14 maggio 2008

Fini e la sua ...gaffe?


77 commenti:

Anonimo ha detto...

daniele:
14 Maggio, 2008 16:48
…diamo tempo prima di giudicare. La campagna elettorale è (spero) finita. Quindi basta fare pagliacciate e lasciamoli lavorare. Magari qualcosa andrà meglio. Forse.

Anonimo ha detto...

Roberto Farabone:
14 Maggio, 2008 16:49
Ho ascoltato in radio le dichiarazioni sulla fiducia al governo fatte dagli esponenti dell’opposizione: che squallore! Per fortuna c’è stato Di Pietro che ha detto le cose chiare e non ha fatto il tappetino accomodante come gli altri.

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
14 Maggio, 2008 17:07
Certamente Fini si toglierà parecchie soddisfazioni. Ha diversi sassolini da togliersi dalle scarpe. Avrà modo di fare del protagonismo e non temerà interventi di contestazione. Ha campo libero e potrà spaziare liberamente.
Mi auguro che l’attuale opposizione, rappresentata non solo dall’Italia dei Valori (con la figura preponderante di Di Pietro) ma anche dal Partito Democratico, possa con la stessa autorevolezza di Fini farsi rispettare.

Anonimo ha detto...

Marco Molle:
14 Maggio, 2008 17:12
Quanto buonismo, quanti pensieri per gli italiani, quante BUGIE! A chi la vogliono dare a bere? E il conflitto d’interessi? La sentenza della Corte Europea su Rete 4? Niente, perchè siamo tutti più buoni… Forza Di Pietro stagli alle calcagna.Che delusione Veltroni.

Anonimo ha detto...

oreste:
14 Maggio, 2008 18:28
Ma il Parlamento non è il luogo principe della libertà di parola? Non ne è ancora stato fatto il bivacco di un manipolo, ma forse visto l’inizio ci arriveremo. Che indecenza giustificare la gazzarra con “dipende dall’argomento se si può o meno parlare in parlamento”.
Questo è il risultato delle scorse elezioni, e qualcuno ancora chiede di lasciarli lavorare. Ma quando aprirete gli occhi?
Io dico: mai!

Anonimo ha detto...

salvatore banzola:
14 Maggio, 2008 19:06
Non era Casini che doveva riprendere Il Presidente Fini. Lo doveva fare, con energia, Veltroni, per difendere il suo alleato che altro non aveva dichiarato che verità riscontrabili. Buonismo e “vogliamoci bene” non fanno che intricare il PD nella trappola del miracolato Berlusconi, che ora, addirittura si diverte a giocare come il gatto con il topo.
La discesa è lunga, la dobbiamo proprio percorrere tutta?
Salvatore Banzola - Faenza

Anonimo ha detto...

liberainformazione:
14 Maggio, 2008 19:28
Per Salvatore. Autorevolezza di Fini? Ma l’hai scritto davvero o era un intervento sarcastico? Fini era politicamente morto a novembre dichiarando che SB aveva distrutto la casa delle libertà, salvo poi, appena il ceppalonico ha dato forfait, rivendicare addirittura il progetto del PDL come una propria vecchia idea realizzata di concerto con SB e annettere di fatto AN a FI. Facendo cioè il cagnolino fedele del padrone appena risuscitato dal centrosinistra.
Fini è fascista e resta fascista e i suoi metodi, come ha poi fatto notare Di Pietro, restano tali e quali alla cultura di appartenenza. Altro che autorevolezza, questo è autoritarismo

Anonimo ha detto...

Maurizio:
14 Maggio, 2008 19:49
I problemi del nostro Paese sono così complicati e numerosi che, forse, possono essere risolti solo con delle iniziative congiunte dei due maggiori partiti. Ovviamente, in questo caso, un comportamento veramente responsabile sino all’autolesionismo se lo ha assunto il P.D. che sta dando a Berlusconi quello che il Cavaliere ha negato a Prodi. Anzi, per essere più precisi, l’uomo di Arcore ha cercato, fin dal primo giorno, di rendere la vita impossibile all’ex premier (ricordate le famigerate spallate?) senza badare minimamente al bene dell’Italia e dei suoi cittadini. Aspettiamo, comunque, le future mosse della destra per giudicare meglio. Sono convinto che molto presto questa atmosfera mielosa finirà perchè questa destra, a mio sommesso avviso, è geneticamente votata alla prevaricazione ed alla difesa del proprio orticello. In ogni caso l’uscita intemerata di Fini nei confronti di Di Pietro è abbastanza significativa sul suo modo di intendere la democrazia. Mi sarei aspettato dal PD una ferma difesa delle prerogative del leader dell’ IDV. Difendere il diritto alla parola di Di Pietro non significa, infatti, sposarne le tesi,anche se io concordo con quanto detto dall’ex Pm. Il silenzio è stato più eloquente di mille parole. Collaborare non significa genuflettersi. Forse non è nato il Veltrusconi ma il Wsilvio nel senso di viva Silvio sempre e comunque.

Anonimo ha detto...

Bruno Giordano:
14 Maggio, 2008 21:36
Caro Raffaele,
le ho sentite anche io quelle parole e, credimi mentre Fini le riferiva a Di Pietro non stavo credendo alle mie orecchie. Casini, che a mio avviso è stato un buon Presidente della Camera ha immediatamente, e correttamente, stigmatizzato l’increscioso, primo segnale di come andranno le cose in quell’aula.
Ma Raffaele, lasciami spendere anche qualche parola per Veltroni, anche lui ascoltato in diretta e, anche se par altri versi, egualmente sorprendente.
In sostanza, con il suo discorso ha detto a Berlusconi: siamo qui, dicci cosa dobbiamo votare e noi te lo votiamo, pacatamente, con alto senso civico e nell’ottica dei tuoi interessi generali.
A posto così.

Se non fossi ateo comincerei a pregare qualche divinità.

A risentirci (politica permettendo).

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
14 Maggio, 2008 21:55
> Liberainformazione:
Su Fini ho dedicato molto spazio in diverse occasioni. E quanto tu hai riportato nel commento è stato da me già riferito quasi come una fotocopia.
Sì, hai ragione, certamente la parola da me utilizzata, autorevolezza, è fin… troppo elegante per l’indossatore. E’ come volergli fare un complimento.
Me ne scuso (oggi non me ne va bene una) e provo a valermi di un termine molto caro ad Indro Montanelli: la protervia.
Pertanto la frase esatta che avrei dovuto pronunciare è la seguente:
“Mi auguro che il Partito democratico, durante le sedute della camera sappia contrapporre alla protervia del P.C.I. (Presidente Camera Italiana) un atteggiamento non remissivo ed accomodante, ma severo, rigoroso, fiero.”

Anonimo ha detto...

Aldo Nicotra:
14 Maggio, 2008 22:05
Quello che mi ha colpito di più è stato il tono pacato con cui Fini ha richiamato i deputati al silenzio: un tacito consenso alla loro contestazione. Ma cosa si aspettavano gli italiani dal discorso coraggioso di Di Pietro? Avete votato questo Governo, allora tenetevelo! Non lamentatevi, sudditi! Dove è finita la dignità civica dei romani, la cui città è stata ripetutamente definita ladrona da un individuo che definisce il tricolore un elemento utile per la toilette. Quanti italiani si sono indignati per le offese rivolte dai leghisti alla nostra patria? Quanti italiani si sono rivolti al Presidente della Repubblica, invitandolo a non nominare ministri coloro che hanno vilipeso il tricolore e ripudiato il giuramento alla Costituzione? Gli italiani sono esperti solo in materia di attività sportive, capaci di rivoluzioni infantili per difendere la propria squadra. Affogate pure nello sport, ve lo meritate. Continuate a leggere la gazzetta sportiva ed a ignorare gli articoli della Costituzione. I furbi vi calpesteranno e vi tratteranno come stracci. Questa è la fine che meritano i mediocri, gli ignoranti e gli illusi.
Aldo Nicotra

Anonimo ha detto...

Infiltrato59:
14 Maggio, 2008 23:34
Riprendiamo su altro argomento:
Visto che sono stato scoperto a “cazzeggiare” dal democratico Oreste che non perde occasione per ribadire la libertà di sdegno e parola a senso unico, tanto vale uscire alla luce del sole.
Capisco deve essere dura dover sopportare (al momento) una fase politica nuova nella quale il tentativo è quello di remare insieme per una volta dalla parte del paese, ogni minimo pretesto è buono per indignarsi, a proposito del magistrato tutto d’un pezzo che canta fuori dal coro, segnalo che uno degli idoli del Blog (Grillo) lo prendeva amabilmente in giro nei suoi spettacoli per la docenza di procedura penale ai tutor del CEPU (102 sedi sotto sequestro della Guardia di Finanza per associazione a delinquere, riciclaggio, bancarotta e usura), il nostro prendeva i soldi “ignaro” ,direbbe Travaglio con sorrisino.
Non credo vi sia sfuggito oltre al commento di Fini anche il tono volutamente provocatorio da parte del nostro, che ha capito benissimo il meccanismo: “Sono l’unico che parla male di Berlusconi e lo faccio così ramazzo i voti degli indignati” (non a caso è l’unico che difende Grillo e Travaglio), scarpe grosse e cervello fino il nostro/vostro Tonino.
Una cosa mi ha colpito però, mentre continuo a leggere su qualunque argomento e quindi anche qui delle squadracce fasciste e padane, nessuno ha fatto il minimo accenno agli attacchi con le molotov ai campi Rom di Napoli, immagino cosa si sarebbe scatenato se la stessa cosa fosse successa a Milano o Padova, infiltrati anche a Ponticelli?
C’è qualcuno in questo forum che pensa anche ai “veri” problemi o è prioritaria la salvaguardia della forma parlata e scritta dei dipendenti dello Stato nessuno escluso?
Ma se aveste la possibilità di far parte di quell’emiciclo e di leggere i commenti di questo blog non vi verrebbe voglia anche a voi come a loro di fregarvi le mani per tanta manna? Disquisire sulla sintassi, il tricolore, la costituzione come se non avessimo il terzo debito del mondo, i salari più bassi d’Europa, la crescita a O, la bolletta energetica più alta, le periferie che stanno per esplodere anzi hanno già cominciato, ditemi pure che cazzeggio, ma io penso che i problemi siano altri.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Ed:
15 Maggio, 2008 03:07
Al riguardo di Fini, si scoprira’ presto da chi prende gli ordini: non credo particolarmente, per intenderci, dalla sezione con la coppola (a Palermo, in campagna elettorale, cancello’ un suo discorso, se ben ci ricordiamo)
Accanto a Berlusconi, il Fini ci sta per sopravvivenza, come Bossi.
Il Fini, quando all’Unione Europa Berlusconi chiamò Schultz Kapo’, un video mostra il Fini seduto accanto a lui, alzarsi e, nel mezzo del discorso, andarsene - all’altro lato, Prodi, rosso e paonazzo in faccia… Pertanto, Silvio ancora non si siede al posto giusto, ce lo hanno messo, in poche parole… sempre con una scorta e presidio permanente in tutti i posti conosciuti dove vive..
Mi sembra chiaro che Berlusconi e’ ancora una volta la “faccia” di uno scandalo monumentale chiamato “Questo Governo”, che si afflosciera’ perche’, grazie a Dio, siamo stati irradiati dalla sua informazione per un tempo non troppo esteso: altri Stati e popoli hanno accettato e creduto ciecamente ad un pazzo e le sue bugie riguardo alle armi di distruzione di massa… informazione venne distribuita intensamente con tutte le tecniche del Piazzista - strategia molto simile
Si potrebbe speculare cheBerlusconi, o chi per lui eventualmente, ha comprato il copione dello stesso film o piano strategico sul come vincere le elezioni, e un po’ di aiuto dalla elettronica appplicata al sistema elettorale (subcontrattata dalla Telecom) una mano potrebbe anche averla data. La parola BROGLIO venne cancellata dal copione da un giorno all’altro, mentre alle precedenti elezioni il Pisanu non era dove doveva essere ad un certo punto di ALTA TENSIONE fra parti politiche, e forse potrebbe essere stato un cattivo lavoro sulla parte database,per capirci. Ma la storia lo svelera’ in pieno

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
15 Maggio, 2008 07:02
Fini presidente della Camera non lo sarebbe diventato nemmeno nella peggior repubblica delle banane, i suoi trascorsi sono conosciuti. La stampa internazionale ci informava che quando da ministro degli esteri girava per l’Europa, chi era costretto, per protocollo, a stringergli la mano, correva subito dopo a disinfettarla. Le scene del nostro Parlamento sono state trasmesse in tutto il mondo. Era del suo partito quello che mangiava la mortadella sui banchi di Montecitorio, hanno trasformato il luogo della rappresentanza nell’aula grigia e sorda del regime! Imporranno limiti alle opinioni, vorranno interventi concordati, minimizzano, dicono che quella di Fini su di Pietro è stata una incomprensione.
Ma va la! Il fascismo lo hanno nell’animo! Non dimentichiamoci che questo signore era nella cabina di regia quando sono accaduti i fatti del g8. L’informazione asservita tace. Li sentite? Dicono che faranno una legge che sanzionerà l’immigrazione clandestina, faranno una legge contro l’etnia rom. Se queste non sono leggi razziali, ditemi cosa sono? Il paradosso italiano è che le leggi le concorderanno con camorristi e mafiosi. Loro sono per la tolleranza zero, sono per la legalità, per l’ordine. Evviva l’italia!

Anonimo ha detto...

Marco G.:
15 Maggio, 2008 08:26
Eh sì, Berlusconi col suo discorso ha sanato quasi tutte le divisioni del paese. Tranne quella tra le cose che si dicono e quelle che si fanno.

Anonimo ha detto...

oreste:
15 Maggio, 2008 09:11
Per A59, continui a fare una confusione terribile, tra economia, tricolore, padania e quant’altro ti passa per la mente, e chi più ne ha più ne metta. Fai un rumore di fondo in modo che non si capisca di che si parla e tra l’altro ci attrbuisci appartenenze politiche lontanissime dalle nostre convinzioni, dimostrando così di non aver capito i termini del problema: la dignità che il popolo bue non ha avendo scelto questi rappresentanti, l’ etica la morale, che non è solo la pagnotta.
oreste

Anonimo ha detto...

