insucurezza che più gli aggrada, tanto abbiamo previsto nel nostro codice solo pene amministrative, che si calcolano a seconda della sottopaga contrattata unilateralmente dall’impresa investitrice. Prodi avrà potuto fare l’errore di non prevedere una globalizzazione selvaggia di un mercato gestito da pochi ma, caro Marco, mi sembra che lei sia andato molto più in là di Prodi, nell’accettare l’idea che, dopotutto, questa “normale” globalizzazione le dà un piacere di rivalsa, verso una filosofia che, invece, nella sua indagine critica porterebbe gli operai in paradiso.

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