11 gennaio 2010

Casini lo spartiacque della mal politica italiana.

Pierferdinando Casini

Casini con l'UDC ago della bilancia della mal politica italiana. Alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fazio ha tenuto a ribadire che non crede nel bipolarismo, anche se ha fatto parte di una coalizione di centrodestra. Perciò si è allontanato da Berlusconi, col quale c'è amicizia e rispetto, ma siccome è ostaggio della Lega che gli impone le scelte politiche del paese, ha preferito lasciare un centrodestra non moderato. A livello nazionale l'Udc alle elezioni politiche del 2008, ha corso da solo non condividendo la politica della Lega e neanche quella del centrosinistra. Oggi però, che si stanno per affrontare le elezioni regionali, qualcosa sta cambiando nell'Udc. Si fanno alleanze sia col centrodestra che col centrosinistra, precisando che le scelte sono dettate dalle persone candidate, se risultano simpatiche o antipatiche a seconda delle circostanze e del ruolo che svolgono nei partiti. Bersani, risulta un gentiluomo con D'Alema e Letta, mentre Franceschini e Marini di meno. In Puglia come candidato del centrosinistra vede meglio Boccia che l'uscente Vendola, anche se quest'ultimo ha dimostrato di far bene il suo ruolo ed è disponibile all'allargamento della coalizione con l'Udc e gode di una base molto forte che lo sorregge. Quindi una politica non basata su scelte politiche per la gente, ma delle amicizie e delle convenienze. Infatti non tollera che ci possono essere le primarie, scelta democratica dei cittadini, perchè non può essere la gente a poter stabilire chi sia la persona più idonea e capace per governare un territorio o il paese, ma a scegliere i candidati devono essere i partiti, o meglio, quelli che nei partiti contano di più, che sanno e che sono disponibili a compromessi. Vendola in Puglia ha detto chiaramente che l'inquinamento, che uccide in silenzio, va combattuto con l'energia alternativa, tanto è vero che la Puglia è diventata la prima in Italia a produrre più energia alternativa eolica e solare. E ha dichiarato una cosa molto importante che l'acqua è e rimane un bene pubblico, gestito dall'Ente pubblico, non come più di qualcuno vorrebbe, sia nel centrodestra che nell'Udc di Casini o della famiglia del suocero Francesco Gaetano Caltagirone, il quale pare sia molto interessato a quelle acque. Perciò, quando Casini dice che loro sono una forza di centro, dice una cosa vera, soprattutto quando si tratta di fare da "spartiacque", e di dividere gli opposti schieramenti per potersi abbeverare alle dolci e chiare acque, santificate e benedette dalla Santa Sede del Vaticano.

19 commenti:

cristina1950 ha detto...

cristina1950: 11 gennaio 2010
Casini non può stare in contemporanea di qua e di là. Deve scegliere. Altrimenti, in primo luogo i suoi elettori, di cui dice sempre di rispettare le volontà, saranno i primi a non capirlo.
Comunque è meglio cercare di rafforzarsi a sinistra, con persone come Vendola, che sicuramente non tradirebbero un patto sottoscritto, come fecero i vari Bertinotti e Diliberto (spero siano spariti dalla circolazione).
Il PD e un'unico partito a sinistra del PD, per cominciare, e scelte chiare e coerenti concordate per un'intera legislatura.
Casini lo vedo come il successore di Berlusconi alla guida del PDL.
Forse, in quel caso, avremmo un paese un pò più "normale".

edmondantes ha detto...

edmondantes: 11 gennaio 2010
In linea di principio, sarei d’accordo perché il discorso non fa una piega: o da una parte o dall’altra.
Ma proviamo a domandarci dove sta il confine tra le due parti?
Oggi il confine lo segna la presenza politica di Berlusconi e dei suoi fedelissimi (i prototipi del perfetto berluscones sono Gasparri, Cicchitto….).

Ebbene, se la barricata divide un due il campo, Casini è già dall’altra parte del confine, anche se non lo possiamo iscrivere al PD o a IDV.
E’ stato dalla parte di Berlusconi fino alla costituzione del PDL. Dopo ha saltato la barricata per sopravvivere. E come dargli torto, si è accorto prima di Fini del pericolo di essere fagocitato dal Caimano.
Ed ora, sebbene in ritardo, pure Fini sta tentando di svincolarsi dall’abbraccio mortale di Berlusconi.
Ed pure lui sta giocando una sua partita che certamente non potrà coincidere con la battaglia del PD.

