03 gennaio 2010

Cambiare la Costituzione per favorire chi?

Ministro Franco Frattini


Il Ministro Frattini ha detto: "La Costituzione e' stata senza dubbio un pilastro della liberta'. Ma e' nata in un momento nel quale il paese era diviso. Oggi il mondo non e' piu' diviso. E, dopo la caduta del muro di Berlino, anche il nostro paese si sta ritrovando intorno ad alcuni principi. Per cui dire che l'anno 2010 puo' essere l'anno della seconda Costituzione, cioe' di una Costituzione profondamente riformata, non sottoposta solo a piccoli ritocchi, non vuole dire affatto rinnegarla".
Mi permetto di fare osservare al Ministro che la Costituzione è e rimane un pilastro della libertà e della giustizia, senza nessuna necessità di cambiamento. Il nostro paese politicamente è ancora diviso tra chi pensa che, per il solo fatto di essere stato eletto dal voto democratico del popolo, possa governare a comando senza limitazioni di leggi adpersonam, e chi invece, vuole che, chi viene eletto democraticamente, governi con leggi che rispettino i principi della Costituzione ed esegui un programma che sia di benessere per la collettività e non per pochi gruppi di società o di persone.
Inoltre, vorrei far notare che se prima della caduta di Berlino il mondo era diviso in due, ora con la globalizzazione è frammentato in tanti piccoli o grandi gruppi che spingono i governanti ad attuare leggi e condizioni tali che possano favorire il cosiddetto "business". Il quale comporta stravolgimenti e disuguaglianze tali, che i popoli sono costretti a muoversi da città in città e da nazioni a nazioni, in cerca di lavoro o di migliore condizione di vita, preferendo di volta in volta una nazione più ricca rispetto ad una più povera, col risultato di rafforzare chi è già forte rispetto a chi è già debole, sovrappopolando alcune nazioni e impoverendo demograficamente alcune altre. Le nazioni sovrappopolate avranno da una parte il vantaggio di arricchirsi di nuove forze fresche da sfruttare, dall'altra si ritroveranno ad avere una gestione della società multietnica molto complicata e insicura. Le nazioni impoverite demograficamente, invece, perdono la struttura di quelle forze giovani e capaci, che nel loro paese potrebbero contribuire al progresso e al benessere del loro popolo, sfaldando e diseredando un territorio che può dare cibo e benessere civile a milioni di persone. Siccome, la forbice tra ricchi e poveri, così facendo, si allarga sempre di più a favore dei ricchi, ci ritroveremo ad avere, tra qualche decennio, che un gruppo di straricchi, comanderà miliardi di persone sudditi senza bisogno di una Costituzione democratica, perchè di fatto avranno il monopolio assoluto sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato, ridisegnando subito dopo la liberazione, una Costituzione che di fatto c'era già: la Costituzione Madre della giustizia.

34 commenti:

Uno ha detto...

Uno:
3 gennaio, 2010 alle 7:19 pm
In Italia,
Liberista è colui che
fa leggi "ad personam"
per liberarsi dai guai giudiziari.

Uno ha detto...

Uno:
3 gennaio, 2010 alle 7:25 pm

La Costituzione e’ stata senza dubbio un pilastro della liberta’

Ecco la prova di cosa vuole fare il partito dell’amore e del dialogo.
è stata un pilastro, in futuro non lo sarà più.

Mr.x ha detto...

Mr.x:
3 gennaio, 2010 alle 7:25 pm

riformista riformista , tutti vorrebbero esserlo ma questa parola magica che si sente dire se non sbaglio proprio dai tempi di craxi ,anzi fu lui il capostipite vi chiedo ma che diavolo significa questa parola. per me non significa un accidente, anzi quando la sento mi viene l’orticaria nel senso che mi viene di imbracciare il fucile, dal momento che ogni riforma colpisce sempre i soliti noti (cioe’ i lavoratori onesti che tirano sempre la cinghia (anzi stanno tornando di moda i pantaloni con l’elastico) come si e’ visto dall’abolizione della contingenza. se torniamo all’attualita’ le stiamo sentendo tutte le "riforme" che ci vogliono rifilare ma tutti noi siamo drogati da questa parola senza senso: riformismo riformismo ale’ . avete mai sentito parlare di riforme che siano a favore dei soliti bastonati? io no.