Bric.44:
15 Maggio, 2008 10:17
Se c’è qualcuno che non è autorevole nel Parlamento è propio Fini. Nell’ ultimo anno ha detto è si è contradetto un mucchio di volte (ad esempio sul referendum). Lui e Berlusconi si sono dette certe cose da sfidarsi a duello (uno di quelli veri con le pistole) e poi come un scendiletto qualsiasi è tornato a mendicare la caricuccia. Certo se in una settimana è riuscito a dimostrarsi FASCISTA (della prima ora) in ben due occasioni, chissà cosa succederà in 5 anni. Minimo minimo rispovereranno l’ olio di ricino!
Sì la discesa sarà lunga e triste, grazie anche a Veltroni !
franco bonvini

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
15 Maggio, 2008 10:50
Grazie Oreste almeno questa volta non hai usato le solite banalità sul mio pensiero che da altre parti condividi con il club degli indignati a prescindere, non leggerla come una provocazione per favore ma come un dato oggettivo, portate avanti unilateralmente le vostre convinzioni (che io rispetto) alle quali cerco solo di dare una lettura diversa.
Se ti va di cercare di capire posso portare a beneficio della discussione il seguente esempio, questa mattina il portavoce dell’IDV in TV ha “ammesso, dichiarato, enunciato” che la voluta e provocatoria tesi del suo capo di partito in aula, del quale ho riportato un piccolo esempio a beneficio di quelli lo vedono come un cavaliere bianco senza macchia, era funzionale per suscitare determinate reazioni nella maggioranza, punto.
Io non vi attribuisco nulla siete voi/tu che mi avete ormai “classificato” io non ho mai dato ai miei interventi toni classisti e razzisti, cosa che molti fanno anche inconsciamente, marcando le distinzioni tra nord e sud, come un vanto.
Se posso cerco di andare un pò oltre, non voglio convincere nessuno immagino che la gente che scrive su questo forum abbia ormai maturato opinioni non commerciabili, cosa che invece la maggioranza del popolo bue (altro segno di disprezzo intellettuale che non ti fa onore) ha dimostrato con il voto di non avere.
Io rilevo che su questo forum da quando lo frequento, quelli che scrivono non portano quasi mai un contributo propositivo sul quale confrontarsi, se tu (tu generalista) dichiari che chi vota in maniera difforme o non vota, è bue - fascista- razzista - infiltrato, come è possibile cercare di avere uno scambio dialettico sui contenuti?
Interagire con chi la pensa in maniera omologa è sterile e non aiuta a capire le reali differenze (credo sia il principale motivo della sconfitta) il confronto avvicina l’insulto ed il disprezzo no, non mi interessa confrontarmi sulla stampa di destra è un coro inutile di opinioni convergenti, io voglio capire chi non la pensa sempre come me.
Per quanto mi riguarda dopo la sfiancante diatriba sul Sig. Travaglio (che ha querelato D’Avanzo, ma guarda un pò) ho deciso di non prestare più il fianco a strumentali polemiche, porterò comunque gli esempi e le precisazioni che mi sembreranno opportune a sostegno delle mie convinzioni e spero che non vengano come al solito interpretate in maniera provocatoria o come “rumore di fondo”(cosa vorrà dire poi) ma come controaltare alla discussione.
Credo che l’etica morale ti imponga rispetto di opinione (altrimenti a che pro citare la costituzione) se qualcosa non è chiaro basta chiedere di precisare e volentieri mi adopererò per farmi comprendere meglio, se vuoi mantenere i pre-giudizi ideologici non importa, dialogherò con chi vorrà darmene l’opportunità.
Un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

Roberto Buscetta:
15 Maggio, 2008 10:51
A me quello che dà più fastidio è il buonismo (anche la parola “buonismo” mi provoca carie e diabete) dilagante… una sorta di rassegnazione all’assoluta maggioranza del centrodestra -per voler pensar bene- o, peggio, un prebedibile atteggiamento inciucista veltrusconiano? Se l’unica opposizione visibile dev’essere il folkloristico Di Pietro (lo dico con affetto, caro Tonino), ne vedremo non delle brutte ma delle sonnolenti quanto pericolosissime azioni governative, più o meno umbratili !

Anonimo ha detto...

J.Land:
15 Maggio, 2008 11:06
Voglio cogliere l’occasione per ricambiare a Bruno Giordano tutta la mia solidarieta’ e soprattutto ammirazione per gli interventi sempre mirati e da me quasi sempre condivisi, per la coerenza e costanza di argomentazione. Faccio davvero fatica a intervenire in questo periodo (coro di -e meno male!-), mi mancano le parole in questo nauseabondo clima che si sta sviluppando nel belpaese, dalla muffa verdognolo-pestilenziale che lo contamina, alla finezza di presidenza della Camera, ecc. ecc. Con la bellezza finale di quel bel pezzo di Veltroni e il suo nuovo, nello specifico la trovata del governo zombie (troppo vecchio e sorpassato fare opposizione)… come se non si sapesse che la sua salita alla segretria di partito demo-acritico faceva parte di un grande disegno..

Anonimo ha detto...

STEFANO:
15 Maggio, 2008 14:34
Nel giornale radio di ieri sera (GR2) l’intervento di Di Pietro è stato parzialmente censurato, riportando solo ““Ha ragione, dipende da quello che si dice…” omettendo “…altrimenti disturberei il manovratore.”
Anche la radio perde autorevolezza e trasparenza…

Anonimo ha detto...

Andrea Ruini:
15 Maggio, 2008 15:11
Vedo che si continua con la tecnica della panna montata. Si prende un avvenimento di scarsa o nulla importanza e lo si amplia artificialmente, fino a farlo diventare un caso di primaria importanza. Ricordo che nei dibattiti parlamentari è successo spesso che il presidente dell’assemblea, mentre ordinava ai deputati schiamazzanti di stare zitti, dicesse anche all’oratore di svolgere la sua argomentazione in modo un po’ meno provocatorio. Si tratta di un consiglio di buon senso, che l’oratore è libero di seguire o di non seguire, mentre l’invito del presidente al silenzio, nei confronti degli altri deputati, è un ordine che può anche essere sanzionato (richiami disciplinari, espulsione dall’aula, ecc). Se qualcuno ha visto in Di Pietro l’ombra di Matteotti, e in Fini la reincarnazione del fu Benito, credo che sbagli in modo abbastanza grossolano. Vedere nero dappertutto è una tipica allucinazione politica e sensoriale. Oltretutto anche pericolosa per sé e per gli altri.

Anonimo ha detto...

AbeLincoln:
15 Maggio, 2008 15:35
Mi ero ripromesso di non interloquire più con Coco che pure reputo trattarsi di una brava persona, pur essendo egli assertore di idee lontane anni luce dalle mie, giacché in più di un’occasione ho notato che ha volutamente e furbescamente travisato a suo uso e consumo ciò che scrivevo, rigirando la frittata “pro domo sua”, per così dire.
Tuttavia, come ormai usa dire di questi tempi, romanescamente prorompo in un liberatorio “Quanno ce vò,ce vò”! …”Fini Presidente della Camera non lo sarebbe diventato neppure nella peggiore repubblica delle banane”. Uhmm. E perchè? Che forse il Parolaio Rosso che ha testé lasciato (immagino a malincuore) l’ambito scranno o l’ex-dirigente fascista Pietro Ingrao e poi in men che non si dica lindo e strigliato dopo i l”salto della quaglia” purificatore, invece sì? Gianfranco Fini, caro Coco, è stato uno dei migliori Ministri degli Esteri italiani meritandosi attestati di stima e ammirazione presso le più importanti cancellerie mondiali e conferendo lustro e prestigio a questo paese. Invece di andarsene in giro in quel di Beirut, giusto per restare all’attualità, a braccetto di terroristi e guerriglieri, come hanno fatto altri magari a te più vicini, ma screditando e mettendo in cattiva luce il nostro paese, Fini da Ministro degli Esteri è stato uno dei pochissimi che a proposito di Israele ha detto una cosa che suona perfino ovvia, almeno per chi non ha intenzione di ingannare né di autoingannarsi, vale a dire che non basta riconoscere il diritto all’esistenza dello Stato di Israele, perchè questo tutti sono buoni a dirlo; occorre invece riconoscere esplicitamente allo Stato Ebraico il diritto di difendersi e dunque di respingere con la forza militare, se necessario, attacchi o minacce recate contro il proprio territorio. Una cosa un po’ meno ovvia,vero Coco? “A chiacchiere non vi frega nessuno”, come si dice in gergo. Immagina, Fini il “fascista”, portatore suo malgrado di un retaggio storico che è ritenuto responsabile di un immane genocidio (ma tranquillizzatevi, anche per motivi anagrafici,Fini non ha istituito alcun campo di concentramento, almeno per ora…) che è considerato dallo Stato Ebraico insieme al suo partito il più grande amico di Israele. Eehh…Eehh… Vi rode…Vi rode.,.
Fini in Europa ha rappresentato in maniera degna il nostro paese nel consesso giuridico-istituzionale incaricato di stilare il testo della Costituzione Europea e i principi ideali e ispiratori a cui si uniforma il funzionamento e l’esistenza dell’Unione, meritandosi attestati di stima e amicizia da parte di Valery Giscarg d’Estaing, l’allora presidente di quel sinedrio, che ne ha “apertis verbis e coram populo” magnificato le doti di equilibrio, competenza e spirito costruttivo.
E ancora, tutti, compresi probabilmente molti nostri quasi increduli connazionali, hanno potuto notare l’amicizia quasi confidenziale che lega l’attuale Presidente francese Sarkozy a “mon ami Gianfrancò” come l’ha apostrofato pubblicamente nel corso della cerimonia molto informale di qualche tempo fa indetta per le sue nozze e a cui hanno partecipato anche altri leader europei, tra cui Angela Merkel. Non mi pare proprio che in quel clima di festa qualcuno che abbia stretto la mano al nostro poi “sia corso a disinfettarla”. Sei un bugiardo matricolato, Coco. Le tue parole sono animate solo da odio ideologico.
Quanto al piccolissimo episodio di Montecitorio, Fini ha detto una cosa ovvia, quasi banale, su cui si vuole artatamente ricamare: se si rivolgono certi attacchi, la parte politica avversa che si sente toccata protesta e rumoreggia. Ma non mi pare che all’Uomo di Montenero di Bisaccia sia stata tolta la parola. Episodio dunque inesistente e fondato sul nulla.
Sai che penso, Coco? Credo che in fondo in fondo proviate una certa invidia inconfessata: vorreste avere un Fini dalla vostra parte politica e non lo trovate, neppure a pagarlo oro.
Da ultimo. Come potete essere credibili tu e la tua parte politica quando spargete l’ipocrita lacrimuccia sulla sorte dei Rom,sulla presunta discriminazione degli immigrati, sulla pretesa ghettizzazione dei”diversi”, quando voi stessi vi abbandonate a tali pregiudizi, luoghi comuni e superstizioni a carico di quei “diversi” dei vostri dirimpettai politici?
Un saluto.Nonostante tutto.

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
15 Maggio, 2008 16:05
Ahi, Ahi Ruini attento è un forum tosto, terreno scivoloso quello del buon senso.

Anonimo ha detto...

Roberto Buscetta:
15 Maggio, 2008 16:49
No, caro Ruini,il problema non è per forza di dover paragonare epoche e personaggi, o il loro presunto spessore o la loro presunta inconsistenza. Se per Lei lo sdegno provocato dalla infima battuta di Fini è solo panna montata, io comincio a credere che non solo possiamo aspettarci di tutto da questo parlamento, ma che pure la democrazia diventerà una parola grossa e ingombrante come lo sono già diventate comunismo e sinistra, e soprattutto che persino per la gente mediamente istruita tutto diventerà normale e accettabile, con la logica che fare opposizione è demodé, come è diventato demodé parlare di classi sociali, di conflitto d’interessi, di tasse, di Res Publica. Tutto è antico… Viva il modernismo della pace dei sensi. Sperando che non sfoci tutto in un’indignazione extraparlamentare, che saprebbe ancora di più antico, riportandoci ai cupi e terribili anni di piombo.

Anonimo ha detto...

Roberto Buscetta:
15 Maggio, 2008 17:37
Per Daniele:
che bello il tuo ottimismo! Te lo invidio, ma un dubbio mi sorge, spontaneo: dove sei stato negli ultimi quattordici anni?

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
15 Maggio, 2008 18:03
> Andrea Ruini:
Sarei d’accordo sulla tua tesi delle ore 15,11 odierne (non è il tuo caso, ma qui si cambia opinione continuamente a seconda della luna storta o della digestione) se il rilievo fosse stato fatto a Di Pietro da una persona pacata che, invece, ha ritenuto in quel momento di assumere un tono più fermo, deciso.
Al contrario, poiché il rilievo è stato esplicitato da Fini, attualmente nel ruolo di Presidente della Camera, ma sino a qualche tempo fa segretario e portavoce di partito con forti e scomposti interventi in Parlamento (non dimentichiamoci le arringhe offensive del trio La Russa-Nania-Fini) dico che mentre Schifani ha sagacemente indossato un nuovo “vestito” spogliandosi di quello che indossava in precedenza, Fini continua a vestire gli stessi panni di sempre.
E, poiché sapete che non riesco a concludere un commento se non ci metto un po’ di scontata ironia, ritengo che, per un tipo come lui che ama cambiarsi spesso d’abito (politico e fisico) questa volta ha preferito continuare ad indossare il solito abusato abito di colore nero-scuro.

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
15 Maggio, 2008 18:41
> Roberto Buscetta ore 10.51:
Giacché siamo in tema di fastidi devo dire che a me dà fastidio quando altri politici ridono o deridono “l’espressimismo” di Antonio Di Pietro.
Quei politici non sanno che il volto tondo e sorridente di Di Pietro entra idealmente nelle case della gente con più facilità proprio per la semplicità dei suoi modi; al contrario, i loro volti mascherati e pallidi non riescono a perforare il video perché la loro eloquentia eccelsa è troppo distante dal dialogo quotidiano delle famiglie.
La gente non capisce quando in tv si parla di conflitto di interesse; quando però lo fa Di Pietro la gente alza la testa dal piatto e lo ascolta perchè la sua semplicità è anche chiarezza, verità.

Anonimo ha detto...

pitagora:
15 Maggio, 2008 19:06
Per Andrea Ruini
Non mi pare si possa fare confusione, sono d’accordo con lei, tra Mussolini e Fini e Di Pietro e Matteotti. Rimane però il fatto che per la prima volta il Presidente della Camera se ne esce in questo modo. La boutade sulla panna montata è semplicistica, se si pensa alle basi culturali ed ideologiche di Fini, se si sono sentiti il suo discorso di commiato da presidenti di AN: “abbiamo vinto davvero…”, se si pensa da quanti anni i fascisti aspettavano il ritorno al potere, ed ora ci sono. Il tempo è galantuomo, e tra non molto vedremo se si tratta di panna montata o panna inacidita.

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
15 Maggio, 2008 19:35
> Cocorocchio delle ore 7,02:
Innanzitutto complimenti per l’ora. A quell’ora già al computer, vuol dire che avevi voglia di scrollarti un po’ di rabbia di dosso.
Convengo sull’intero tuo commento. Soltanto nelle ultime righe mi lascia perplesso il tuo non voler considerare che l’immigrazione clandestina sia una brutta gatta da pelare. Io ritengo che il Partito Democratico non abbia sfondato perché su questo argomento ha taciuto completamente. La destra, invece, ha fatto di questo punto il suo jolly ed ha vinto a piene mani. Alemanno che nel primo scrutinio era perdente, al ballottaggio ha caricato le batterie proprio su questo argomento ed ha ribaltato il risultato.
Bisogna tener conto delle emozioni della gente, non della gente intellettuale ma della gente dei mercati, della gente che fa la spesa tutti i giorni e s’incontra a parlare della paura, degli impianti di allarme nelle case, delle porte d’ingresso corazzate, degli antifurti, delle cancellate, delle vigilanze; non è vero che la paura è scomparsa dopo le elezioni. La paura c’è tuttora.
Oggi, in coda per il ritiro di un certificato ho dialogato tranquillamente e piacevolmente con un comunitario ben inserito. Ieri, invece, ho avuto paura al parcheggio di un supermercato nel vedere un gruppo di donne Rom aggirarsi in modo furtivo fra le macchine e più in là un altro Rom che seguiva la scena.
Perché non dovremmo auspicare una buona legge che regoli l’immigrazione clandestina ?
Noi della sinistra dovremmo cominciare a rivedere alcune posizioni ideologiche del passato, altrimenti la destra continuerà a gonfiarsi “le garze” (far man bassa di tutto).

