06 ottobre 2008

Il disonesto lo premiamo, l'onesto lo condanniamo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Fab1963:
10 Ottobre, 2008 20:07
“IL DISONESTO E’ PREMIATO, L’ONESTO E’ CONDANNATO”

Ma cosa mi dice mai, gentile Signor Raffaele, non ci posso credere….
Ma ne è proprio certo?!

Anonimo ha detto...

Salva Tores:
10 Ottobre, 2008 21:00
Mi perdoni signor Innato, io la conoscevo come una persona di sani principi ed i suoi interventi sono stati sempre improntati ad uno stile corretto e moderato. Ho anche apprezzato il suo racconto di agosto che più o meno si intitolava “Visita a mio padre”.
Questa sua lettera devo confessarle che mi ha un po’ deluso, sembra il compitino di un ragazzo di scuola media superiore nell’ ora di religione.
Ma lo sappiamo benissimo che il disonesto è premiato e l’ onesto è condannato, sono mesi che lo diciamo e prima di noi lo hanno detto altri.
Suvvia, dica a suo figlio di non usare il suo nick.
Mo’ non mi dica che lei è il buono ed io sono il cattivo e che il cattivo va in paradiso ed il buono va all’ inferno.
Le chiedo scusa e la saluto.

Anonimo ha detto...

Raffaele Innato:
10 Ottobre, 2008 23:03
Cari pseudonimi Fab1963 e Salva Tores,
vi reputo persone intelligenti e perspicaci, so benissimo di non aver scoperto l’acqua calda. E so anche che ne parlano in molti. Ma se ne parla solamente!
Chi, invece, oltre che a parlarne, non mette in pratica quello che dice?
Non mi sembra proprio un compitino così semplice.
Se avessimo capito bene la fondamentale differenza tra onestà e disonestà, avremmo già risolto moltissimi problemi esistenziali!
…Ah! Nell’ora di religione io stavo sempre fuori dall’aula.
Un caro saluto
Raffaele Innato

Anonimo ha detto...

Salva Tores:
10 Ottobre, 2008 23:28
> Raffaele Innato
Sono veramente contento che non se la sia presa.

Anonimo ha detto...

Salva Tores:
11 Ottobre, 2008 10:42
Ai tempi della scuola mi ero appassionato all’ Iliade di Omero a tal punto che il mio secondo nome, quello che viene utilizzato usualmente esclusa la carta di identità, lo captai proprio da quella storia mitologica greca. Praticamente decisi io come farmi chiamare.
La guerra combattuta tra gli achei e la città di Troia fu causata dal rapimento di Elena, la bellissima regina di Sparta, da parte di Paride, principe troiano. Bellissimo l’ episodio del cavallo di Troia.
Troia è anche un comune pugliese, in provincia di Foggia, più o meno dalle mie parti. Meritano di essere visitati la Cattedrale, la Chiesa di San Basilio, il Museo civico, il Museo diocesano, il Palazzo San Domenico e il Castello normanno.
Ho fatto queste premesse per farci la bocca sul termine troia e non scandalizzarci quando userò questo termine per definirne altri significati.
Quando qualcuno ci schiaccia un piede, anche se il colpevole è un uomo, la prima esclamazione che ci viene spontanea è “Porca troia” il che fa capire che non ce la stiamo prendendo con lui; un po’ più complicata sarebbe quell’ espressione se il piede dovesse essere una donna a schiacciarlo, in tal caso sarebbe più opportuno usare un termine più generico come “Porca miseria”.
Senza girare troppo attorno alla faccenda diciamo chiaramente che con troia si intende …, ma sì, sorvoliamo, lo sanno anche i ragazzini che troia è una persona che non frequenta l’ oratorio ma che può lo stesso sposarsi indossando il velo bianco.
Ed entriamo nel corpo della questione.
Mesi fa mi collegai ad internet con il mio vecchio computer, ma non andava per niente bene. Venne un tecnico per ripararmelo e constatò che era pieno di virus, peggio della peste bubbonica. Il virus che aveva maggiormente infettato il mio computer era un trojan “IRC/Backdoor.SdBot.RQX” che aveva danneggiato seriamente il computer non avendo mai utilizzato un antivirus. Allora decisi di buttarlo e di comprarne uno nuovo con un potente antivirus.
Ogni tanto succede che nel Parlamento, luogo sacro dove si fanno le leggi, si insinui qualche “trojon” per rovinare leggi che già per conto loro nascondono delle anomalie. Ultimamente Angelo Maria Cicolani ed Antonio Paravia, due illustri sconosciuti del PDL, sono riusciti ad infilarsi come due vermiciattoli nel decreto Alitalia per danneggiare la democrazia. I due vermiciattoli si sono nascosti in un angolo del decreto per aprire un varco da cui far scappare alcuni topolini che erano rimasti incastrati avendo rosicchiato del calcio, formaggio e pelati mentre altri erano rimasti schiacciati da del denaro sporco. Appena i due vermiciattoli sono stati individuati, isolati e messi in quarantena per la definitiva distruzione, si sono giustificati dicendo che loro si erano nascosti come nel cavallo di troia per salvare soltanto la loro Elena Fantozzi; che poi abbiano approfittato come zoccole anche Tanzi, Cragnotti e Geronzi ciò faceva parte di un rischio non calcolato.
Anche in passato abbiamo avuto dei trojon come Cirielli e Nitto Palma inviati da capi virus più purulenti. La cosa che più fa male è che si conosce benissimo chi sia la mente diabolica di queste “evasioni celebri”, ma se lo interpelli ti risponde con voce angelica che lui non ne sapeva nulla perché era in discoteca a fare tre ore di sesso tutto d’ un fiato.
Tremon’, che non è un trojon, con le mani sporche di nutella ha detto : “O va via quel boccaccio di nutella, o vado via io”.
Insomma, questi ragazzi della via Paal che quando vengono scoperti si rimbalzano la palla da una parte all’ altra facendo finta che era tutto uno scherzo, non battono ciglio. Si rifugiano in facili battute e tutto si conclude a tarallucci e vino. Sì, a tarallucci e vino perché l’ opposizione con voce serafica sa concludere con “Lo sapevamo ed abbiamo votato contro”. Se la reazione dell’ opposizione è tutta qui, alla prossima occasione sarà sguinzagliato qualche altro sconosciuto parlamentare che, dietro compenso, indosserà i panni di un nuovo trojan e si infilerà in qualche altro decreto per organizzare “la grande fuga”.
“L’ unico antivirus per combattere i trojoni potrebbe essere “Avast” che dalle nostre parti significa Basta !”