Però, entrambi possono essere utili per tentare (chissà se sarà possibile) chiudere l’epoca del berlusconismo.
E non mi spaventa prevedere uno dei due a capo di un centrodestra normale, europeo, rispettoso delle regole e della Costituzione e, soprattutto, deberlusconizzato.

Non lo capì Veltroni che li trascurò nell’imminenza delle elezioni 2008, non sfruttò la divisione che si era creata tra loro e Berlusconi, e concesse al Caimano la prerogativa di interlocutore unico del centrodestra, facilitandone la terza resurrezione.

rebyjaco ha detto...

rebyjaco:11 gennaio 2010
Casini non se ne è andato dal PDL. di fatto l'hanno cacciato cosi come hanno fatto con Storace e Santanchè. Al Preferirgli Fini, Berlusconi disse chiaramente che con Fini e la Lega, era sufficiente ""Casino"". Ora vuole inserire le SUE FAMIGLIE Cuffardiane, nella maggior quantità di giunte possibili. Casini non SARA' MAI con la sinistra, E' ANTAGONICO alla Sinistra, forse è compatibile con la Sinistra ""sinistra"" di Dalema, ma MAI con quella degli Operai e della LEGGE. Vi sono cose e fatti che non andrebbero MAI dimenticati, la Politica è Politica, ma quella di BERLUSCONI non lo è, la SUA è un REGIME che si sta appropriando di tutto. Queste ""Bande"" vanno combattute. NON ti lasciano alternativa, devi ""rubare"" per poter competere con loro in spese Elettorali, di fatto, una volta che hai trattato con loro, ti hanno annullato. E' come quando uno si lascia corrompere una volta, E' FINITA. Dalema ha già trattato altre volte e vuole seguire trattando, cosa? non lo dirà MAI, e quello che dirà sarà falso. Con Berlusconi NON SI TRATTA. L'Italia ha bisogno di maggior GIUSTIZIA, deve sconfiggere la degenerazione Morale e solamente i Giudici sono in condizione di farlo, abbiamo cattivi Giudici? è come avere cattivi medici, FACCIAMOLI migliori, ma sono gli UNICI IN condizione di sconfiggere i LADRI. Se ancora non si è capito e si continua a mettere in discussione la NOSTRA SITUAZIONE MORALE, allora meritiamo quello che ci verrà addosso.

Democristiano di centro con qualche siampatia sia a destra che a sinistra ha detto...

Democristiano di centro con qualche siampatia sia a destra che a sinistra:
11 gennaio 2010 alle 19:15

Ma mi sembra talmente chiaro: Casini, che non ha mai nascosto di essere di centro, potrebbe anche avallare talune alleanza con politici sia di sinistra che di centro-sinistra, lasciando comunque spiragli anche per la destra moderata di Fini e per la destra sociale di Alemanno, pero’ mai e poi mai con la Lega, anche se comunque, con il movimento Padano, non esclude che in futuro ci possano essere delle convergenze in tema di federalismo. Esclusa a priora una qualsivoglia alleanza con la sinistra radicale, fermo rimanendo che Bertinotti e Niki Vendola sono entrambi simapatici e entrambi amici con cui si puo’ discutere di immigrazione e magari fare della alleanze contingenti in alcune regioni.
Per quanto riguarda la destra estrema di Roberto Fiore, ovviamente Casini non concede nessuno sconto ne’ attenuante: non ci si puo’ nemmeno avvicinare a una persona che non rinnega il fascismo. Tuttavia, nei temi riguardanti le leggi a tutela della famiglia, si puo’ comunque aprire un tavolo di trattative anche con Forza Nuova, perche’ non si devono avere preclusioni nei confronti di nessuno.
Casini: un politico che sa con chi stare.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
11 gennaio 2010 alle 19:23

Casini e l’udc, checchè se ne pensi di pdl e pd, per me sono sinonimo del peggio della politica in Italia. Spero che elezione dopo elezione perda consenso e poi sparisca, l’udc: è una pia illusione, militano troppi esponenti “agganciati bene al territorio”. Sigh! Di Pietro, Antonio, Tonì, ma solo Berlusconi è il diavolo in Italia? Non ne vedi di diavoletti in quel partito lì? E dire che te ne dicono di tutti i colori, da mane a sera.

oreste ha detto...

oreste:
11 gennaio 2010 alle 19:37

Ma l’avete visto come sputacchiava nell’ansia di giustificare il suo opportunismo?

g pici ha detto...

g pici:
11 gennaio 2010 alle 21:47

sputacchiava come Forlani quando era interrogato dal tribunale di Milano.