Anonimo ha detto...

oreste:
15 Maggio, 2008 20:34
Caro A.59, ti vorrei far presente che di quello che dice il portavoce di IdV non me ne importa niente, dovrebbe essere importante che qualunque giornalista potesse dire e raccontare i fatti quali sono senza essere attaccato da tutte le parti, tacciandolo di travaglismo, neologismo caro ai giornalisti zerbini.
Dovrebbe Di Pietro poter parlare in parlamento senza che gli fosse permesso o impedito a seconda se l’argomento sia o non sia gradito alla maggioranza, sicuramente sei informato della gaffe di Fini.
Purtroppo penso, e ne ho la certezza, che il popolo è bue anche se tu, con questo che io ritengo falso perbenismo così beneducato, non sei d’accordo. In fondo me lo hai rinfacciato la prima volta che hai commentato un mio post, facendomi la lezioncina con il ditino alzato, come a dirmi: bricconcello ma come parli. Ricordi, definii la lega letame? Tu mi dicesti: si dice, “la principale forza avversa”. Spero di aver ricordato bene, altrimenti devo andare a rivedere quel post e ora credo non sia il caso.
Dicevo ne ho la certezza, perchè il sottoscritto opera in un istituto superiore dove si confronta quotidianamente con insegnanti laureati, i quali dietro mie citazioni di fatti e persone, cadono dalle nuvole confessando la loro totale ignoranza dei fatti della politica, se non di chi, si sono scelti quali loro rappresentanti. Ora se questa è la conoscenza di questi che preparano i giovani ad essere cittadini e non sudditi, come di fatto saranno, cosa si può pensare di coloro che faticano tutto il giorno e quindi non hanno nè la forza nè la voglia di interessarsi a questi problemi. E sono questi, insieme ai primi, coloro i quali con le loro scelte nella cabina elettorale determinano questi risultati indecenti, è vero che non si può fare di tutt’erba un fascio, ma intanto le cose stanno in questi termini.
Ti vorrei far notare che citare gli errori, le magagne o anche le malefatte degli avversari è un metodo già sperimentato, dall’esule-latitante Craxi. Ricordi, il discorso alla Camera, dove diceva così fan tutti, tutti ladri e corrotti, uguale tutti innocenti? Si è visto come è andata a finire, d’altra parte è quanto meritava, avendoci lasciato in eredità Berlusconi.
Per me è tardi.
Con affetto Oreste

Anonimo ha detto...

Ed:
16 Maggio, 2008 00:23
Fini… Peccato che sfoggi abbronzatura e cravatta di Bermuda,isoletta a 770 miglia al largo della costa est degli Stati Uniti, ex colonia del Grande Impero Britannico, su cui mai tramontava il sole (curioso non vedere un british con una abbronzatura un pochino piu’ in sintonia con una permanenza sotto il sole, costantemente)
Recentemente, con poco tatto, apre la bocca e paragona un evento A migliore o peggiore dell’evento B, e contribuisce a innescare una reazione di carattere provocatorio, non necessaria e richesta, di suono “il peggio del servile”. Il brutto e’ brutto, ed il male e’ male: senza se a senza ma. Lui flippa e floppa senza rendersi conto di quanto povero sia cio’ che ottiene
Castelli, Fini, De Gennaro ed altri tipi in posizioni di potere, furono presenti ai fatti di Genova nel 2001, inclusi i pestaggi stile Abu Ghraib che avvennero al di fuori dell’orario e luoghi delle manifestazioni pacifiche di protesta
Video mostrano che i servizi di sicurezza, sia in uniforme, che in abiti civili, vennero pilotati a istruiti a provocare guai, per creare l’impressione, nella gente soprattutto non presente agli incidenti, che la protesta era di carattere violento ed in mano a vandali.
Nel manuale che indica i metodi da adottare quando una protesta pacifica e’ possibilmente di grande impatto, e si prevede molto numerosa, la prima cosa da fare e’ inventare cio’ che e’ chiamata una *on the spot false flag* turbolenza - una falsa protesta ad alto impatto visivo, di carattere vandalo, da eseguirsi con persone vestite nello stile di chi fara’ la protesta pacifica, indossando sopratutto cappucci scuri e elmetti da motociclista: i media vengono confidenzialmente notificati sul piano da seguire
De Gennaro, grande intimo di Fini e pluridecorato dall’FBI (Mr. Mueller) e’ stimato per aver infatti operato contro aspetti della criminalita’ organizzata con un buon successo, ma un’offerta per essere nei top gestori di un evento di tale risonanza mondiale (e mondialmente odiato) lo ha portato in una dimensione dove il mostrare la eccezionalita’ si e’ rivelato una tragedia di cui la gente di Genova non serba un buon ricordo. Ai tempi del governo Tambroni e Scelba, le peggiori forme di repressione fascista lasciarono un segno che e’ tutt’ora vivo e vegeto nelle menti della gente, ed il rigetto per tutte le porcherie che il fascismo diede alla citta’, la cui storia e’ estremamente ricca e di estrema apertura etnica e visione del mondo, sono sempre li’, chiare e vive
A tutti e’ noto cio’ che succedeva alla Casa dello Studente (Abu Ghraib,nessuna differenza) e la cultura delle camicie nere di provenienza la piu’ varia, essendo citta’ all’epoca estremamente importante per il porto e cio’ che i trasporti strategicamente significavano…
Pertanto, il Fini sara’ ben presto conosciuto, per chi ancora non lo conoscesse, non come un alleato verso un paese o l’altro, ma come una figura estremamente malleabile, soffice per essere l’erede di un Almirante, instabile nel sostenere il si’ ed il no,’ nel fondersi con la Casa della Liberta” (un non partito, nato da un circolo di clubs sportivi del Milan, chiamato Forza Italia
Pertanto, al di la’ delle ideologie, la gestione di un Paese e’ in parte affari ma sopratutto un affare da persone di alta integrita’ morale, conoscitori della Costituzione e delle regole civili per tenere il tessuto unito e rispettoso di Sovranita’ ed Identita’..Nulla di tutto questo ci verra’ offerto da un Squadra di Serie C, nemmeno piacevole intrattenimento o buon calcio…
Uno Stato diretto alla crisi piu’ assoluta. La gente potrebbe essere anche abusata e le reazioni, come ai tempi della Strategia della Tensione, creeranno un altro periodo di grande incertezza… Peccato

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
16 Maggio, 2008 08:11
Salva Tore mi chiede: “Perché non dovremmo auspicare una buona legge che regoli l’immigrazione clandestina?” Caro Salvatore una legge che regoli l’immigrazione è necessaria, non guardo l’immigrazione con una visione ideologica, i dati del Viminale dicono che gli immigrati vengono in italia per lavorare, delinquono nelle identiche percentuali dell’italiano, ma l’immigrato viene associato alla delinquenza. Abbiamo intere regioni in mano alla mafia, ma il delinquente è l’immigrato. Il gioco sporco lo recita l’informazione, se un crimine lo commette un immigrato la Tv lo ripete all’infinito. Giocano con l’informazione per innestare la paura nel popolino e spingere verso la richiesta di leggi forti, leggi fumose, assolutamente non in grado di governare un fenomeno di grandi dimensioni.
Parliamo di 750mila uomini donne bambini. Quanti italiani sanno che il nostro sistema previdenziale dipenderà dal lavoro di quegli immigrati? Senza quegli immigrati non saremo in grado di pagare le pensioni, ci pensi? La delinquenza è delinquenza, i dati ci dicono che i crimini avvengono fra familiari, ma per il popolo il crimine avviene per l’immigrazione. Dunque addosso al rom, addosso al diverso, avanti con i progrom. L’informazione ripete “rom ha commesso…”, espone per prima cosa la etnia, le leggi fatte sulla scia dell’emotività diventano un ostacolo alla legalità, la legge Bossi Fini istiga alla clandestinità! Una legge inapplicabile, per applicare quella legge dovresti rimandare via buona parte degli immigrati. Quella legge è figlia di questo governo, sono consapevoli che non può essere applicata. Cambieranno la legge? Nulla sarà fatto! Manipoleranno l’informazione, il popolino i dati non li legge, ferma la sua informazione ai titoli Tv. Quello faranno, il fenomeno della immigrazione sarà un fenomeno sempre più grande in un paese a nascite 0. In alcuni asili gli immigrati sono in maggioranza, un fatto sociale collegato al blocco delle nascite. Vi è in atto un grande sciopero, la precarietà ha reso precaria l’esistenza, quella precarietà non aiuta nessuna programmazione, nessuno mette famiglia consegnando la esistenza di un nascituro alla precarietà. Si vive alla giornata. Sono questi i gravi fatti di questo tempo, riguardano tutti noi. Immigrati e non.

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
16 Maggio, 2008 09:07
abelincon dice: “Quanno ce vò,ce vò”! … e mi da del bugiardo matricolato, per quanto affermato su Fini. Sono cresciuto nell’antifascismo, paradossalmente mio padre aveva un amico che aveva combattuto in Spagna inviato dal fascismo come “volontario” a combattere contro il governo democratico del fronte popolare. Gli chiesi: perché, per quali ideali? Mi rispose: “La fame! La miseria! Il bisogno! Ci sono voluti anni ma alla fine ho capito cosa era il fascismo!”.
abelincoln non lo ha ancora capito, è troppo difficile per lui capirlo. Nessuna differenza pone fra chi combatte per la libertà e chi quelle libertà nega! Fini il fascismo lo conosceva! Conosceva le macerie lasciate dal regime fascista, diventa missino perché quel partito era l’erede del fascismo! La sua adesione è più grave di qualsiasi giovanile adesione. Ingrao? Non ci hai messo Bocca e Bobbio. Scimmiotti questioni trite e ritrite che forse hai letto di sfuggita, vedo che è un tuo difetto. Impara ad approfondire, la superficialità è un difetto grave. Leggiti autorevoli interventi al riguardo. Fini amico dello Stato di Israele? Ma non era amico anche di saddam Hussein? I fascisti fecero le leggi razziali! La sua amicizia con lo Stato di Israele è figlio delle sua cattiva coscienza, è un’amicizia strabica dunque uno strabismo che lo porta a non vedere il problema del popolo palestinese. Fini buon ministro degli esteri? Per quelli come te è fuori di dubbio! Il fascismo non asservì il paese al nazismo? Leggiti la storia! Gli eredi di quel fascismo, il popolo delle libertà, il suo governo non faceva da “scendiletto” alla politica americana? Lo faceva in rottura con la politica europea. L’italia è in Europa oppure in America? Chi mente, caro abe? Fini andò in Israele perché non veniva invitato in nessuna cancelleria europea. Israele lo invitò per rompere l’isolamento. Approfondisci abe!

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
16 Maggio, 2008 09:39
> Cocorocchio:
Hai fatto un quadro perfetto della situazione. Mi piace come scrivi e ciò che scrivi, però tutto quello che dici sull’immigrazione clandestina è giusto ma anche ciò che dico io non sarebbe sbagliato. Diciamo che la mia è un’appendice alla tua. Perché ribadisco la lotta alla clandestinità delinquenziale.Un saluto.

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
16 Maggio, 2008 10:15
Caro Oreste, rispondo per chiarire solo un paio di punti del tuo articolato pensiero sui post:
Non capisco perchè definisci falso il mio “perbenismo”. Il popolo bue è secondo me un concetto generalista (dispregiativo) che potrei assimilare al detto che i comunisti mangiano i bambini o piove governo ladro. Puoi pensare di essere il depositario di un pensiero elitario senza per questo ergerti a giudice delle menti altrui, ma questo appartiene alla valutazione che hai del tuo ego e credo tu non soffra di crisi di autostima, se per te il perbenismo è rispetto delle opinioni altrui allora mi sta bene essere falso.
Secondo punto, non ti ho fatto nessuna lezioncina, ho ironicamente ripreso lo slogan veltroniano, il che mi rimanda al primo punto automaticamente. Se lo hai letto in quel modo, colpa mia che ho dato un impressione sbagliata, ribadisco che non voglio né posso dare lezionioncine a nessuno, a me piace il confronto possibilmente non ideologico ma sui contenuti, citare a confutazione dei fatti, non credo possa paragonarmi a Craxi. E’ un iperbole, lo so, però mi domando una cosa: tu operi in trincea perchè tale considero la scuola superiore al giono d’oggi, non so quale materia insegni ma spero tu non metta a disposizione delle menti che hai di fronte questo livore, questa contrapposizione rosso/nero ormai superata credo dall’attualità. E’ solo un auspicio non un consiglio.
Spero che avremo ancora modo di interagire al di fuori dellla logica del tanto peggio tanto meglio, ma su una visione propositiva e corretta dei fatti, poi come Tonino potrai sempre non fidarti ma almeno ci avrai provato.
Con stima, Alessandro

Anonimo ha detto...

J.Land:
16 Maggio, 2008 14:31
Visto che ci ha gia’ pensato Ed ad inquadrare bene la diplomazia di Fini e delfini, passo a una esemplificazione del grande Ministro degli Esteri, che tanti rosicano di brutto perche’ ce l’hanno avuto “loro”. Durante la sua carica ricordo solo questo tipo di visibilita’ all’estero, una grande “trasparenza”(meglio dire l’Uomo Invisibile). A parte una certa ribalta in due situazioni che hanno mancato di far apprezzare la comicita’ delle sue iniziative, data l’enormita’ dei tragici eventi in cui si e’ rivelata. In Gran Bretagna porto’ l’attenzione sulla Farnesina, lasciando sbigottiti.
1. A due settimane di distanza dallo tsunami del 2004 mando’ sms sui telefoni cellulari dei connazionali che si riteneva potessero trovarsi nelle aree colpite (veloce!) in zone dove mancava l’elettricita’ nonche’ il network; ricordo un commento radiofonico dove suggerivano di regalargli una suoneria gratis come premio.
2. Il 7 luglio 2005, tempestivo questa volta, fece inviare sms (forse a tutta Italia) con un appello a chi si trovasse a Londra di dar notizie di se’ ai propri famigliari. Questo mentre ogni televisione e radio britannica stava chiedendo di non chiamare Londra con le linee telefoniche in crollo, e comunque mentre quelle cellulari erano state interrotte come misura di estrema emergenza. A me e’ sempre parso panna montata ritenerlo valido dal punto di vista della diplomazia, e mi pare molto grave che nella odierna posizione non sia in grado di onorare la carica di presidenza che ricopre, a conferma della mancanza di tale dote.

Anonimo ha detto...

Ed:
16 Maggio, 2008 16:37
Oh Oreste…qui meriti un Premio Nobel….
***
in eredità Berlusconi
***
Beh, per dirti il vero, avevo un concetto un po’ piu’ nobile della parola…
*** EREDITA” ***..
Ma forse sono io ad essere un po’ confuso sul significato e valore intrinsico..

Ricordo come, con l’aiuto di ** Er Prevete ** lui **scippo”** per bene l’eredita’ (Villa San Martino) della giovane Contessina Anna Maria Casati Stampa di Soncino (all’epoca aveva 19 anni): Il Tribunale inarico’ Giorgio Bergamasco, un Senatore ed amico del Conte, Padre della giovane Anna Maria, come curatore legale - Er Prevete, da Roma, riusci’ a carpire la confidenza della giovane e ne divenne il suo avvocato - il resto e’ storia ben conosciuta a proposito di Arcore
Eredita’….

Anonimo ha detto...