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 7:33 pm

>Raffaele Innato
che un gruppo di straricchi, comanderà miliardi di persone sudditi senza bisogno di una Costituzione democratica, perchè di fatto avranno il monopolio assoluto sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato, ridisegnando subito dopo la liberazione, una Costituzione che di fatto c’era già: la Costituzione Madre della giustizia.

tradotto dall’ambiguo politichese compagno

addevenì baffone

sempre lì siete

morti ,oppressione ,povertà ,schiavismo ,negazione di diritti e di libertà

con tutti i popoli in tutti i decenni non sono bastati .

sempre lì compagni a sognare il paradiso per dispensare a voi stessi e agli innocenti altri, meno superficiali fanatici e manichei di voi .l’inferno in terra

carlo ha detto...

carlo:
3 gennaio, 2010 alle 7:40 pm

Mr X
E pratica corrente proporre delle riforme alle leggi senza darsi la pena di cercare di eseguire quelle che esistono …
In questo moto perpetuo verso cio che non verrà eseguito in quanto dovra essere cambiato coloro che lo propongono non possono che essere avvantaggiati.

Mission from Mars ha detto...

Mission from Mars:
3 gennaio, 2010 alle 7:43 pm

"che un gruppo di straricchi, comanderà miliardi di persone sudditi senza bisogno di una Costituzione democratica, perchè di fatto avranno il monopolio assoluto sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato, ridisegnando subito dopo la liberazione, una Costituzione che di fatto c’era già: la Costituzione Madre della giustizia."

E poi ti scrivono che la pensi da comunista, intrappolati nel loro anticomunismo piduista alla sudamericana… siamo sempre là fermi alle idee piduiste, peroniste e rivoluzionarie del berlusconi con la testa ferma al 1948, mentre i suoi ricchi amici proseguono la guerra civile fredda dei ricchi contro i poveri, con il popolone arruffato che vota per chi lo impoverisce…

… l’Italia è un manicomio a cielo aperto ormai.

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 7:46 pm

"sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato"

deficenti di tutto il mondo unitevi per mandare noi eletti avanguardia al potere per il vostro bene e privarvi di tutto

prtito unico , povertà , lavoro schiavistico , fine di ogni diritto

così è

il resto delirio e cpost pre comunsimo ipocrita mascherato

Mission from Mars ha detto...

Mission from Mars:
3 gennaio, 2010 alle 8:00 pm

il resto delirio e cpost pre comunsimo ipocrita mascherato

Socialdemocrazia, umanesimo liberale centrista e popolarismo europeo lavorano o hanno lavorato per garantire a tutti opportunità, libertà, ricchezza distribuita fra i tanti e non concentrata in poche mani. I reazionari veri in Italia sono i liberisti predoni e i craxiani travestiti da socialisti rivoluzionari come CIcchitto, Tremonti, Brunetta, Sacconi… e sopratutto Berlusconi !!!!

Negli USA sono i rivoluzionari populisti alla Palin, invece, i veri rappresentanti dei predoni e della politica liberista selvaggia, che vuole cancellare la politica come mediatore tra economia e società.

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 8:14 pm

"sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato"

mars decidi chi sei questo e l’assunbto della rivoluzion comunista non della socialdemocrazia europea

che praltro non definirebbe mai demonica la gerarchia della chiesa cattolica e tato meno il Vaticano e non griderebbe al afascismo e alla tirannide nell’ambito di un regime democratico con libertà e votazioni regolari , non i farebbe problema negaivco dell’anticomunismo essendone il suo fondamento storico e morale .

moderato ?