Non so se sparirà Casini e l’Udc però ritengo che sia più facile che sparisca il Pd che non sa da che parte andare.
L’elezione di Bersani doveva servire a dare una linea al partito. ma manca la matita per tracciare la riga.
Forse sta facendo gli stessi errori che politicamente fece il partito socialista quando Bettino Craxi non volle seguire la via dell’opposizione insieme a Berlinguer.
Dopo una breve fiammata e molto corruttibile stagione governativa il Psi fu distrutto dalla giustizia insieme alla Democrazia Cristiana.

Oggi l’accondiscendenza del Pd rischia di ottenere lo stesso risultato.

emilio durante ha detto...

emilio durante:
11 gennaio 2010 alle 21:57

Non è credibile per niente e sono d’accordo con il Sig. Francesco Vinci che quella dell’UDC e del suo leader non è politica, ma forse è anche peggio di ciò che rappresenta ad esempio la lega che almeno nelle suo modo di fare politica pur non essendo condivisa per alcune posizioni come il separatismo del Nord dal Sud, sulle loro posizioni nei confronti degli stranieri, ma sono posizioni chiare.
Evviva la sincerità. Casini, continua a non convincermi per niente, si è scoperto ancora meglio che in passato per la sua vera natura. In Puglia non vuole che l’aqua rimanga un bene pubblico e indica Boccia come candidato ideale alla presidenza della Regione, solo perché ha fatto capire che è d’accordo su questo. Se questa per Voi è politica? Per me siamo messi male. Ripeto ancora una volta che Vendola ha avviato tante iniziative in questi cinque anni commettendo anche degli errori, ma anche tante cose buone e condivisibili se fosse riconfermato dovrebbe solo poter correggere, dove ha potuto commettere degli errori per eccesso di zelo. Per esempio sul fotovoltaico e l’eolico dovrebbe un po’ cercare di utilizzare quei terreni che risultino incolti da anni o si può pensare a qualcosa che utilizzi il fotovoltaico, ma contemporaneamente possa essere utilizzato anche il terreno sottostante per gli usi agricoli. Su queste tematiche nuove possono aiutarci gli scienziati nello scoprire dei rimedi affinchè non venga penalizzata per sempre l’agricoltura a vantaggio solo dell’energia alternativa che penalizzi il settore primario.
Il Pierferdi, deve potersi decidere con chi stare, sennò darà ragione a Berlusconi dell’ultimo comizio prima del lancio della stauetta e penso che non può una persona coerente e seria allearsi in un posto con noi ed in un altro con gli avversari, ma a che gioco giochiamo?

nonrosso ha detto...

nonrosso:
11 gennaio 2010 alle 22:27

Premesso che ritengo che l’unico motivo per cui l’UDC non è confluito nel PDL (la cui politica aveva condiviso e avallato fino al famoso diktat del predellino) è la matematica certezza dei suoi leader che così facendo avrebbero fatto la fine di Fini (ossia ostracizzato all’interno del suo ex-partito mentre la maggior parte dei suoi ex-colonnelli sgomita per accaparrarsi i favori del sire di Arcore) il ragionamento di Casini non è a mio avviso così abominevole (ovviamente distinguo fra parole e fatti concreti).

Scopo dell’azione politica dovrebbe essere quello non di vincere questa o quell’elezione (fondamentale, ma in fondo solo il mezzo) quanto realizzare quei provvedimenti che permettano di amministrare al meglio (concetto che ovviamente varia da soggetto a soggetto) la cosa pubblica.
Se, come nel caso dell’UDC, non si ha la forza (i voti) per realizzare da soli il proprio progetto è inevitabile stringere delle alleanze con quelle forze con cui si condivide detto progetto (o qualcosa di simile).