Ed:
16 Maggio, 2008 17:51
Abe,
Mi scusi per non aver risposto ad alcune Sue precisazioni su altri commenti, a cui abbiamo partecipato - impegni di lavoro a volte devono avere la precedenza.
Nel commento posto sopra, mi colpisce un piccolo dettaglio, che cerco di vedere nel piu’ chiaro ed obiettivo dei modi..non mi riesce
**
l’attuale Presidente francese Sarkozy a “mon ami Gianfrancò
**
Vedo entrambi i personaggi, da Nicolas Paul Stéphane Sarközy de Nagy-Bocsa , a Gianfranco Fini, non esattamente Uomini di Grande Standard per ruoli istituzionali in un contesto Democratico, Sovrano e con una identita’ storica di lunga data - anzi. direi proprio che scheletri nell’armadio ne hanno entrambi e la questione morale, al di la’ di ogni ideologia, e’ per me una rigorosa condizione che dovrebbe determinare l’idoneita’ a **servire** un paese nella sua complessita’ -
Il Paese e molti Paesi, nel loro vero concetto di Stato, stanno andando verso il divenire MERCE su uno scaffale della Wal-Mart o simili grandi malfattori globali, senza direzione ma dappertutto - in un certo senso, e’ una strage di masse..

Mi sembrano tutti e due, ed altri, i nuovi parvenu’ sulla NUOVA SCENA POLITICA contemporanea, dove il protagonismo mediatico viene CONTRABBANDATO come **linguaggio di un Uomo di Stato** che, nella mia modesta opinione, dovrebbe essere di altissimo standard ed assolutamente non lo e’
Troppi flips flops da ambo i personaggi, linguaggio e comportamento spesso al limite della buona creanza, ed i Vestiti di Versace si’, coprono qualcosa…non tutto..
Per Sarkozy, Legione Straniera come biglietto di entrata, ad esempio, abbiamo questo carattere che entra in scena come testimone alle sue prime nozze (Charles Pasqua, avvocato, ex venditore di bevande alcooliche, coinvolto nell’ Angolagate con l’amico Falcone, Oil-for-Food Program, affari con la Mafia Corsa/Casino’ di Annemasse etc etc etc)
Ecco, entrambi mi sembrano cloni con una moralita’ dubbia, se alcuna - e purtroppo li percepisco molto simili e simili a molti altri, quasi addomesticati a parlare delle stesse cose, allo stesso tempo, come se leggessero dallo stesso COPIONE..o teleprompt..
Entrambi ed altri attaccano la Magistratura e la stessa necessita’ di una Costituzione (GW Bush, a goddamned piece of paer…)..insomma..questa e’ destabilizzazione pura che mi riporta alla mente Gladio, Solo, P2, anni di pombo, strategia della tensione, NATO infiltrata legalmente e no da tutte le parti..
Impossibile ignorare o non percepire queste cose che ritengo non necessarie alla Civilta’…in ogni angolo del mondo -
Globalismo illuminato progressista, o gigantesca frode…?
Se dissenso ci deve essere e c’e', deve essere pacifico, civile, basato su fatti che riguardano il Bene Sovrano e Comune, e certamente non ideologicamente continuo, come predicava Lev Davidovich Bronstein, meglio noto col nome Leon Trostsky e la sua Quarta Internazionale..
Preferisco vedere differenti soluzioni..meno estreme..lascio che l’Industria Globale delle Armi si suicidi da sola..come esiste oggi, e’ terrore
Li vedo come Bombaroli e Sabotatori dello Stato di fatto e di Diritto piu’ che moderati e sensibili **riparatori** di quegli aspetti del sistema in generale che fa fatica a funzionare in tempi di alta tensione quali i presenti - un presente di enormi sconvolgimenti climatici, demografici, finanziari, a cui le risposte e soluzioni mancano, in tutta onesta’ come per ogni esperimento..
A mio avviso, l’ideologia c’entra poco e niente, quando un esperimento di ingegneria sociale sta diffondendosi in tutto il mondo: un esperimento che lascia molti popoli alla merce’ di strategie buie, lontane da soluzione, ricche di offerte ed incantesimi per pronto usa e getta - malattie e fame ricompaiono e Fini e Sarkozy ed una varieta’ di altri non li vedo come attenti analisti di tutto il caos..parlano, mostrano culi e tette delle loro Amate Meta’..uno show assurdo in un Teatro delle Assurdita’
Conti off-shore a Bermuda, Bahamas, BVI, Channels Island, Blind Trusts..insomma…il ladro e’ ladro anche se trova pronta una maschera e compra/vende calciatori o giudici..si installa al POTERE nell’illusione di essere cio’ che non capisce in fondo..un po’ di soddisfazione a livello ego di un bambino di tre anni..e li’ c’e’ la linea di arrivo….gioco finito..poltrona per sempre..
In questi personaggi, intravedo a tratti anche un profondo ODIO di se stessi per qwuanto molto bene mascherato, in fondo, ed altrettanto ODIO dell’ambiente e paese in cui si trovano..un senso di NON appartenenza in senso etnico e vere radici…
In un contesto democratico, attualmente una oligarchia cammuffata male, sono al servizio di Padroni e Cause che somigliano piu’ al lombrico che all’elegante airone (non la compagnia aerea..della Cordata…ah..corriamo verso il futuro liberale..pantalone sempre pago’ e sempre paghera’…)
Il sostegno al BENE che dovrebbe trionfare sul MALE non verra’ certo da Fini, mi spiace, ne’ da Gasparri… (nella tradizione popolare e millenaria, tutti sanno il significato dell’espressione..Piemunteis, fals y curteis…) purtroppo…

Con Cordialita’

Anonimo ha detto...

Bruno Giordano:
17 Maggio, 2008 02:49
Souvenir, très joli, très joli.
Quanti ricordi mi suscita quella faccia da stoccafisso col naso rotto in chissà quale epico scontro con le armate rosse da strada.
Lo vedo a capo scoperto (il fez lo riponeva per non spiegazzarlo nella tasca posteriore) lanciarsi impavido tra le orde dei bolscevichi “de noartri” a pestar giù botte senza curasi della propria incolumità, senza mai arretrare.
Un fascista tutto d’un pezzo: fermo, autoritario e risoluto.
Un uomo ancorato ai valori fondanti del contratto sociale propugnato dai sostenitori del littorio: nazione,famiglia, lavoro (e giù giù coraggio, onore, etc.).
Poco dopo mi sono svegliato e pur non riuscendo bene a distinguere i caratteri del sogno e cioè, se esso fosse stato, piuttosto, un relitto onirico di un incubo, ho ricollocato quelle visioni in un’epoca non troppo lontana dalla mia giovinezza e di quella un poco più matura di quell’uomo apparsomi in sogno.
Era circa la metà degli anni ‘70 e a quel tempo non era raro assistere a scaramucce tra facinorosi militanti di sinistra e di destra e a me è capitato di assistervi più volte, anche di fronte alla scuola che frequentavo, in occasioni date da manifestazioni a sostegno di questo o quel movimento, oppure in solidarietà di uno scipero degli operai della Fiat e via elencando.
Me li ricordo bene i giovani fascisti, quelli che menavano e anche quelli che le prendevano: spavaldi, volgari e provocatori, il più delle volte meno numerosi di quelli che aggredivano, in genere esaltati fino al parossismo.
Ho sempre pensato che gente del genere, se andava a rischiare qualcosa, lo faceva senza secondi fini, seppure ottusamente ma con convinzione, simili, per certi versi, ad irruenti animali, di sicuro, senza la speranza di un riconoscimento politico ufficiale.
Quelli che menavano.
Poi c’erano quelli defilati, i figli di papà, a Roma meglio noti come “pariolini” (dal nome del quartiere più borghese e fascista della capitale).
Questo secondo genere di militanti era quello che formava le future classi dirigenti dell’MSI divenuto poi AN.
Tra questi che hanno “infinocchiato”, con la retorica e l’artificio dell’oratoria, i picchiatori militanti, che li hanno resi più tonti di quanto non fossero nella loro stolida sincerità, ce n’è uno che ha il naso storto e che un giorno, fermo nei principi, con assoluto sdegno e sprezzante nei confronti d’un traditore, il “senatur voltagabbana”, disse, rispondendo ad un giornalista che gli domandava se dopo il ribaltone avrebbe lavorato per riannodare un rapporto con la Lega: - Con Bossi? Neanche più un caffè!-.
Ne vedremo delle brutte, ma, forse, anche delle belle.

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
17 Maggio, 2008 11:39
Per tutti quelli che non credono ai ravvedimenti ideologici e pensano che la storia personale di ognuno debba coerentemente essere esercitata dalla nascita (politica) alla morte:
“Sono stato balilla a sei anni, balilla moschettiere a dieci, avanguardista a quattordici, fascista universitario a diciassette. Fui espulso dal Guf nel gennaio del ’43. Fino a quel momento, cioè per undici anni di seguito dall’infanzia all’adolescenza sono stato fascista e mi sono sentito fascista. Ho aderito senza particolari difficoltà agli slogan sulla giovinezza, sulla romanità, sul destino eroico della nazione, sulla lungimiranza politica del Duce e sulla sua funzione storica (…) in quegli anni e con quelle idee e parole d’ordine entrai nella professione giornalistica, scrivendo su “Roma fascista”, “pensavo di essere uno dei pochi veri e sinceri fascisti…”.
“Nacque con il fascismo il partito di massa, un’intuizione moderna (come parecchie altre di Mussolini, a cominciare dalla personalizzazione della politica e del partito nella figura del Capo) fondata su alcuni strumenti di notevole efficacia di carattere culturale e di un tipo specifico di scenografia”.
Parole di Eugenio Scalfari, tratte dal suo ultimo libro.
Personalmente non condivido più molte tesi di questo grande giornalista, ma gli riconosco un’onestà intellettuale di prim’ordine e anche il fatto di aver cambiato negli anni le posizioni ideologiche totalitarie verso un sentire democratico.
Mi piacerebbe molto se le questioni nodali fossero sempre affrontate senza ideologie preconcette ma, come ho potuto sperimentare a mie spese su questo forum, spesso non è possibile.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
17 Maggio, 2008 12:42
CIAK, SI GIRA
Incomincia il lavoro di perforazione, demolizione, smantellamento e rimozione rifiuti. Si comincia da “Che tempo che fa” e “TG3 Primo Piano”, dalla libera informazione, anche se per molti non è ritenuta tale perchè i giornalisti sono sinistroidi.
Lavoro ai fianchi, dunque, nemmeno il tempo di insediarsi che già si comincia a dettar legge, ad agire. Che tempismo.
Ora si dirà che Veltroni non deve intervenire perché la RAI deve essere autonoma dai partiti, ecc.
Caro Veltroni, tu che sei una persona che al giornalismo e all’informazione hai dato una grande importanza ed un grosso contributo (già da tuo padre), almeno in questa occasione cerca di incidere, fai sentire la tua voce. Anno zero (?), Che tempo che fa (?!), Ballarò (!) e TG3 Primo Piano (!!) devono essere la voce di chi non ha più voce in capitolo.

Anonimo ha detto...

AbeLincoln:
17 Maggio, 2008 16:10
Per ED.
La ringrazio di aver letto il mio scritto postato un po’ più addietro anche se non era indirizzato precisamente a lei. Voleva essere invece una specie di risposta a tale Cocorocchio il quale, con espressioni a mio avviso sguaiate e inconsistenti, affermava con una certa spudoratezza che in Europa chi era costretto per ragioni di protocollo a stringere la mano a Fini, poi correva immediatamente dopo a disinfettarla. Ho vivacemente stigmatizzato tale uscita, brutta e di cattivo gusto e ho cercato contemporaneamente con alcuni esempi di mettere in evidenza l’assoluta infondatezza di tali espressione e il carattere di pregiudizio ideologico, preventivo e acritico, che la informava.
Ora apprendo con una certa sorpresa che in fondo in fondo lei mi dà ragione collocando Fini in un bel gruppetto piuttosto numeroso di superficiali parvenu della politica europea e dunque mondiale, grezzi sfasciacarrozze delle istituzioni, poco acculturati ma molto telegenici (loro stessi e/o le loro compagne), sorta di cyborg da catena di montaggio, uniformati alle mode, alle espressioni e agli output monosillabici tanto in voga in questa fase decadente della civiltà occidentale. E’ possibile… E’ possibile… Ma,vivaddìo, mi dà indirettamente ragione sul punto: Fini è perfettamente inserito in tale poco raccomandabile consesso internazionale, in prima fila e, oserei dire, financo a tavola nella sala da pranzo, quella per intenderci riservata ai grandi ospiti, come prototipo del politico malleabile e camaleontico per antonomasia, non certo il preteso astante impresentabile relegato nelle cucine, come pretendeva l’interlocutore più su citato. Il quale tra l’altro mi invitava in un successivo post ad acculturarmi maggiormente. Lodevole suggerimento che accolgo volentieri. Vedrò cosa posso fare..quando sarò grande; avendo 41 anni, me ne resterebbero statisticamente almeno altrettanti; e poi, si sa, nella terza età c’è più tempo libero a disposizione. Vediamo… sto a 3167 tomi. Chissà che non ce la faccia ad arrivare a 10.000. E’ un bel numero tondo! Scherzo.Ma fino a un certo punto.
Vede,Ed, ciò che mi infastidisce davvero non è il fatto che si critichi Fini. Figuriamoci. Non mi reputo, anche se ciò può sembrare poco credibile, né un suo supporter, né un elettore particolarmente convinto del suo partito (o di altri, se è per questo). Mi fa invece imbestialire il fatto che i seguaci della Falce & Martello, che sono sempre stati proni e acritici sostenitori di una filosofia che, fattasi regime, ha ucciso e seviziato (e lo fa tuttora!) decine e decine di milioni di esseri umani in tutto il mondo, poi “ex abrupto”, di punto in bianco, salgano in cattedra e, come se niente fosse, si attribuiscano il diritto di infliggere “pene”, irrogare “sanzioni”, levare alti ammonimenti, distribuire”patenti”, conferire imprimatur di democraticità o di moralità, va da sè. Come se in questi venti anni non fosse successo nulla. Questo io non lo accetto e non lo posso accettare.
Un solo esempio.Rispondendo al solito forumista che affermava in un suo post che “un Fini non sarebbe stato eletto Presidente della Camera neppure nella peggiore repubblica delle banane”, facevo notare che su quello scranno è passato anche un certo Pietro Ingrao che era stato a suo tempo un dirigente fascista di media taglia salvo, al momento del”redde rationem”, effettuare uno spericolato triplo salto mortale con avvitamento et voilà… ritrovarsi in piedi (non sotto terra), redento e immacolato tra il fior fiore de i”Democratici” doc con tanto di ditino alzato ammonitore annesso. C’è forse da scandalizzarsi del “salto della quaglia”? Certo che no, giacché si era in buona compagnia, ma per favore, ci si risparmi almeno la ramanzina sull’antifascismo e sulla democraticità di questo e di quello; e vieppiù se riservata a un politico, quale l’ex-leader di AN, che è nato almeno dieci anni dopo la fine del regime. Occorrerebbe più ritegno, autocritica e ponderazione a sinistra; ma non la vedo; eppure farebbe comodo a entrambi una reciproca accettazione, giacché ch i”accusa” di fascismo può facilmente offrire il destro per essere accusato a sua volta di comunismo, determinando una situazione di stallo.
Tornando al suo post. Ha messo molta carne al fuoco che avremo modo in altra occasione di approfondire. Mi soffermo sull’ultima frase: “il sostegno al Bene che dovrebbe trionfare sul Male non verrà certo da Fini, né da Gasparri”. Forse. Ma non vorrà darmi a intendere che possa venire dai vari Veltroni, D’Alema, Franceschini, Di Pietro e..ohibò, Casini, spero! “A me mi scompisciano”, direbbe Totò. Scusa se sono stato sgrammaticato, ma era la battuta del comico.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
17 Maggio, 2008 17:06
Eugenio Scalfari come Giorgio Bocca e Norberto Bobbio non hanno mai nascosto la loro adesione al fascismo. erano nati nel regime. Possiamo rimproverare loro di non aver intuito cosa era il fascismo, la loro fu adesione giovanile, sono loro che ci dicono oggi che il fascismo fu il male assoluto. Il fascismo rese l’italia subalterna al nazismo. La vergogna più brutale che resterà scritta per sempre nella storia di questo paese e nel suo popolo sono le leggi razziali.
In in questo forum non stiamo dibattendo delle adesioni giovanili di Bocca Scalfari e Bobbio che in seguito non copriranno cariche istituzionali, discutiamo della affidabilità democratica dell’uomo politico Fini, l’uomo politico eletto presidente della Camera della Repubblica italiana. Quest’uomo ha lasciato il suo passato di missino quando la crisi politica aveva devastato il quadro istituzionale dei partiti di massa, la sua revisione è apparsa una operazione opportunistica, tardiva e non sincera. La sua non possiamo ritenerla una adesione giovanile. Quest’uomo aderiva al Msi, chi aderiva a quel partito sapeva perfettamente cosa era stato il fascismo. Di quel passato Fini ne era orgoglioso, non solo, il Msi forniva la logistica alla strategia della tensione. Qualcuno scrive: diamogli tempo. Fini non è un uomo democratico, non lo sarà mai! Dargli tempo? Il buon giorno si vede al mattino! Con ordini istituzionali autonomi risponderei si! Ma questo paese non ha un sistema democratico. Abbiamo istituzioni asservite alla classe dominate. Questo paese ha visto la stagioni delle stragi per impedire la democrazia. Preparatevi alle purghe! Lo faranno con il controllo totale dello Stato. L’informazione? Toglieranno quei pochi spazi di libertà sopravvissuti al controllo del regime! Vi assicuro che non parlo con pregiudizio ma con convinzione!