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 8:14 pm

"sulla Terra, che durerà fino a quando il popolo non si ribellerà come la storia ci ha insegnato"

mars decidi chi sei questo e l’assunbto della rivoluzion comunista non della socialdemocrazia europea

che praltro non definirebbe mai demonica la gerarchia della chiesa cattolica e tato meno il Vaticano e non griderebbe al afascismo e alla tirannide nell’ambito di un regime democratico con libertà e votazioni regolari , non i farebbe problema negaivco dell’anticomunismo essendone il suo fondamento storico e morale .

moderato ?

Mission from Mars ha detto...

Mission from Mars:
3 gennaio, 2010 alle 8:18 pm

Il comunismo o il fascismo di ritorno o il socialismo rivoluzionario alla venezuelana, e i reazionari ultraliberisti si alimentano a vicenda, io non sto né con l’uno né con gli altri… per questo vengo attaccato dagli uni e dagli altri.

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 8:24 pm

metiti d’accordo con te stesso

hai difeso in contrasto con me l’assunto e la logica e l giustificazione ideae della rivoluione comunita

hai acenni estremistici massimaisti e un’allergia per l’anticomunismo impossibile atrovarsi nei moderati a cuidivci di appartenere

l’anticomunismo è un probelmna solo per i comunisti che per d più dicono che è assurdo e sorpoassato ( dicono i comunisti …….)

per un socialdemocratico un democratico ameicano l’anticomunismo è la prpria storia ideale di libertà

sempre bevenuto , quasi lapalissiano , come dire di esser contro la morte la ditrtatura la povertà la schiavitù

oltretutto non per suggestioni ma per fatti storici ripetuti in tempi e luoghi diversi sempre e comunque senza eczzione

prova a pronunciare nel blog la seguente frae :

io Mars sono antifascista e per questo anticomunista

un moderato lo fà senza problemi

dimenticata in tutte le salse ha detto...

dimenticata in tutte le salse:
3 gennaio, 2010 alle 8:26 pm

>marco scamardella
Lingua biforcuta (io) chiede a te di pronunciare quello che hai chiesto di fare a mars

marco scamardella ha detto...

marco scamardella:
3 gennaio, 2010 alle 8:29 pm

"io Marco sono antifascista e per questo anticomunista"

pura logica

sotto a chi se la sente , ( senza aggiungere altro )

Mission from Mars ha detto...

Mission from Mars:
3 gennaio, 2010 alle 8:31 pm

Il tuo (vostro) anticomunismo è puramente strumentale non essendoci più un partito comunista minaccioso per la libertà. Per questo è inaccettabile e ovviamente smentito dai fatti. Berlusconi elogia in pubblico Lukashenko, ultimo relitto di comunismo nazista assassino che tiene le statue di Stalin per le strade, fa affari in prima persona con Putin, capo KGB già ufficiale di collegamento con la Stasi a Berlino est, probabilmente là ha ordinato uccisioni e torture. Abbiamo perfino una legge elettorale a liste bloccate praticamente modello di quella della federazione Russa ex-URSS. Facciamo pappa e ciccia con Gheddafi, bel rappresentante di socialismo rivoluzionario e dittatoriale nordafricano…

rebyjaco ha detto...

rebyjaco: 4 gennaio 2010
NON SERVE A NESSUNO, serve solamente per ""parlare"" "Trattare", ottenere benefici in cambio di niente. Questa classe politica, (conviene dire TUTTA per non illudersi), non farà MAI niente per il PAESE, da tempo ha perso la dignità, l'onore, (se mai l'ha avuto) e la volontà di lottare per quello che in teoria dovrebbe essere stata eletta. Berlusconi si è circondato di soggetti che nel SUO insieme rappresentano la classe Politica peggiore, più scadente e indecente di TUTTI i Paesi Civili del Mondo. UNA QUANTITA' cosi grande e così concentrata in un PARLAMENO NAZIONALE non esiste in altre Nazioni. Quanto prima i CITTADINI si renderanno conto di questa situazione, tanto prima si potrà cominciare a lottare per un vero cambiamento.

clint333 ha detto...

clint333: 4 gennaio 2010
Risparmiare su cento parlamentari è ridicolo e strumentale: il problema sono i 60 miliardi di tangenti che "il sistema" perpetrta ai danni dei cittadini (stando ai dati della corte dei conti.

