27 gennaio 2009

Commento su L'espresso "Oggi 27 gennaio è il giorno della memoria." Ilaria Mascetti e Fino Monasco

Raffaele Innato ha scritto: 27 Gennaio, 2009 21:14
Più che il giorno della memoria, lo chiamerei “il giorno della vergogna dell’uomo.”
Per correttezza d’informazione e di verità, l’olocausto dei Nazisti non è stato solo contro gli Ebrei (circa 6 milioni di vittime), ma anche contro alcuni gruppi etnici (circa 4 milioni di vittime) Rom e Sinti (zingari) contro i quali sono stati ancora più brutali, comunisti, omosessuali, Pentecostali (malati di mente), Testimoni di Geova, Sovietici, Polacchi ed altre popolazioni slave (detti nel complesso Untermenschen). Oltre a questo plurigenocidio della seconda guerra mondiale, nella sua lunga storia l’uomo ha commesso sempre genocidi, prima e dopo. E tuttora continua imperterrito.
Nel mondo solo il 20% delle persone consuma l’80% delle risorse del pianeta.
Ci sono oltre un miliardo di persone malnutrite e sottopeso, che sono ignorate dalle persone dei popoli benestanti.
I bambini sono considerati come bestie da macello per prelevare organi umani e venderli al migliore offerente. O sfruttati dai trafficanti come schiavi per essere comprati, venduti e prostituirli ai pedofili di turno.
Nel mondo si fa grande uso di droghe, causa di morte celebrale di giovani.
Negli ultimi decenni, osserviamo sconvolti le violenze familiari di: fratricidi, infanticidi, uxoricidi, matricidi e parricidi.
Tra le vergogne e le barbarie ci sono milioni di donne sottomesse a violenze e costrette da criminali a prostituirsi.
Ogni giorno nel mondo muoiono più di cinquemila lavoratori, pari a due milioni all’anno.
Bande di criminali che impunemente scorazzano per le città a consumare delitti e tragedie.
Le auto, le moto i tir e tutti i veicoli in genere vengono costruiti con motori più potenti e più pericolosi, distribuendo sulle strade oltre centinaia di migliaia di vittime.
Il terrorismo si è espanso aprendo una voragine di paura in tutto il globo.
Si fanno guerre per portare la democrazia e si distruggono interi paesi e si uccidono centinaia di migliaia di civili inermi.
Insomma, un olocausto universale, dove siamo tutti vittime e carnefici complici. Eletti e non eletti.
Ecco perchè dobbiamo eliminare il termine “memoria” per sostituirlo con la “vergogna dell’uomo”, per promuovere i diritti universali delle persone alla pace e all’uguaglianza per il rispetto della vita e al suo bene inderogabile per tutti gli uomini indistintamente.
http://www.youtube.com/watch?v=krcxUBo-pvA
Un caro saluto

1 commento:

Anonimo ha detto...

monio:
28 Gennaio, 2009 10:53
Gentilissimi,
ho testè ricevuto l’orribile sequenza fotografica della morte della giovane Rachel Corrie, pacifisa americana di soli 23 anni! stritolata dalle ruspe israeliane mentre si opponeva all’abbatimento di una dimora a Gaza.

L’orrore è uno solo! non v’è dubbio alcuno e solo una cosa possiamo provare: vergogna, come giustamente sottolinea Raffaele Innato.

Ciò non di meno, il disegno nazista era il disegno mostruoso di procedere, via eliminazione e non solo, alla selezione di una “razza umana pura”!!!
Questa è la differenza con ogni altra ingiustizia o sofferenza del Pianeta, e quante ce ne sono, come avete ricordato in tanti.

Una differenza non da poco, che merita un’attenzione particolare e una “memoria” senza fine, oggi più che mai, perchè oggi questo sarebbe un disegno fattibile “mettendo mano” al genoma dei nostri nascituri. Questo monito lo dobbiamo tener presente 365 giorni l’anno, per riconoscerlo nella eventualità che si presenti. E non voglio fare un discorso anti-scientifico o contro la conoscenza, assolutamente, ma contro un “certo uso” che si può fare della conoscenza e della scienza.

Non ritengo una cellula un essere umano, come non mi inorridisco (anzi) se in GB nasce una bimba senza rischio di contrarre un tumore al seno, ma so per certo che tali strumenti in mano ad un Hitler redivivo sarebbero esplosivi.
Dobbiamo non solo ricordare, ma anche “persidiare” moniitorare la razza umana per scongiurare l’eventuale ritorno di tali deliri di onnipotenza.
Saluti, Antonio