Anonimo ha detto...

oreste:
17 Maggio, 2008 22:43
Per l’amico A.59, non è tanto la contrapposizione rosso/nero, è il dualismo legalità/illegalità, democrazia/dittatura, per quanto oggi si definisce dolce, che mi preoccupa alquanto, non essendo mai stato comunista, nè votato mai il PCI, mi sento da sempre antifascista, pur non avendo vissuto quei tempi tristi, ho avuto la fortuna di conoscere e sentire i racconti di coloro i quali li hanno vissuti in prima persona, che descrivevano le malefatte, gli abusi, protetti dal colore delle camicie che indossavano.
E’ che quando ci si comincia a distinguere per il colore, come disse quel tale per la verità per niente commendevole, metterei mano alla pistola, è un battuta molto, molto lontana dalla mia natura, direi mite.
Ti ricorda qualcosa il bruno? Inteso come colore, non come nome proprio di persona.
Oggi mi preoccupa il colore verde, esibito dai leghisti, d’altra parte il caimano si è appropriato dell’azzurro in tutte le sue versioni, nonchè della bandiera tricolore, con la finzione dell’aggiunta di una scritta, questi signori rubano tutto, anche i simboli partimonio di tutti li fanno diventare proprietà privata.
Io sono, e qui lo affermò solennemente un democratico liberale, spoglio dai condizionamenti clericali, pertanto l’essere contro la feccia che è venuta avanti negli ulti anni, non mi qualifica automaticamente rosso. E’ un sillogismo profondamente falso, anche perchè avendolo immesso in politica il massimo falsario in circolazione, far riferimento alla contrapposizione di cui sopra inventata dal caimano la ritengo non solo offensiva, ma dico di più, chi la usa allo stesso modo diventa un ripetitore pedissequo di una falsità storica.
Storica perchè è dimostrato che non tutti coloro i quali avversano il caimano sono rossi.
Codiali Saluti, sempre Oreste

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
18 Maggio, 2008 08:29
Cari ami ci del forum, non perdo tempo con gli ottusi. Nessuno è titolare della verità assoluta, la verità deve essere cercata, la cerco da sempre. Uno che partecipa ad un forum argomenta le sue convinzioni, quelle di abelincon le conosciamo. Gli argomenti? Nulla! Nei suoi scritti non ci sono argomenti, la sua è una visione ideologica, preferisco i seppur minimi argomenti di alessandro 59 perché almeno c’è il tentativo, ha una tesi a servizio di quella tesi, porta un elemento, è spesso un elemento che non c’azzecca nulla ma lo porta, abelincoln non porta nulla.
Cerchiamo aiuto nella storia. L’Italia ha spesso prodotto sbandati. sbandati che hanno la convinzione ideologica di essere nel giusto, sono servitori “dell’ordine”, sono difensori della legalità, sono i massimi sostenitori del potere, un potere che difende se stesso, il regime. Non cercano la verità, cercano il potere. Non sono i titolari della verità assoluta, sono consapevoli che il potere porterà dei benefici. A quelli miro! Dunque io mi schiero con il potere, la democrazia? Cosa è ? La Costituzione? I conflitti di interessi? L’arretratezza delle nostre istituzioni? Nulla! Ogni persona con un pizzico di orgoglio chiederebbe che gli uomini che rappresentano le Istituzioni non ci facciano vergognare di fronte al mondo. L’oggetto del forum ci porta al ragionamento, ma possiamo aspettarci un ragionamento da questi personaggi? Nulla! Ottuso è e ottuso resterà!
Permettetemi un ragionamento: nei regimi questi uomini erano quelli che seguivano gli ordini, in nome di quegli ordini accendevano i forni crematori. Dopo i regimi si riciclavano con il nascente potere, inneggiavano sempre “all’ordine” ma erano sempre a servizio del potere!

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
18 Maggio, 2008 10:40
Caro Oreste, dopo le incomprensioni iniziali, sono contento di allargare la sfera di coloro che mi onorano di risposte dirette anche a te, incomprensioni dovute ad una contrapposizione dialettica forse troppo netta anche per colpa mia.
Io non penso di essere portatore di schematizzazioni e generalizzazioni di pensiero attribuibili cromaticamente a questo o quello, mi permetto spesso di fare il controcanto solo perchè non penso che ci siano i buoni e i cattivi da segnare sulla lavagna attraverso un’ ideologica semplificazione.
Ho portato l’esempio di Scalfari solo per far capire come sia possibile rivedere criticamente la propria storia e stiamo parlando di un personaggio che ha poi creato un impero editoriale quotato in borsa (e già qui volendo si potrebbe aprire un bel dibattito), che veicola l’opinione pubblica, che ha potere mediatico e lo usa, forse in virtù delle esperienze giovanili.
Nel mio lavoro sono costretto quotidianamente a confrontarmi con l’ esistente per cercare soluzioni alternative migliorative, il passato lo guardo con rispetto ma non fa parte del mio credo, lo considero una zavorra mentale che mi impedisce di progredire, di attualizzare i concetti, se possibile di pre-vederli, cerco di applicare il mio modo di pensare anche alla discussione, non può essere sempre sempre tutta cacca quella che viene da un colore o da un altro, a seconda dell’appartenenza, abbiamo aperto un dibattito anche bello secondo me, sul nulla uno scambio di battute tra due politici che della provocazione verbale hanno fatto la loro bandiera e se penso che li paghiamo pure e tanto, per di-batterci tra noi mi sento scemo, l’unica cosa che veramente salvo è invece la possibilità che queste provocazioni ci offrono per discutere e confrontarci, siamo più vicino di quanto pensi o hai pensato di essere.
Ricambio, Alessandro

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
18 Maggio, 2008 10:59
Grazie Cocorocchio della benevola “stima”, mi ricorda tanto la mia prof. di italiano quel “va fuori tema”, spero prima o poi di convincere anche te che come ha riconosciuto Salvatore sei osso duro e puro, sempre con il punto esclamativo innescato.
Mi pare di capire (spero di non sbandare) in fondo i ragazzotti non capivano facevano parte del sistema che sosteneva le leggi razziali ma non erano veramente responsabili (stiamo parlando di Scalfari, Bocca, Bobbio e già che ci sono aggiungo Montanelli menti e penne sopraffine con tutto quello che ne segue).
Pare di capire che farei parte degli ottusi che cercano benefici ma potrei anche sbagliarmi (in effetti non si capisce molto bene), vorrei farti se posso una citazione storica visto che dobbiamo guardare ad essa e chiederti se ti ci riconosci almeno in linea di principio:
“Una sola preoccupazione spinge a costruire nuovi programmi o a modificare quelli che già esistono, la preoccupazione dell’esito delle prossime elezioni.
Allora vengono chiamati i più esperti e competenti, perlopiù vecchi parlamentari ricchi di esperienze politiche, formano una commissione, fiutano gli umori delle masse, per conoscere cosa vogliono e sperino e di cosa abbiano paura.
Ogni gruppo professionale e ceto di impiegati viene studiato, diventano maturi anche i pericolosi paroloni dell’opposizione che diventano tesoro dei partiti.
Nel nuovo programma a ciascuno è dato il suo, il commercio sarà favorito, le tariffe abbassate, le imposte ridotte, se per caso ci si dimentica di qualche ceto in particolare si provvede ad inserirlo velocemente nel programma.
Così confidando nella incrollabile stupidità degli elettori si può iniziare la lotta per la riforma dello stato.
Quando poi il giorno delle elezioni è passato ed i parlamentari del quinquennio hanno tenuto il loro ultimo comizio, la lotta per il nuovo stato di cose riprende le forma della lotta per il pane quotidiano.”
Condividi?
Aspetto un cortese cenno di risposta
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Raffaele Innato:
18 Maggio, 2008 12:06
La cosa che mi preoccupa nelle cosidette “Democrazie” è quando al Parlamento ed al Governo di uno Stato repubblicano c’è una maggioranza netta ed un’opposizione morbida. Pertanto, quando assisto a dibattiti ed a scene con uso di frasi o atteggiamenti dal sapore antidemocratico, mi preoccupa non poco. Perchè se si lasciano passare nella non curanza o nella convinzione che tanto sono solo battute ironiche, il rischio è che ci si prende la mano e che poi non saremmo più in grado di gestire la nostra società, democraticamente. Vedasi l’accanimento, giusto o sbagliato che sia, della Lega in particolare, che ha usato sempre toni “gagliardi” contro gli stranieri (meridionali italiani, exstracomunitari e romeni) della “padania”, dimostrazione che, poi a Napoli, i napoletani si sono sentiti nel diritto di dare fuoco ai fatiscenti rifugi dei rumeni, lasciandosi andare anche nell’espressione fiera di alcuni “bravi”: “Avrei dato fuoco anche alle persone rumene”. Questa è la evidente conseguenza di quando si vogliono prendere sotto gamba, frasi che sembrano folkloristiche, ma che invece nascondono un avversione forte verso il prossimo. E, non potrebbe più bastare il discorso di un Ministro dell’ Interno Maroni (Lega) che dopo ammonisce i napoletani a non comportarsi da criminali!
Prendo atto dai commentatori di questo forum che si è stabilito un bellissimo dibattito democratico costruttivo.
Un caro saluto
Raffaele

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
18 Maggio, 2008 13:54
alessandro 59 chiede: “Mi pare di capire (spero di non sbandare) in fondo i ragazzotti non capivano facevano parte del sistema che sosteneva le leggi razziali ma non erano veramente responsabili (stiamo parlando di Scalfari, Bocca, Bobbio e già che ci sono aggiungo Montanelli menti e penne sopraffine con tutto quello che ne segue). La polemica con loro ha visto ben altre penne, amico mio. Sono questioni che hanno chiamato la passione, il sangue. Queste penne hanno affermato di essere antifascisti. Non ho capito bene l’inserimento di questo tema. Perché insisti nel ricordare il passato di Bocca e Scalfari? Fatti coraggio e dillo esplicitamente. questi signori sono diventati antifascisti, hanno combattuto nella Resistenza, non hanno aspettato di riconoscere il valore della Resistenza solo perché dovevano giurare fedeltà alla Costituzione. Scrivi: “Una sola preoccupazione spinge a costruire nuovi programmi o a modificare quelli che già esistono, la preoccupazione dell’esito delle prossime elezioni.” Quello che descrivi è il comportamento da comitati elettorali, da consorterie, quei comitati vincono le lezioni ma non governano il paese. E’ questa la crisi italiana. Il governo del paese è cosa seria, una vera classe dirigente non rincorrere la pancia del popolo ma propone delle soluzioni. Quelle soluzioni dovrebbero mettere al primo posto gli interessi generali del paese scontrandosi con le corporazioni. Purtroppo questo non avviene!

Anonimo ha detto...

Alessandro59:
18 Maggio, 2008 15:22
Cocorocchio io non rincorro, rispondo con educazione, io ho parlato di Scalfari convinto fascista tu hai aggiunto gli altri 2, ho rincarato con Montanelli che coerentemente è rimasto fino all’ultimo, uomo di destra gli altri hanno abiurato.
Le penne erano una metafora per far capire che la inconsapevolezza non poteva non appartenere a queste menti ed il sangue mentre per qualcuno (Pansa) ha un colore solo, per altri (Bocca) ha sfumature diverse.
Insisto perchè non approvo lo schema se sei di destra sei fascista e viceversa.
Quello che ti ho descritto citandolo, è storia, è agli atti, è stato scritto 80 anni fa eppure secondo me terribilmente attuale, perchè quelle parole che si sono rincorse anche nell’ultima campagna elettorale con accuse reciproche sui programmi elettorali, sono state prodotte dalla stessa mente malata che ha generato il nazionalsocialismo, sono le parole di Adolf Hitler nel Mein Kampf “La mia Battaglia”, che parlava dei partiti come di consorterie per la spartizione del potere.Hai dato la stessa lettura che qualcun’altro teorizzava a proposito dei partiti 80 anni fa.
E’ solo un esempio naturalmente per farti capire, sempre che ne sia all’altezza, che i problemi sono un pò più complessi di come ce li vuoi fare apparire, con la pancia della gente bisogna sempre farci i conti, puoi sceglierti il piedistallo che più ti piace per pontificare, indignarti per un banale battibecco tra politicanti astuti ed esperti, ma se pensi di dettare legge dall’alto della moralità dei padri della patria temo avrai pochi seguaci, se poi il padre è Scalfaro…
“Le consorterie non governano il paese” dici ed infatti lo spettacolo offerto dalla coalizione antiberlusconi, lo abbiamo visto fino in fondo tra voti di scambio per la ricerca, finanziamenti argentini, elargizioni tirolesi, indulti bipartizan. Sono d’accordo con te, il paese ha bisogno di essere governato (governato… non tassato e basta) ha bisogno di ritrovare nuovi valori deve saper parlare ai giovani, il futuro di questo paese, mentre qui continuiamo a polemizzare simpaticamente tra signori di mezza età o quasi (io lo faccio con giovanilismo d’antan come mi è stato rimproverato) di costituzione, valori della resistenza (sacrosanti per carità) senza capire che il modo evolve e la gente (i giovani) preferiscono i vaffa alla memoria almeno nei numeri, i giornalisti ed i comici ai reduci, forse un pò di autocritica non farebbe male se i valori si sono persi “come lacrime nella pioggia”.
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

oreste:
18 Maggio, 2008 18:54
Caro A59, ti devo riconoscere una capacità dialettica splendida, direi un pò inficiata dalla sofistica, quella scuola filosofica, che messo in campo un argomento, era in grado con il discorso di dimostrare una verità e anche il suo contrario.
Ha ragione cocorocchio, ma come hai trovato un nick così, in fondo anche se li vogliamo considerare dei ragazzotti, poi raggiunta l’età della ragione diciamo così, si sono ravveduti, alcuni di loro hanno partecipato alla resistenza, questo li ha riscattati dal passato.
Tutti gli altri argomenti di cui parli sono sovrastrutture, il punto è: una politica responsabile deve parlare alla pancia o alla testa del popolo elettore?
Se scegli di parlare alla pancia, hai vinto in partenza, se scegli di rivolgerti alla testa, saranno pochi quelli che ti seguiranno, i risultati sono questi.
Ti voglio raccontare un fatterello, quando ero ragazzo dalle mie parti si cresceva il maiale, in fondo al cortile in un casotto apposito, quando gli si dava da mangiare, si approfittava per pulire il casotto, e per non farlo scappare, altrimenti bisognava rincorrerlo per tutto il cortile, sai come si faceva per tenerlo buono? Lo si grattava con il tridente sulla schiena, ed esso si stava, non si muoveva, era un sollievo per il maiale essere grattato dove gli prudeva.
Ora io, è uno scherzo, divido il corpo umano in due parti, la parte nobile, al di sopra del diaframma e la parte dell’es, quella animalesca al di sotto, hai presente cosa c’è sopra al diaframma, c’è il cervello, la mente che ci distingue dagli altri animali, non sto qui a dire il perchè, si intuisce immediatamente. Sotto al diaframma, c’è lo stomaco, per la sopravvivenza, un pò più giù ci sono gli organi riproduttivi, servono a trasmettere i propri geni alle generazioni future,lo vediamo in natura quale lotta i maschi delle varie specie animali combattono per accaparrarsi quante più femmine è loro possibile.
Dunque basta promettere al popolo, BUE, che avrà la grattatina là dove gli prude e i risultati saranno eccellenti, il popolo il prurito lo sente alle parti basse, questo è il risultato.
Tutte le analisi dei flussi elettorali di questi grandi esperti politologi di sinistra che devono valutare la catastrofe elettorale avvenuta, non caveranno un ragno dal buco senza tener conto di questa verità elementare, e finchè la sinistra si occuperà della parte nobile del corpo umano, mentre gli altri continueranno a grattare il popolo dove gli prude, niente cambierà sotto il sole di questa italietta.
Con affetto Oreste