Preferenze, criteri di ammissione nelle liste, abbattimento al 3% della soclia per l'ingresso in parlamento, ANTITRUST allineato a quello dei paesi civili, riduzione a massimo due mandati in parlamento, più poteri al capo dello stato e al parlamento (e per il premier bocce ferme!), revoca della ignominiosa legge sulla casta dei gionalisti (un ordine voluto da Mussolini e ancora vigente!), revisione totale dei criteri di uso dei media, leggi che permettano alla magistratura di procedere per direttissima in caso di attacchi scriteriati come quelli a cui dobiamo assistere da venti anni,,,
queste sono riforme di cui abbiamo bisogno, il resto è il frutto di persone marce dentro e prive di ogni minimo senso di realtà, di cui sarà difficile liberarsi.

alex ha detto...

alex:
6 gennaio 2010 alle 12:00

Gentile sig. Innato,
cosa vuoLe che Le dica? Le Sue osservazioni sono giuste. Peccato soltanto che i primi ad aver manomesso la Costituzione siano stati proprio i nostrani pseudolevogiri. Sono stai proprio loro, per plasmarla secondo le proprie esigenze non più di opposizione ma di potere fine a sé stesso, a innescare questa tendenza. Che ora sta andando per i fatti suoi. Che nessuno, purtroppo, potrà più arrestare. Lo stesso hanno fatto col sindacato, trsformandolo in un mero apparato burocratico. Loro si erano illusi di regnarci ormai al governo di un agglomerato di eterogenee tribù: perciò volevano cadenzare le normative in funzione delle rispettive contingenze. Poi, però, quando quella stessa base elettorale ha saggiato la loro inconsistenza governativa, e anzi la loro assoluta incapacità operativa, li ha cacciati via. Lasciando però le loro malefatte. Che ora un rigurgito destrorso ultimerà. Purtroppo!
La saluto

nonrosso ha detto...

nonrosso:
6 gennaio 2010 alle 14:49

Singolare paese l’Italia visto che a quanto pare le classi politiche (o magari le singole carriere all’interno delle stesse) rischiano di essere più longeve della Costituzione.

P.s. Perchè Frattini (credo il primo ministro al mondo a credere che il suo ruolo si esaurisca nell’utilizzo dei media, dal telefono alla televisione) non propone addirittura una revisione periodica della Carta Costituzionale?

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
6 gennaio 2010 alle 19:01

@alex: il Suo post mi sembra scritto da Alex Drastico (al secolo Antonio Albanese), non ne condivido assolutamente il tono, ma haimè devo concordare con Lei sul concetto.

Questi geni molto pasticcioni che governano il csx nel 2000, a fine legislatura, hanno modificato la Costituzione inserendo una parvenza di federalismo, che più che avvicinarci al federalismo ha creato migliaia di problemi di attribuzione; il loro intento non era certo quello di modificare la Costituzione in senso federalista (molto altro avrebbero diovuto fare), ma bensì quello du fare, in vista delle incombenti elezioni, l’ occhiolino alla Lega.

La quale ha prontamente risposto con il famoso gesto dell’ ombrello!

Non dobbiamo però dimenticarci, Caro Alex, che precedentemente il cdx aveva fatto di ben peggio, e che fortunatamente il “popolo” (lo stesso popolo “che li ha cacciati via”) ha saputo valutare quel pastrocchio rigettandolo via referendum.

alex ha detto...

alex:
6 gennaio 2010 alle 21:50

Gentile Sig. Bric 44,
qui non é questione di toni. E’ che non bisognerebbe più farsi imbrogliare da costoro. Che, a mio avviso, andrebbero rimandati a casa a calci nel sedere! Cominciando proprio da quelli della cosiddetta sinistra: perché da loro non avrebbero dovuto mai prodursi fenomenologie socioantropologiche così aberranti! Vuol vedere che adesso li riproporranno con gli incapaci D’Alema e Bersani? Ne riparleremo a primavera. Dopo le elezioni. Vedrà che tonfo faranno! E quegli altri faranno i comodacci loro. Mi duole dirlo, ma aggiungo che a quel punto, faranno pure bene asfasciare tutto!
La saluto

ormaistanco ha detto...