Il problema nasce quando le alleanze non nascono da un esigenza come quella sopra descritta, ma piuttosto dal confondere e sovvertire il rapporto fra “mezzo” (vincere) e “fine” (governare, nell’accezione più nobile del termine) e Vendola lo ha detto chiaramente, anche ad AnnoZero: gli si chiede di mettersi da parte per conservare (o meglio non perdere) la Puglia, ma per realizzare cosa? E aggiungo io, siamo sicuri che certe alleanze, al di là del costo, sortiscano l’effetto voluto?

Fab1963 ha detto...

Fab1963:
11 gennaio 2010 alle 22:55

Ricordo ancòra un’intervista a Claudio Martelli nel 1985, allora potente socialista con Craxi Presidente del Consiglio:egli definì l’Italia una maschera di Arlecchino per giustificare il fatto che il suo PSI a livello locale faceva giunte col PCI dove gli conveniva, ma con la DC dove gli andava meglio, e a livello nazionale era asserragliato nel fortilizio del cosiddetto pentapartito DC PRI PSDI PLI e PSI appunto.

Non è l’Italia una maschera di Arlecchino: sono i suoi politici di professione ad essere oggi come allora buffoneschi.

Meglio perdere in tutte le regioni in bilico che sottostare ai ricatti di un partito che sino allo scorso 2006 era parte integrante del governo di destra (di cui votò tutto: Cirami era un peone UDC) guidato ora come allora dallo stesso premier; che fu l’ispiratore principale della legge elettorale vigente, voluta da Casini perchè con la precedente rischiava di essere ridotto al lumicino (Calderoli ci mise la firma ma l’anima del porcellum è totalmente UDC).

Ma per far questo discorso occorre che l’anima DC del PD (e specialmente dei diessini)venga esorcizzata da un bravo esperto: e chi meglio del corpo elettorale che determinando una sonora sconfitta laddove quest’alleanza vi sia darebbe un ennesimo forse estremo avviso alla dirigenza nazionale?

Cordialità.

G. belisari ha detto...

G. belisari:
11 gennaio 2010 alle 23:33

Sig. Innato: non capisco se sia ammirato, schifato o se prenda semplicemente atto della tecnica di Casini.
Io sono molto soddisfatto di questa tecnica “casiniana”.
Il motivo della mia soddisfazione risiede nel fatto che, fino al 1994, la politica italiana era “tutta” così! E se adesso non ci fosse Casini, molti che non conoscono i riti di una volta, non saprebbero quali contorcimenti dovevamo sopportare ad ogni elezione, prima di sapere quale governo sarebbe nato dalle elezioni.
Con la precedente legge elettorale (che non a caso Casini vorrebbe ripristinare), ogni partito correva per se e nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto dopo le elezioni.
I programmi erano un optional.
A urne chiuse, si contavano voti e seggi, e cominciava il mercato delle vacche.
” Cara DC,se mi dai due Ministeri e tre sottosegretari, mi alleo con te, altrimenti vado col PSI che mi darebbe tre Ministeri e tre Sottosegretari”.
Per avere un esecutivo, spesso ci volevano due mesi. E il governo, nato così malfermo, durava mediamente 10 o 12 mesi. Alle volte cadeva anche prima e ci voleva il “governo balneare” per luglio-agosto- settembre per dare il tempo di formarne uno nuovo. Non avendo preso alcun impegno con gli elettori, nessuno doveva renderne conto. E così per quarant’anni i governi non hanno fatto “nulla”!!!
So che insorgerete, ma la verità è una sola. Chi ha cambiato questo andazzo è stato Berlusconi: ha creato un blocco di centro destra, mettendo assieme Lega e la recuperata AN, paria della politica italiana, con un programma preciso, che tutti irridevate (che risate con i 5 punti firmati in TV!) costringendo la sinistra a fare altrettanto.
E adesso i governi tendono a durare tutta la legislatura (salvo agguati ) e devono rendere conto ai cittadini del lavoro fatto.
Ma Casini sogna i vecchi tempi dove poteva offrirsi al miglior offerente: se trova gli allocchi che lo assecondano, fa bene.
Vediamo però come reagiranno gli elettori che non sono “pirla”.