Anonimo ha detto...

Candido Munopano:
11 Ottobre, 2008 14:56
Uno dei primi provvedimenti che il governo Berlusconi adottò immediatamente dopo il suo insediamento è stata la sospensione della class action, decisione motivata dalla volontà di dare maggior tutela ai cittadini, di riformulare in senso migliorativo la legge che la istituiva. Cosa cambieranno nessuno ha ancora avuto il coraggio di dircelo.
Quando scatterà il semaforo verde gli italiani si scateneranno in migliaia di cause collettive contro i management di tutte quelle società che hanno annullato i risparmi di milioni di famiglie, contribuendo in tal caso ad aggravare ancora più l’attuale situazione finanziaria del settore bancario, che tra tutti è pensabile che sarà quello che verrà colpito più duramente.
Temo che a questo punto la versione modificata della legge sulle class action conterrà molti paletti per proteggere e tutelare ancora più questo settore. E temendo il peggio, posso pensare che la sua entrata in vigore possa essere rinviata sine die.
Candido Munopano

Anonimo ha detto...

crisvi-60-2:
11 Ottobre, 2008 19:25

Candido Munopano ha scritto:
Uno dei primi provvedimenti che il governo Berlusconi adottò immediatamente dopo il suo insediamento è stata la sospensione della class action,…..
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Già ! Proprio perchè con la class action, il dominio delle companyes ( SPA in Italia ), sarebbe seriamente messo in discussione.
Un esercito di consumatori danneggiati, contro un’unica azienda, che per quanto potente e ricca, tremerebbe.
A.D. e chairman finalmente senza certezza di farla sempre franca.
I migliori legali e specialisti di diritto specifico, acquisiti a bassissimo costo, per ogni singolo attore-danneggiato.
In realtà la class action, nn piaceva neppure a prodone l’africano, ai democretini, al centrosinistra e alle sue Coop!
Quando si attuerà un’azione legale comune, avremo fatto un grande passo verso la democrazia e l’uguaglianza, anche di fronte alla Legge.
Perchè la Legge non è uguale per tutti, quando io povero consumatore danneggiato ho i legali d’ufficio e tu multinazionale, i migliori avvocati in circolazione.
L’Eternit poteva essere un’ottima Class action e anche la Tyssen Krupp, Parmalat, Cirio, tangobonds……..
Far capire ai padroni del mondo che comandano sempre meno e soprattutto, che non possono disporre a piacimento della vita altrui, con la certezza di farla franca !

Anonimo ha detto...

remo.vassallo:

14 Ottobre, 2008 22:09
gent.le Sig. Raffaele Innato, concordo tutto ciò che ha scritto nella Sua lettera, purtroppo l’Italia oggi è fatta così.
Noi apparteniamo a un’altra generazione dove i valori dell’onesta del senso civico della tolleranza ci venivano insegnati già in tenera età dai genitori, e successivamente dagli insegnanti e non credo che fosse solo perchè a scuola si portava il grembiulino. Oggi si ritorna al grembiulino ma questo basterà a far ritrovare ai nostri figli e ai nostri nipoti il senso del “vivere civile”.
Remo Vassallo