26 ottobre 2008

Commento su L'espresso "Tutti in piazza. Finalmente!" (Alfredo Giannini)

Raffaele Innato ha scritto: 26 Ottobre, 2008 19:14
La manifestazione del 25 c.m. ha mostrato, ancora una volta, che c’è un popolo di centrosinistra onesto, legale, leale, garbato, pacifico, intelligente, serio, composto da persone e famiglie che chiedono al governo, prima, e all’opposizione, dopo, di costruire un Italia che rispetti il popolo che lavora, che vuole lavorare, che vuole vedere un futuro per i figli basato sulle certezze e in condizioni dignitose. Leggendo e guardando i volti delle persone presenti, si capiva la delusione di una politica che non sa ascoltare e che non sa guardare i problemi della gente. Questi politici (magari lo fossero!) non riescono a vedere più del loro naso, non sono capaci di avere idee lungimiranti, vivono alla giornata. Un giorno va bene il petrolio, domani va bene il nucleare, nel frattempo l’India ha mandato una sonda sulla luna per trovare l’elio-3, di cui avranno bisogno per far funzionare i futuri reattori a fusione nucleare che tutto il mondo sta studiando per produrre energia. Con sole 10 tonnellate di Elio-3, si possono soddisfare i bisogni energetici dei cinesi per almeno mezzo secolo ».
Con la mia lettera alla gentile Rossini, ho voluto evidenziare che le parole dette da Veltroni, secondo me, sono esatte. Il problema dell’Italia è che non abbiamo gente o politici capaci di saper governare questo nostro grande paese. Non ci scordiamo che noi tutti (centrosinistra o centrodestra) siamo tutti figli di quella generazione che dopo la seconda guerra mondiale, dopo pochi anni, è riuscita a ricostruire dalle rovine un grande paese. Noi ci meritiamo una classe dirigente onesta e capace all’altezza di un popolo operoso che non ha grandi pretese, se non quelle di avere: un posto di lavoro adeguatamente remunerato, un tetto non oneroso per abitare, una scuola pubblica che funzioni, una sanità che curi bene senza speculare, una giustizia che funzioni con sentenze più celeri e più giuste, la possibilità di vivere in un clima democratico, dove le idee altrui siano rispettate e dove poter manifestare pacificamente il proprio dissenso, senza la paura di trovarsi o in galera o con la testa rotta. Io credo che questa manifestazione, riuscita bene grazie alla gente che vi ha partecipato, contiene un messaggio di bisogno verso tutti coloro che hanno la pretesa di dirigerci, che è quello di smetterla di pensare ai propri meschini interessi di parte e personali, ma di aver la consapevolezza che c’è un popolo italiano e gente perfettamente integrata, che chiede a chi non ha interesse generale e incapace di dare le dimissioni, e chi ha interesse reale per il paese di accettare l’aiuto e le idee che vengono dalla base.
Io mi sono permesso di coniare una sigla A.R.C.A. (A=Ascoltare, R=Riflettere, C=Capire, A=Agire).
Speriamo bene!

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