Silvancik ha detto...

Silvancik: 11 gennaio 2010
Rebyjaco ha ragione su Casini. Io non lo sopporto quel bacia-pile opportunista. A dire la verità non ho tanta simpatia neanche per D'Alema che mi da l'impressione di un "manovratore poco trasparente".
Spero che Bersani voglia continuare a credere in un P.D. di sinistra e non abbia la tentazione di spostarsi al centro perché per qualche consenso in più perderebbe la credibilità.
Il P.D. secondo me DEVE restare un partito di sinistra.
Silvancik

cristina1950 ha detto...

cristina1950: 12 gennaio 2010
Il PD con un forte partito di sinistra coeso da una parte, il PDL (guidato da Casini) con Lega, ridimensionata e depurata da certi soggetti, dall'altra: ecco come immagino un vero bipolarismo.

edmondantes ha detto...

edmondantes: 12 gennaio 2010
Cara cristina1950, ammetterai che il tuo piano prevede un passaggio ineludibile: far fuori politicamente Berlusconi ed i berluscones. E con quali forze a medio termine? PD ed IDV insieme non bastano.
E poi dove starebbe il forte partito alla sinistra del PD?
Alla sinistra del PD oggi vedo solo un deserto dei tartari, una terra bruciata sulla quale è stato sparso il sale.
Bertinotti e compagni lo avevano capito e per questo hanno visto la nascita del partito come il fumo negli occhi.

Il PD è l’unica rappresentanza politica concreta della sinistra. Oltre c’è solo una galassia di piccoli movimenti, ininfluenti sul piano politico nazionale, che solo attraverso il PD possono sperare di farsi sentire. Vedasi la fine che hanno fatto gli ex PD ingoiati da baratro a sinistra del PD: Angius, Mussi, Sinistra Arcobaleno…..

E questo è il quadro generale che si ritrova in tutti i paesi dell’Europa occidentale con i quali ci confrontiamo.
In quale moderno paese europeo occidentale esistono ancora forze comuniste con peso elettorale superiore al 2% ed in grado di condizionare con questa rappresentanza la politica nazionale?

Anche questo aveva capito Bertinotti quando si accorse che il primo governo Prodi stava portando l’Italia in Europa. Ne interruppe la vita per rallentare quel processo.
E, dal suo punto di vista, aveva pure ragione: non si può chiedere al condannato di portare ed insaponare la corda con la quale sarà impiccato.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
12 gennaio 2010 alle 14:33

Casini è un democristiano, svezzato da democristiani (non dimentichiamoci, a proposito di Craxi, che lui era il segratario di Forlani, angolo debole del triangolo Craxi, Andreotti, Forlani ovvero CAF) che si comporta semplicemente come un qualsiasi democristiano.

Va dove lo porta il. . . .”sentiment” ovvero l’ interesse suo.

ormaistanco ha detto...

ormaistanco:
12 gennaio 2010 alle 15:14

Nel nostro paese la classe politica ha già sdoganato la corruzione, lo spergiuro, la
concussione, il tradimento, il falso in atto pubblico, i reati contro il patrimonio dei privati e pubblico, ma l’adescamento e il meretricio erano stati evitati prima delle
ultime ricerche di alleanze da parte dell’UDC.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
12 gennaio 2010 alle 16:53

Bella, ormaistanco! Più che bella, perfetta.

angelo da NY ha detto...

angelo da NY:
14 gennaio 2010 alle 01:54

Vorrei dire a Casini che devi ricordare i danni che hai procurato quando andavi a braccetto con don Silvio e Bossi. Solo quando ti hanno scaricato sei diventato piu’ riflessivo e pilotare le alleanze per le regionali del PD, adesso stai superando i limiti della decenza offendendo tutti, da vero politico corri da solo, fai vedere quando vali. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, il dna e’ sempre DC. Ho capito che vuoi vencere in tutte le regioni, sei veramente un vero commerciante della politica. I tuoi amici sono Mastella, Di Gregogorio, Capezzone e tanti altri, sarebbe molto lungo l’elenco.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
14 gennaio 2010 alle 10:17

Che Casini.. visto ieri la Juve? Per un Ciro felice, centinaia di migliaia di Ciro infelici, come cira la ruota… ehm.