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
18 Maggio, 2008 18:56
Alessandro.. vedo un po di confusione sotto il cielo. Chiariamo subito. I miei post sono nelle pagine dell’Epresso, tutti possono leggere che non ho mai affermato che chi è di destra è un fascista. Ho scritto che anche chi è di destra dovrebbe battersi per i principi della nostra Costituzione, protestare se quei principi vengono negati, non plaudire!
Debbo ricordare a tutti che in questo paese i rappresentanti del popolo vengono eletti con la legge porcata, ricordo che l’informazione è asservita in una logica di potere. Queste non sono opinioni sono fatti, è storia certificata! E’ il dramma che vive il paese. Leonardo Sciascia scrisse alcuni anni fa che in questo paese i tre ordini fondamentali, la cui autonomia disegna lo Stato democratico, si sono unificati nella partitocrazia. Sciascia aveva ragione! (punto esclamativo) te lo dice uno che crede nella democrazia dei partiti. Reputo che una vera democrazia ha partiti organizzati, partiti al servizio del popolo, non comitati elettorali, non centri di potere, ma centri di elaborazione, strumenti vivi di vera democrazia. I due partiti che si contendono il governo il Pd e Pdl non lo sono. Uno aspira a diventarlo, l’altro è al servizio dell’uomo più ricco del paese, cose che non succedono nemmeno nelle più remore Cepubbliche delle banane. Dici:” lo spettacolo offerto dalla coalizione antiberlusconi, lo abbiamo visto fino in fondo tra voti di scambio per la ricerca, finanziamenti argentini, elargizioni tirolesi, indulti bipartizan”.
Carissimo, il governo Prodi è durato 20 mesi, ho rimproverato a quel governo di non avere le palle. mi dicono che aveva i numeri risicati. Li aveva per la legge porcata, per sopravvivere doveva mediare con tutti, quel governo ha avuto tanti difetti ma non ha fatto le leggi vergogna! Amico mio, non faceva le leggi per impedire che il premier potesse sottrarsi al giusto processo, non faceva leggi sul suo impero Tv. Leggi bocciate spesso dalla Corte costituzionale. Ricordo che abbiamo in corso una procedura di infrazione sulle tv da parte della comunità europea. Aiutami a capire? Perché queste cose indignano l’elettore di sinistra ma lascia inerti gli elettori di destra? Abbiamo diverse sensibilità? L’unica risposta che tento di dare è questa: l’elettore di destra vota per interesse, non protesta, non chiede il rispetto dello Stato di diritto perché da quelle violazione trae vantaggio. Osservo che la destra che si dichiara paladina della legalità quando si tratta di procedere contro i miserabili nega la legalità quando deve cedere il potere, nega con disinvoltura la legalità democratica. La legalità nasce nel rispetto dei principi fondamentali: la Costituzione italiana, Costitizione che non è retorico ricordare è nata dall’antifascismo. La Costituzione, che tutti ci invidiano, è nata a Ventotene, a Ponza, al confino, è nata nella resistenza. E’ l’unica cosa di cui essere orgogliosi. Non abbiamo altro! Quei valori dovrebbero essere condivisi da tutto il popolo! Senza la resistenza non avevamo la Costituzione. Vogliamo rimproverare i resistenti? Teniamoci stretto il loro frutto. Prima avevamo lo statuto albertino, la differenza è di sostanza! La democrazia è un bene di tutti. Chi vota a sinistra sente il dovere di indignarsi se le regole vengono menomate. Si indigna se un ex missino, che solo pochi mesi fa, si dichiarava estraneo ai principi costituzionali, viene eletto presidente della camera, torna ad indignarsi perché a presiedere il Senato viene messo un amico dei mafiosi. I destrosi tacciono? Tutto questo certifica che non siamo un paese normale! Il mondo ci guarda commiserandoci! Quale ruolo affideresti ad un simile paese?

Anonimo ha detto...

antonio:
19 Maggio, 2008 07:18
IL LUPO DIVENTA AGNELLO ?
Sorprende il cambiamento di stile che Berlusconi ha assunto in questi ultimi giorni. Il politico grintoso, aggressivo, offensivo e scorretto lascia il posto a quello aperto al dialogo, che elogia il Presidente della Repubblica e fa l’occhiolino alla Finocchiaro e a Veltroni. Egli si rende conto delle difficoltà che l’Italia sta attraversando, e che i miracoli non li può fare più. Le difficoltà politiche ed economiche che assillano l’Italia sono veramente grosse e le loro soluzioni assai difficili; Berlusconi sa che il suo compito è arduo e, chiaramente, cerca l’aiuto di Veltroni, cioè dell’opposizione. E lo fa cambiando i toni e acquisendo atteggiamenti più docili e meno arroganti. Egli, insomma, sta recitando una nova parte, quello dello Statista buono. Mi chiedo, perché egli ha deciso di cambiare il suo modo di fare ?

Sono d’accordo con Di Petro quando dice che il lupo cambia il pelo ma non il vizio. Penso, tuttavia, che sia imperativo aspettare i fatti, prima di dare ogni giudizio sulla positiva metamorfosi del Cavaliere.

Certo che la sua attività politica è viziata da un colossale conflitto di interessi, di cui non se ne parla e non se ne vuole parlare. Quando saranno toccati i temi più caldi e le contrapposizioni diventeranno più forti, Berlusconi continuerà a perseguire una politica improntata sul dialogo ? Continuerà a recitare la parte che si è imposta?
Al momento è prematuro fare delle previsioni.

Anonimo ha detto...

A59:
19 Maggio, 2008 16:00
Impossibile non essere d’accordo con te questa volta, Oreste anche se per me che sono nato e cresciuto cittadino e mi occupo prevalentemente di processi industriali, le metafore agresti mi rimandano ai racconti di James Herriot che se non hai mai letto ti consiglio.
Devo dire che non mi lasci molta scelta il popolo è bue o maiale, forse delle due la seconda è più azzeccata visto che del maiale non si butta via niente, il raggiungimento dell’equilibrio è la sfida più difficile e temo, finchè ci sarà un filtro ideologico ad impedire di parlare ad entrambi gli emisferi sarà come tu pronostichi.
Io penso che sia ora di abbattere gli steccati senza perdere di vista i problemi, se il paese vive un sentimento di insicurezza e precarietà, ritengo che la risposta non sia una corretta informazione televisiva (non solo almeno) dove fare la conta dei reati e relativa paternità, ma dare risposte concrete sul territorio, fare in modo che il cittadino “si senta” tutelato, riappropriarsi dello stato deve essere l’obbiettivo primario in modo da non lasciare alibi a chi per condizione sociale, cultura, malessere, si sente autorizzato a sostituirsi alla autorità costituita.
Forse il popolo è bue (minuscolo) perchè la rifondazione deve partire da lontano dalla scuola e dalla famiglia, ma se il problema è riempire la pancia, o pagare il fitto non credi che le menti siano distratte mentre gli si parla?
Con stima Alessandro

Anonimo ha detto...

A59:
19 Maggio, 2008 16:37
Caro Coco, posso chiamarti così visto che non dai altro nominativo? Non penso di essere confuso (non troppo), sulla tua risposta non ho quasi nulla da eccepire in linea di principio, mi dissocio solo se permetti dall’ analisi politica che fai del governo Prodi, perchè qualche contraddizione in te la vedo anche io.
Legge porcata: è la stessa che ha spazzato il parlamento ad aprile, te lo dico senza nessuna acredine, se la campagna elettorale del 2006 fosse durata una settimana in più e gli alleati di Berlusconi ci avessero creduto almeno un pò, invece di recitare il ruolo degli sconfitti per tornaconto personale, Prodi avrebbe perso anche quella.
La porcata ha permesso una solidissima maggioranza e credo tu debba fartene una ragione, vivi in un paese dove la sinistra deve ripensare il suo ruolo e soprattutto i rapporti con la gente (non solo la sua come continuo a sentir dire, altro errore secondo me).
Prodi non faceva le leggi ad personam: è bastato qualche piccolo intoppo perchè l’arroganza del potere si palesasse anche da quella parte e non mi dire che vado fuori tema per favore, se citi io confuto con prove a discarico (Rovati, Forleo, De Magistris, Speciale, Processo a 128 funzionari per aver “sbirciato” il reddito del premier e 52 milioni di dichiarazioni sbattute on line senza permesso, Rai continuo? )
Te lo spiego perchè l’elettore di sinistra si indigna, perchè sono 40 anni che si sente dire che bisogna perpetrare la lotta di classe (anche i ricchi piangano) e si stupiscono quando scoprono che, oibò anche D’alema inciucia con la finanza sporca, magari passeggia con i terroristi a braccetto il fine politico, chissà cosa avresti scritto a parti invertite.
Caro amico non discuto i valori della costituzione, discuto il fatto che vengano usati per convenienza o a sostegno delle tesi di parte come fai di solito, chi è senza peccato scagli la prima pietra diceva un signore che ha dato il suo volto in campagna elettorale a Boselli (credo senza autorizzazione), ecco mi pare che tu le pietre sia sempre pronto a scagliarle senza mai un dubbio, o un tentennamento, in un certo senso ti invidio, perchè io invece di dubbi ne ho molti, tranne uno, continuerò a scriverti perchè dialogare con te è stimolante.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Roberto Buscetta:
19 Maggio, 2008 19:28
Il lupo può permettersi di giocare all’agnello. Tanto, stavolta non ha bisogno di urlare tanto: ha stravinto e non ha nemmeno un’opposizione degna di tale nome. Nella botte di ferro in cui si trova, il lupagnello non può giocarsi la faccia e in quest’ultima tornata da governatore non vuole muovere passi falsi e fare promesse da imbonitore, né sparare a zero su un nemico che ha già il fazzoletto bianco pronto nel taschino della giacca. La situazione, d’altronde, non è delle migliori e al nostro non conviene affatto fare il gradasso: meglio pochi passi ben assestati, piccoli provvedimenti ad effetto e soprattutto prudenza e atteggiamenti da buon padre di famiglia, così da far ricredere persino il più fervido antiberlusconista. Nell’altra sponda, Veltroni è in imbarazzo in un ruolo veltrusconiano che lo rende più umbratile della sua intenzione di giocare all’ombra. Forse vorrebbe rimangiarsi la spavalderia del “corriamo da soli” e ricominciare a parlare con una sinistra cui ha voluto voltare le spalle. Stiamo a vedere. Belle o brutte, ce le guardiamo tutte!

Anonimo ha detto...

oreste:
19 Maggio, 2008 20:25
Voglio congratularmi ed esprimere tutta la stima per quanto scrive cocorocchio, pienamente d’accordo, su tutto, le considerazioni espresse sono di una limpidezza estrema, Purtroppo, c’è sempre qualcuno che non vuole capire, a volte se non fosse per il piacere della dialettica, del confronto, per quanto possa sembrare sterile, direi è tempo perso, fatica sprecata.
Per A59, purtroppo non è lo steccato ideologico che impedisce agli emisferi di comunicare, ma più semplicente, sono le pulsioni provenienti dalla parte bassa che sono prevalenti sull’io, è il super-io che manca, non agisce, quindi si dà libero sfogo alle pulsioni più forti, e i risultati sono quelli che sono. Io avevo diviso in parte alta e parte bassa, anzi parte nobile e parte ignobile, per la precisione della metafora.
Mi parli di territorio, insicurezza, tutele, condizione sociale, autorità costituita.
Intanto il malessere, l’insicurezza e quant’altro viene instillato scientemente dai mezzi di comunicazioni che come è noto, tranne qualche quotidiano, che pochi leggono, anche perchè bisogna comprarlo, mentre la TV tutta ti arriva direttamente in casa, i più sprovveduti credono che specialmente la TV commerciale sia gratis, ti propina quello che è funzionale al padrone. Non è un errore, ho detto proprio padrone, come bue l’ho scritto in maiuscolo per rimarcare la parola e il significato, che ovviamente io gli do, certo non pretendo che altri debbano essere d’accordo.
Dunque tu credi che questi che inneggiano ai Mangano, che portano in parlamento pregiudicati, condannati per reati oltre che di mafia, concorso esterno o anche organici alla mafia, per reati contro la pubblica amministrazione, possano veramente risolvere i problemi di questo paese? La volta scorsa hanno risolto i casi giudiziari del padrone.
Continueranno come prima, nessuna fiducia da parte mia.
Certamente sull’ultimo punto sono d’accordo, ma quando dico popolo bue, non mi riferisco a quelli che non arrivano a fine mese, per quanto la loro fiducia è mal riposta e saranno delusi, d’altra parte io credo che questi per rendersi conto dell’errore commesso, dovono sentire sulla pelle il dolore fisico, le frustate (è un metafora). Mi rivolgo invece a quanti vivono nella parte più ricca del paese e anche a quanti non hanno problemi economici, eppure questi seguono lo spacciatore di sogni, il venditore di tappeti, il mentitore truffaldino che come il pifferaio magico suona e tutti a seguirlo. Sono quest’ultimi il popolo bue, ma ti rendi conto, quanto cantano la canzoncina, “meno male che…”confermano in pieno il loro essere bue.
Cordialmente Oreste

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
20 Maggio, 2008 09:34
In attesa che la redazione ripristini il collegamento in tempo reale del sito, silente dalle ore 16 di ieri, ho riletto il dibattito fra l’animalista Oreste, il moralista Cocorocchio ed il freddo A59.
In concreto, è dura, queste ultime elezioni hanno semplificato il quadro politico in Parlamento, ma ci hanno complicato la vita. E’ troppo spostato a destra il consenso popolare, il cittadino voleva uno spostamento a destra (dopo il fallimento della torre di babele del governo Prodi) ma non svuotando completamente la sinistra sino a farla scomparire. L’elettore voleva dare una lezione alla sinistra ma non al punto da farla scomparire del tutto. L’assenza di una forte opposizione in antitesi ad una forte maggioranza di destra creerà problemi perché la destra, in mancanza di una forte opposizione fara razzia di tutto. Lo farà con il finto buonismo ma bloccherà la democrazia.

