18 gennaio 2009

Commento su L'espresso "Il caso Englaro e il qualinquismo anarchico" Francesco Polverini

Raffaele Innato ha scritto: 18 Gennaio, 2009 18:36
Maurizio Sacconi, negli anni settanta e ottanta militava nel PSI, con il quale è stato deputato. Terminata l’epoca del Garofano, aderisce a Forza Italia.
Successivamente alla morte di Marco Biagi, ucciso dai terroristi delle nuove BR, è emerso che Marco Biagi gli aveva scritto una lettera lamentandosi di non avere una scorta adeguata e chiedendogli di intervenire con la massima urgenza con il Prefetto di Roma e il Ministero dell’Interno perché questa venisse trasformata in una “scorta vera e propria”.
Stranamente in questo caso non ha avuto quella scaltrezza tale da difendere il diritto alla vita.
Dall’8 maggio 2008 ricopre l’incarico di Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Il 16 dicembre 2008, Sacconi (per pura coincidenza’?’ con la vicenda Eluana Englaro) emana un atto d’indirizzo che vieta, alle strutture sanitarie pubbliche e quelle private convenzionate col S.S.N., l’interruzione dell’idratazione e alimentazione forzate con la minaccia di escludere queste strutture dallo stesso; lo stesso giorno, la casa di cura “Città di Udine” (che non fa parte del Ssn in quanto il Friuli ne è uscito dal 1996) annuncia che, una volta chiarite le questioni legali, è pronta ad accogliere Eluana nel suo ultimo viaggio.
Il 17 dicembre 2008 Marco Cappato (segretario dell’Associazione Luca Coscioni), Antonella Casu (segretaria di Radicali Italiani), e Sergio D’Elia (segretario di Nessuno Tocchi Caino), presentano denuncia verso il Maurizio Sacconi, presso la Procura di Roma, per violenza privata ed intimidazioni, in seguito al suo atto d’indirizzo.Il 19 gennaio 2009, in seguito alla denuncia dei dirigenti di Partito Radicale, la Procura di Roma iscrive il ministro Maurizio Sacconi al registro degli indagati.
È sposato con Enrica Giorgetti, laureata in giurisprudenza, tra le altre cose ex direttore dei rapporti istituzionali e della comunicazione di Autostrade SpA, ex direttore dell’Area strategica impresa e territorio di Confindustria e dal 2005 direttore generale di Farmindustria.
La nomina di Sacconi a ministro della salute è stata criticata all’estero dalla rivista Nature come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre la moglie del neoministro ricopriva la carica di direttore di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche.
Bisogna ammettere che aver dato il potere a queste persone di animo gentile e altruista è stata un bella e intelligente trovata.
D’altronde a noi italiani piace il martirio per una probabile beatificazione. Chissà?

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