13 marzo 2008

Commento su L'espresso "Gravina e gli enti locali". (Ludovico Baracco)

Raffaele Innato ha scritto: 1 Marzo, 2008 18:58
Ormai è abitudine della gente vedere le storture della nostra società, quando un accadimento, una tragedia viene alla ribalta della cronaca. A giusta ragione se ne parla, dopo qualche giorno, massimo una settimana e tutto ritorna nella cosidetta normalità. Una passeggera riflessione, un suggerimento a eliminare o a risolvere un problema, per poi cadere nella nostra quotidiana negligenza. Siamo tutti presi dal lavoro, dagli affari, dai problemi personali e dal nostro egoismo, che ci porta sempre a guardare cosa potrebbero fare gli altri, dimenticandoci che gli altri siamo anche noi, perchè le tragedie o le disgrazie non sono solo problemi degli altri. Se io ho la sensibilità di vedere un ostacolo od un pericolo, non devo aspettare che qualcuno se ne occupi. Prendo il famoso telefonino con cui siamo abituati a complicarci la vita (raramente lo usiamo quando necessita), chiamo i responsabili interessati e faccio in modo che l’ostacolo o il problema venga rimosso. Altrimenti, facciamo come la famosa scenetta di un film con Totò “Un turco napoletano”, nella quale Totò dà uno schiaffo ad un prepotente, il quale rivolgendosi ai testimoni presenti domanda: “Avete visto? Ma avete visto? Ma avete visto?” Si hanno visto risponde Totò, e tu invece l’hai sentito.

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