Anonimo ha detto...

AbeLincoln:
20 Maggio, 2008 14:01
E’ con infinito tedio e con sommo fastidio che mi accingo a tornare per un attimo su quanto affermato da tale Cocorocchio all’indirizzo del sottoscritto in quanto ha avuto la buona grazia di tirarmi in ballo asserendo che io non avrei argomenti a sostegno di quanto affermo.
Vediamo invece di converso gli illuminanti “argomenti” di Cocorocchio:”..Fini non è un uomo democratico,non lo sarà mai!”(con tanto di punto esclamativo che evidentemente,in mancanza appunto di argomentazioni,funge da bastone di sostegno,per così dire,al suo…assioma).Andiamo avanti;rincara la dose Cocorocchio:”..Dargli tempo?Il buongiorno si vede dal mattino!”(altro punto esclamativo).Poi diventa apocalittico:”..Preparatevi alle purghe!”(altro punto esclamativo,va da sé).Grattiamoci intanto quelle che si chiamano e nel frattempo sarà forse il caso di aprire nuovi cessi pubblici e latrine a pagamento..non si sa mai.E ancora,più nello specifico:”..L’informazione?Toglieranno quei pochi spazi di libertà sopravvissuti al controllo del regime!”(ancora punto esclamativo).Poi la chiosa finale,sorta di”buttarsi avanti per non cadere indietro”:”..Vi assicuro che non parlo con pregiudizio ma con convinzione!”.E ci mancherebbe altro che non ne fossi convinto,con tutti questi segni di interiezione!(accidenti a me,questo punto esclamativo è mio).
Le tue non sono argomentazioni,Cocorocchio.Sono proclami.
Per giunta mossi da pregiudizio ideologico.
Io ho cercato di controbattere e con argomentazioni,citando fatti,circostanze e avvenimenti,a una tua declamazione vuota,relativa alla storiellina,invero davvero terra terra da parte tua,secondo cui “i leader mondiali si disinfetterebbero la mano dopo averla stretta al nostro per ragioni di protocollo”.Io ti ho dimostrato che la tua affermazione era infondata e basata esclusivamente sull’odio,sul pregiudizio e sulla contrapposizione ideologica.Tutto qui.La gente e dunque il corpo elettorale hanno superato la tua gretta visione,Coco.Alle tue parole d’ordine,alla tua chiamata alle armi,ai tuoi propositi di”guerra”o di”guerriglia”non ci crede più nessuno e l’ineluttabilità degli eventi anagrafici farà il resto.Non mi risulta inoltre,a chiusura dell’argomento,che Fini abbia mai sostenuto regimi deittatoriali;mentre mi risulta che molti tuoi referenti politici siano stati(e taluni lo sono ancora)contigui a regimi dittatoriali di sinistra,epigoni di essi o esaltati supporters.Ho l’impressione che tu sia rimasto come cristallizzato in un clima da anni ‘ 70,all’epoca delle verità assolute e delle certezze granitiche,appunto.Ma molta acqua è passata sotto i ponti da allora.Se si fa un giro in libreria oggigiorno,si possono rinvenire tanti documenti che testimoniano come sia stato nella realtà il dominio di terrore della Falce&Martello dovunque sia sia insediato al potere,nel mondo così come,possiamo dirlo finalamente,in Italia ed è dalla Falce&Martello che occorre partire,anche perchè “Baffetto”,caro Coco,ha imparato da “Baffone”,non viceversa,se non altro per motivi cronologici.Non piace Guerri,Oliva,De Felice?C’è sempre l’eccellente Giampaolo Pansa.
Da ultimo, sono rimasto letteralmente allibito dalla risposta crudele (non so come altrimenti definirla) data a A.59 sulla sorte tragica delle popolazioni istriane perseguitate dal regime comunista di Tito, da te sostanzialmente giustificate. E’ semplicemente inqualificabile. Come sia poi conciliabile questa spietatezza mostrata verso la tragica sorte di nostre popolazioni civili e l’atteggiamento un po’ da calabrache, con annessa lacrimuccia, relativamente alla delinquenza d’importazione, non si capisce davvero. Se uno è di indole compassionevole dovrebbe esserlo sempre. O no?

Anonimo ha detto...

A59:
21 Maggio, 2008 08:32
Ciao Salvatore, la settimana scorsa ti ho letto come sempre ma ho evitato di risponderti, mi sembrava che dai i tuoi interventi trasparisse un senso di ineluttabilità, il tuo pensiero sembrava rivolto altrove, verso la terra del parmigiano, credevo però che domenica pomeriggio tutto si fosse risolto e tu tornato ottimista e ironico come sempre, (Mancinovich non poteva fallire).
Invece leggo dal tuo post che “anche” tu pensi che la democrazia sia in pericolo.
Che la sinistra abbia fatto Harakiri non ci sono dubbi, anche qui sul forum ci sono interventi da ultimo giapponese sull’isola che confermano le tendenze suicide di certi argomenti, però mi pare che sui fatti al momento, non ci siano le avvisaglie di regime.
Oggi capiremo un pò di più di quello che sarà nei prossimi mesi, però mi pare che la compagine si stia comportando coerentemente con le promesse di rigore e rilancio sbandierate in campagna elettorale.
Cosa puoi lamentare fino ad ora? Una critica bipartizan a SanTravaglio ed uno scambio di battute tra Gianfranco e Tonino, per il resto anche ieri sera ascoltando sia Walter che Totò Bassolino ho recepito un clima collaborativo, forse è questo che disorienta, i generali sono usciti dalle trincee per parlarsi nella terra di nessuno e gli eserciti che si sono sparati addosso per anni senza guadagnare un solo metro sono perplessi, ma quello che conta non è che finisca la guerra in modo da poter provare a ricostruire?
Attendo se vuoi risposta ironica e circostanziata, non una “fredda” analisi.
Un saluto cordiale

Anonimo ha detto...

A59:
21 Maggio, 2008 09:33
Oreste, se pensi sia solo esercizio possiamo anche smettere, mi pare che tu abbia trovato un un compagno di briscola al quale non è nemmeno necessario fare i segni tanto siete in sintonia, sarebbe troppo facile smentirti usando i tuoi stessi argomenti, la giunta rossa di Genova in questi giorni è sotto inchiesta da parte della magistratura per un giro di tangenti sulle mense comunali (prevalentemente asili e scuole elementari) a te e Coco indignano le frasi su Mangano a me fa incazzare che dei “compagni” speculino sulla salute dei bambini, perchè credimi so come funziona, nessuno ci rimette un centesimo sulle tangenti, si abbassa semplicemente la qualità dell’ offerta.
Non saranno nelle aule del parlamento ma sono personaggi che hanno chiesto la fiducia dei cittadini, basta con questa democrazia a senso unico, prova/te ad uscire dallo schema della contrapposizione ad oltranza, altrimenti spiegate come fa in Campania a prendere i 70% delle preferenze, un presidente che ha ridotto in quel modo la regione e la sua città, è un voto contro la camorra? Se il modello culturale è quello, con i no a tutto con i politici alla Pecoraro, no grazie lo dico anche io.
Ma chi ti ha detto che nella parte più ricca del paese non ci sono problemi, leggi i giornali saprai che il potere d’acquisto tra nord e sud è molto diverso e già che ci siamo i dati sulla fedeltà fiscale indicano che dalle tue parti è meno della metà di quella delle regioni del nord, (dato statistico non polemica) e le tasse si versano per il sociale, allora? E’ per questo che fa paura il federalismo fiscale, se non versi non incassi.
La canzoncina la trovo demente e cantarla in compagnia ancora di più esattamente come Santoro che si esibisce stonando Bella Ciao
prende a modello un simbolo che tra l’altro non è nata come canzone partigiana, per salvaguardare i propri interessi di parte,

« Alla mattina appena alzata, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, alla mattina appena alzata,
devo andare a lavorar..!

A lavorare laggiù in risaia, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao! A lavorare laggiù in risaia
Sotto il sol che picchia giù! »,
(prevedo a breve una replica con annessa candidatura alle prossime europee)
Con stima Alessandro

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
21 Maggio, 2008 14:47
Amici miei chi ha certezze? Non l’ho. come non ho pregiudizio ideologico. non sono caro Salva Tore, un moralista. sono lontanissimo dall’esserlo. sono orgoglioso della carta costituzionale italiana perché quella carta nasce fra i condannati confinati a ventotene a ponza. confinati perché condannati dai tribunali speciali del regime fascista. condannati perché nemici del regime. il moralista è strabico. vedo in giro una moralità pronta a scagliarsi contro i poveri, i miserabili, ma non contro il potere. quel potere non ha tribunali speciali perché sono speciali i tribunali.in questo paese la corruzione è un’arte perché è sufficiente avere un buon avvocato per sfuggire la legge. le statistiche ci ricordano che nelle carceri italiane ci sono solo i miserabili. chi gli avvocati non può permetterseli. in questo paese opera una giustizia di classe. una giustizia che punisce i povero, la vittima del sistema, ma lascia liberi i veri criminali. quei criminali diventano classe dirigente. Alessandro scrive: “Te lo spiego perchè l’elettore di sinistra si indigna, perchè sono 40 anni che si sente dire che bisogna perpetrare la lotta di classe (anche i ricchi piangano) e si stupiscono quando scoprono che, oibò anche D’alema inciucia con la finanza sporca, magari passeggia con i terroristi a braccetto il fine politico, chissà cosa avresti scritto a parti invertite.” quanto sbagli caro Alessandro. quei fatti ci hanno visto dibattere in questo sito. se d’Alema ha inciuciato con la finanza sporca l’indignazione ha raggiunto il massimo fra gli elettori di sinistra. perché quell’inciuciare certifica che è venuto meno la funzione di controllo. maggioranza e opposizione pari sono. hanno stabilito convergenze e convenienze. per tua informazione ti invito a leggerti le dichiarazioni dei parlamentari che si dichiaravano contrari alla autorizzazione a procedere. erano parlamentari di destra. la loro è una reazione di casta. chiedere che la casta risponda delle proprie responsabilità interessa solo gli elettori di sinistra? non dovrebbe pretenderlo tutto il popolo? la classe politica dovrebbe operare in nome del popolo. al popolo rispondere. gli elettori di destra hanno esigenze diverse? la richiesta non è moralismo, ma la giusta applicazione del principio di responsabilità. quella che dovrebbe avere chi è chiamato a svolgere una carica pubblica. per gli sproloqui di un tal abelincoln. dico solo questo. gli uomini che finivano nei gulag sovietici, nei lager nazisti, nelle isole confinati dai fascisti, erano spinti da medesime ragioni ideali. combattevano per la libertà! con estrema certezza posso affermare che i guardiani di quei campi erano spinti da medesime ragioni. servire il potere. servire il regime. fascista oppure sovietico lo hanno fatto e continuano a farlo con la medesima disinvoltura e per le medesime ragioni:il vantaggio individuale. quella disinvoltura la trovo in alcuni tuoi ragionamenti. quelli con cui tenti di mistificare in nome di una non ben chiara parificazione. quale parificazione? parificare cosa? in questo paese vi è chi ha combattuto e morto per dare al paese la carta costituzionale e chi ha combattuto per negare la democrazia. lo ha fatto, anche dopo l’entrata in vigore della carta costituzionale. lo ha fatto con la strategia della tensione. mettendo bombe nelle piazze, colpendo chi manifestava per la democrazia. la strategia della tensione è iniziata con portella delle ginestre. quella strategia era portata avanti dai “ben pensanti”. gentaglia ostile alle libertà che la carta costituzionale sanciva. le dichiarazioni di parificazioni offendono la verità storica. i morti non sono identici! chi ha combattuto per la libertà e diverso da chi ha combattuto per negare la libertà. la gentaglia favorevole alle leggi razziali non ha giustificazione. Fini può avere la tua benedizione. ma non potrà sfuggire dai fatti. Fini era il leader di un partito che dichiarava con orgoglio di essere erede del fascismo! questo è un fatto! la storia ci racconterà che un simile elemento è stato eletto presidente della camera per volontà della consorteria dei potenti che manipolavano lo Stato Italiano. gentaglia! cambieranno? le loro dichiarazioni che leggo sui giornali cosa dicono? le leggete? parlano di leggi sui rom. una legge sulla etnia è una legge razziale. abbiamo città seppellite dalla monnezza ma questi si scagliano contro i rom. ci riprovano? dite di aspettare cosa ? la bozza delle leggi? fidarci? amici miei Bocca ci ricorda che questo paese è stato libero per 20 mesi per poi ripiombare nella dittatura.Yalta è stata superata. sveglia. volete essere sempre liberati? continuate ad avere i paraocchi dell’anticomunismo? è il tempo delle responsabilità! avete l’interesse che lo stato italiano resti nel medioevo? avete paura che uno stato funzionante possa fare rispettare il principio liberale: pagare le tasse! rispettare quel principio è faticoso in una società dove si teorizza il facile arricchimento? è dura lo so! non è cosa ordinaria se un corruttore diventa presidente del consiglio. in questo paese chi lavora è un coglione. l’informazione Tv è asservita? chi se ne frega! l’italia non è governata? basta che non ci fanno pagare la tasse! povero paese. siete disposti anche ad accettare le leggi razziali?

Anonimo ha detto...

Andrea Ruini:
21 Maggio, 2008 16:07
Informo i naviganti che in una intervista a Repubblica Di Pietro ha definito il suo scontro con Fini come una “cavolata”, e che non era il caso di tornarci sopra. Decine di interventi (anche in questo sito) hanno gridato contro il fascismo che torna, alla dittatura in arrivo, alla democrazia in pericolo, basandosi su una cosa che viene definita dallo stesso protagonista come una cavolata. C’è da meditare.

Anonimo ha detto...

A59:
21 Maggio, 2008 17:51
Andrea sottoscrivo, già che ci sono ringrazio per la pazienza i redattori che prima di pubblicare, devono leggersi i nostri profluvi logorroici e spesso un pò retorici, a dimostrazione che l’esercizio democratico è in realtà un lavoro.
Grazie, Alessandro

Anonimo ha detto...

AbeLincoln:
21 Maggio, 2008 18:03
Per Andrea Ruini
E in effetti la sinistrella italica, in mancanza di argomenti e rintronata dalla giusta e salutare mazzata elettorale tra capo e collo testè rimediata dall’elettorato, non ha trovato di meglio che cincischiare stupidamente sul duetto Fini-Di Pietro e immaginare chissà quali attentati alla libertà. Scempiaggini, tanto più che i due protagonisti dell’episodio appena ricordato, chiamiamolo così, sono molto, moolto, ma mooolto vicini politicamente. Appena il Cavaliere salirà al Colle e sgombrerà il campo, Di Pietro rientrerà docilmente all’ovile, alla casa madre, nel centro-destra, dove in fondo si trova più a suo agio. Quelli di AN, in vista dell’evento, stanno già allevando e ingrassando il vitello…

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
21 Maggio, 2008 18:07
Alex59, ciao. Mi vuoi provocare? Stamani ti vedo bello e arzillo, pimpante come un galletto vallespluga. Il risultato elettorale ti ha ringiovanito di almeno dieci anni; si vede che le nuove modelle piazzate da Berlusconi sono di tuo gradimento. Puoi quindi riprendere martello e scalpello in mano ed iniziare a scolpire le loro forme perfette. Hai visto i bigliettini d’amore che il loro capo invia durante le riunioni in Parlamento ? Baci e abbracci. Ormai, al centro del Parlamento saranno scaricate palate di sabbia di mare e ci si potrà anche abbronzare. Bello, bellissimo. Che svolta, da mortadella, prosciutto e spumante siamo passati a seni, coseni e prosceni. Povera Italia e dobbiamo far finta che va tutto bene perché se diciamo che va male ci dicono che siamo i soliti polemici, che non abbiamo capito niente, che siamo invidiosi e diffidenti.
Mi proponi di parlare di democrazia facendo dell’ironia. Che sono il buffone di corte ? Mi piacerebbe portarla sempre in battuta, ma devo anche tener conto che faccio parte di un club di persone serie dove, se sgarri, ti arriva subito il rimbrotto che lo fai per distrarre l’avversario.
Riprendendo il discorso sulla democrazia bloccata devo ribadire che in presenza di un forte centro-destra in Parlamento sarebbe dovuta esserci una opposizione forte per garantire appunto la democrazia. Se in un paesino ci fosse soltanto un negozio di alimentari questo farebbe il proprio comodo applicando prezzi alti. Se si installasse un altro negozio di alimentari il primo starebbe attento a fare i comodacci propri perché rischierebbe di vedersi la clientela spostarsi dall’altra parte. Non so’ se calzi a pennello l’esempio che ho fatto ma diciamo di sì perché almeno io l’ ho capito. Attenzione, ragazzi, la sinistra non è morta, è soltanto stata sbattuta fuori dalla porta di casa (Parlamento), adesso vive per strada e non tutti i mali vengono per nuocere. Si, lo so che in Parlamento si sta meglio, tra bar, barbiere e barbecue a prezzi modici, 20.000 euro al mese, ballerine e subrettine in mostra, baci e abbracci, sarebbe stata una pacchia di legislatura; invece bisogna andare per strada, in mezzo alla pioggia, alla polvere, ai mercati a convincere la gente che la sinistra c’è.
Ho seguito Veltroni ieri sera a Ballarò. Mi ha convinto, quando hai le pile scariche è inutile che spingi sull’acceleratore, dove vuoi andare se la benzina non ce l’hai. C’è da fare la riforma elettorale e costituzionale, interessa tutti quanti, la gente lo chiede ? E allora parliamone, discutiamone. Nel frattempo riaggiustiamo le ossa rotte che per fortuna con un po’ di gesso possono tornare a posto e poi proviamo a risalire a cavallo.
Ora non pretendere che io dopo due settimane di insediamento del governo possa essere in grado di dire che la democrazia non è in pericolo. Cosa hanno fatto in questi giorni i governanti? Niente. Si sono rilassati, abbronzati e truccati, dopo di che sono apparsi in televisione con sorrisi smaglianti che più bianco non si può (sfido io, 20.000 euro al mese sbiancherebbero qualsiasi dentiera in circolazione). Adesso sembra tutto bello, aspettiamo qualche temporale, non credo che ci vorrà molto tempo. La democrazia potrebbe anche non vacillare, ma quelle dentiere non brilleranno su belle cere.

Anonimo ha detto...

A59:
21 Maggio, 2008 19:39
Coco è l’ultima volta che ti rispondo su questo tema che sembra un disco rotto, ho visto con sollievo che sono arrivate delle lettere e potrò dedicarmi ad altri argomenti.
Allora… insisti sulla dignità morale, praticamente mi dai del nazista (quando ti ho citato un pezzo del Mein Kampf “tu” hai dato la stessa risposta di Adolfo), sproloqui sui rom ben sapendo che il problema è reale e ti ergi a paladino in nome di una ideologia che non si capisce se marxista o cristiana (forse tutte e due), non porti mai uno straccio di proposta concreta, ti indigni a comando, hai dei riflessi pavloviani quando senti certi nomi, per te lo schieramento è prioritario sul contenuto, distingui cromaticamente il colore del sangue, sei arrivato a dirmi che i titini erano giustificati nelle loro azioni da un anelito di libertà. Come sempre stai dalla parte dei carnefici mai delle vittime, quelli in galera tutti miserabili, parole per i derubati, assassinati, stuprati, torturati, fisicamente e psicologicamente nemmeno una, non parlo dei rom parlo di tutti quelli che delinquono.
Ho citato per “parificare”il giro di mazzette dei dirigenti DS/PD a Genova appalti per decine di milioni di euro per le mense comunali contesi sulla salute dei bambini e dei malati, Tasse. Vivi al sud dove l’evasione fiscale è doppia rispetto al nord ed entro in questo discorso geografico solo per risponderti perchè per me non esiste un sud o un nord, sei il sacerdote di un tempio che non esiste, citi a sproposito i lager ed i gulag ben sapendo che i Kapò erano vittime esattamente come i loro compagni di sventura, con il solo torto di amare talmente la vita al punto di negarla agli altri, il loro compenso era la sopravvivenza in un abisso di orrore, ma li chiami servi.
Gentaglia dici, i morti non sono identici! Parole degne di un drappo verde alle spalle e di una cintura di tritolo in vita, sei talmente preso dal tuo delirio costituzionalista che non ti rendi nemmeno conto delle cose puteolenti che scrivi (certo sei il tuo idolo è Bocca e non Pansa…).
Parlo per vantaggio individuale. Quale? Forse quello di non voler vivere in una regione dove gli affari li fanno i soliti noti, conservatori, bui nella mente, refrattari all’ innovazione, mazzettari come e peggio di quelli che combatti. Filosofeggi sulle libertà negate nell’ Italia della guerra civile con distinguo che considero abberranti.
Parli delle stragi di piazza e ometti “coerentemente” il terrorismo rosso, ti chiamo Coco forse perchè mi ricorda un compagno di scuola che una mattina è si ritrovato senza padre freddato dai “compagni che sbagliano” sulla scalinata vicino casa, ma penso che non te lo meriti, molto meglio cocorocchio, un’ onomatopea che ben si addice a quello che scrivi.
Non hai pregiudizio ideologico? Ma rileggi quelo che posti? Bocca è il tuo messia non quello degli italiani, informazione asservita… fino ad ora guardi mi pare San Travaglio e San Toro, la Gabbanelli che citi spesso nei 20 mesi del governo Prodi è andata in 2a serata, nessuno ha urlato allo scandalo come per Biagi. Floris, Crozza, la Berlinguer sono al loro avan-posto, vigilano sul territorio in attesa dei Tartari che non arriveranno, è possibile dire che il premier è un corrotto corruttore, i politici mafiosi, pensi di poter fare lo stesso in Cina, Birmania, Korea, Cuba, Tibet?
Caro Coco urla pure il tuo sdegno alla luna, nessuno in questo regime te lo impedirà.
Scusa i toni, ma hai esagerato tu per primo.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Raffaele Innato:
21 Maggio, 2008 20:47
Caro Ruini,
è vero che Di Pietro nell’intervista ha parlato di “cavolata”, ha anche detto che darà una seconda chance a Fini. Ma, questo non vuol dire che l’atteggiamento e la frase del Presidente della Camera in Parlamento, sia da prendere con nonchalance. Troppo spesso questa maggioranza di destra, ci ha abituati a farci sentire frasi razziste e non solo, e poi a dichiarare che erano stati fraintesi o che la stampa di sinistra ha voluto travisare. La democrazia non è un valore raggiunto, ma è sempre da conquistare, sempre! Specialmente, se ad avere atteggiamenti antidemocratici, sono persone che vengono da una certa appartenenza… (Gli esami non finiscono mai). Io, non sarei tanto sereno quando, tutte le cariche istituzionali sono della maggioranza, alcune ronde cittadine si vogliono sostituire alle forze dell’ordine, certi cittadini che usano frasi: “Gli immigrati li brucierei tutti”, il pacchetto di sicurezza vuole mettere in carcere centinaia di migliaia di persone che commettono un reato o falso reato, compresi coloro che non vogliono accettare i siti per i rifiuti (Napoli), le tv che sono soft … e siamo ancora all’inizio. Ci sono, poi, alcuni ministri che non mi sembrano all’altezza del proprio compito. Perciò, io dico, a chi ama vivere in democrazia, di avere gli occhi bene aperti, di vigilare e criticare sempre quando è necessario. In difesa della democrazia, meglio avere una critica in più che non guasta mai.
Un caro saluto
Raffaele

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
21 Maggio, 2008 20:54
> AbelLincoln ore 18,03 di oggi:
Se tu dici che Di Pietro è di centro-destra perchè lo critichi ? Vuol dire che la pensa come te. Non sazi, volete anche Di Pietro nel centro-destra ? Di Pietro non avrebbe nessun problema a stare con voi, se lo volete, lui viene. Però dovete ascoltarlo, altrimenti che ve ne fareste ?

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
21 Maggio, 2008 22:42
> Cocorocchio delle ore 14,47 di oggi:
Non ti è piaciuta la parola moralista ? Guarda, ti assicuro che per me quella parola ha un significato molto importante e quando qualcuno mi dice: “Ma dai, non fare il solito moralista, non è più tempo” io rispondo : “Scusami, ma io me lo posso ancora permettere”.
Comunque, quando scrivo, devo stare più attento : “Scrivere meno, scrivere meglio”.
Fai parte del gruppo dei migliori. Se ti può far piacere, i tuoi commenti non passano inosservati.
Qua la mano.

Anonimo ha detto...

cocorocchio:
22 Maggio, 2008 09:01
Caro Salva Tora, qua la mano. Non mi sono sentito offeso, ci vuole ben altro per offendermi. Il moralismo è un tema pernicioso, sento strillare, sento chiedere “certezza della pena”, si chiedono carceri per i morti di fame, ordinanze contro gli accattoni. Sono gli stessi che protestano se i loro redditi vengono resi pubblici attraverso internet. Gli ipocriti invocano le garanzie per i loro diritti, invocano la garanzia alla privacy, poveri per il fisco, hanno timore che si accerti il loro reddito. Sono gli evasori che sostengono il quadro politico, rubano sapendo di farlo! Mettono la maschera da moralisti e vanno in chiesa a confessarsi, vogliono continuare a farla franca, sono i veri nemici della legalità, sono i sostenitori di quell’accozzaglia che domina il paese, mistificano. Il ragionamento per loro è cosa vana ma siamo uomini pazienti.

Anonimo ha detto...

Bruno Giordano:
22 Maggio, 2008 10:41
Per Cocorocchio e A59.
Scusatemi per l’intromissione nel vostro duello ma mi sono sorpreso a domandarmi se qualcuno vi paga.
Ditemi, per favore, siete pagati per scrivere quello che scrivete?
Grazie.

Anonimo ha detto...

AbeLincoln:
22 Maggio, 2008 12:23
X Salva Tore. Beh,francamente non mi sembra di averlo criticato.Il suo modo di approcciare le questioni,certe sensibilità,certo atteggiarsi,certe evidenti frizioni,del resto prevedibili,emerse recentemente con i suoi alleati del PD, mi inducono a ritenere che non si senta tutto sommato uomo di sinistra e che si trovi nella coalizione di opposizione solo per motivi contingenti.Mi pare che i suoi strali nei confronti del governo si appuntino soprattutto sul cavaliere e, diciamoci la verità, spesso per questioni personali. Ritengo che quando la situazione lo consentirà (e credo che lui stesso l’abbia in qualche passo adombrato nel passato), si riavvicinerà, sia pure cautamente,al centro-destra. Che poi questo passo possa risultare un’evoluzione proficua per la coalizione di maggioranza attuale, beh,questo è un altro paio di maniche.
Se non vado errato, nel lontano 1994 Di Pietro nella villa di Arcore contrattava la sua partecipazione al 1°Governo Berlusconi, poi saltò tutto. Il suo “mood” attuale nei confronti del Cavaliere sembra quasi dettato da una sorta di “rabbia dell’ex”,mutuando dal gergo calcistico. Mutatis mutandis mi ricorda il percorso non solo professionale ma direi soprattutto umorale, per così dire, di un altro personaggio, molto diverso da Di PIetro, per carità, vale a dire Giogio Bocca, che condusse agli inizi della TV commerciale in Italia un programma televisivivo su una rete berlusconiana senza, per la verità, riscontrare grande successo, ma certamente senza neppure quel cipiglio funereo che dimostra attualmente verso il suo antico datore di lavoro.
Saluti.

Anonimo ha detto...

A59:
22 Maggio, 2008 13:28
Per Bruno:
Hai ragione… così sembra, parlo per me e chiedo scusa di aver tediato il forum con questa polemica assolutamente “gratuita”.
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

liberainformazione:
22 Maggio, 2008 16:33
Beh, veramente la storia vera è che Di Pietro nel 94 fu contattato da SB che voleva proporgli un ministero ma lui, che conosceva bene l’interlocutore, “pacatamente” rifiutò. Il giudice di mani pulite è l’unico “a sinistra” veramente credibile quando si mette contro SB, perché sa benissimo con chi ha a che fare. Di Pietro è un moderato, uno “di destra”, che evidentemente con questa destra non è in sintonia.
La non-novità di SB sta nell’aver ribadito una semplificazione della politica, già attuata dalla DC per 60 anni, deleteria per la dialettica in questo paese: noi da sempre o votiamo a favore di dio o contro dio; o siamo fascisti e anticomunisti o siamo comunisti e antifascisti. Per complicare ulteriormente ci siamo inventati il “centro”, cioè l’immobilismo completo.
Da questo punto di vista il PD è stata l’unica “novità”: un partito di sinistra ma non (non più) comunista; e l’elettorato, anche se non in quantità industriale per la verità, ha capito e azzerato la componente massimalista; la destra, invece, si è spostata su posizioni fortemente populiste ed estremiste: sfido chiunque a definire liberisti o liberali Mussolini, Borghezio, gasparri o Ciarrapico.
E molta gente seria di destra non è stata disposta a turarsi il naso e votare per Mediaset, infatti il PDL ha preso un milione di voti in meno rispetto alla somma delle singole componenti (FI, AN, Alt.Soc. e altri) nel 2006.
Gli USA, da cui purtroppo importiamo soprattutto i difetti, hanno una solida democrazia e due grandi “partiti”. Sarebbe bello poter dire anche in Italia che esiste un Partito Democratico e uno Repubblicano, abbandonando per sempre pugni chiusi, braccia tese e ipocriti segni della croce.
Oggi, con questa destra, non è ancora possibile questo progresso e stanno diventando legittimi molti disvalori, come per esempio odio razziale e xenofobia, libertà di pensiero (da cui deriva quella religiosa) negata per i non cristiani, laicità dello Stato, ecc.

Anonimo ha detto...

Salva Tore:
23 Maggio, 2008 20:47
Ho letto poco fa: “Fazio rinviato a giudizio”, ho subito pensato a Fabio di “Che tempo che fa” e mi sono agitato.
Eppure aveva chiesto scusa dinanzi a tutti gli italiani, mi sono detto.
Invece, il rinvio a giudizio riguarda Antonio Fazio, l’ex-governatore della Bankitalia.
Chissà, se avesse chiesto anche lui scusa a tutti gli italiani, può darsi che il giudice avrebbe messo una pietra sopra … il cadavere.