ormaistanco:
7 gennaio 2010 alle 11:28

Il ministro Frattini perde, ogni volta che parla, una buona occasione per stare zitto.
Con la faccia da mister Allegria che si ritrova potrebbe al massimo essere deputato a dire ai funerali la frase: ” Sono molto dispiaciuto per la dipartita del caro estinto”.

Aleandro ha detto...

Aleandro:
7 gennaio 2010 alle 12:19

Gentile Signor Innato,
concordo pienamente con lei, la costituzione va bene così come è stata scritta, casomai bisognerebbe vegliare sulla sua completa attuazione.
Appare chiaro che l’attuale frenesia di riforme, costituzionali o meno, è dettata dalla necessità di una parte politica, anzi unicamente dalle necessità del dominus di una parte politica.

sono stati messi in cantiere disegni di legge che disarticolerebbero l’attuale sistema, svuotandolo delle istituzioni di controllo che ogni democrazia ha.

La separazione delle carriere tra giudici e pm, un must sine qua non, porterà a maggiore efficenza della macchina giustizia? Porterà una maggiore sicurezza per i cittadini? Come?

Ad alcuni appare chiaro il disegno di sottomettere il pubblico ministero al potere politico, di abolire l’obbligatorietà dell’azione penale. Appare meno chiaro come questo posa portare benefici per i cittadini, che qualcuno ce lo spieghi se può.
Appare anche chiarissimo che una volta che i pm saranno sotto la tutela della politica, la politica avrà raggiunto lo scopo di diventare intoccabile (più di quello che già è oggi) dalla giustizia, che esisterà solo per i comuni mortali.
Faranno le leggi per noi, ma non saranno tenuti a rispettarle, loro.

Non ci hanno ancora spiegato come una norma che fissa in due anni il lasso di tempo massimo per ogni grado di giudizio possa portare ad una maggiore giustizia, le vittime dei reati per cui non si è fatto in tempo a giudicare ( e saranno moltissime, visto che si continua a tagliare i fondi destinati alla giustizia) dovranno mettersi definitivamente l’anima in pace.
Non c’è bisogno di alcuna spiegazione per coloro che credono nelle malelingue, malelingue che dicono che questa norma non è fatta per velocizzare i processi ma per estinguerne due o tre, e magari impedirne altri futuri ed eventuali.

In ogni caso, signor Innato, sembra che abbiano comunque raggiunto il loro scopo, se perfino un attento e illuminato commentatore come il signor Alex scrive: “Mi duole dirlo, ma aggiungo che a quel punto, faranno pure bene a sfasciare tutto!”

Cordiali saluti.

Andrea Ruini ha detto...

Andrea Ruini:
7 gennaio 2010 alle 16:37

Perchè la Costituzione deve essere considerata immodificabile per l’eternità, come fosse qualcosa di equivalente alle Tavole della Legge, scolpite nella pietra, che Dio diede agli uomini (per il tramite di Mosè)? Perchè attribuire una saggezza sovrumana e quasi ultraterrena ai nostri Padri Costituenti, che erano figli di una determinata cultura e di un determinato momento storico, l’immediato post-fascismo? Una Costituzione è uno strumento, e dobbiamo porci semplicemente la domanda: funziona o non funziona? Ci sono decine e decine di studiosi che hanno dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, da Maranini in poi, che la nostra Costituzione va modificata su molti punti, e non solo nella parte seconda. Anche la parte economico-sociale della Costituzione, che esprime una visione social-statalista, mi sembra decisamente superata (per fortuna c’è l’Unione Europea, che parla di mercato, concorrenza, libertà di impresa, in una parola di liberalismo economico…).
Ostinarsi su una posizione di conservazione assoluta della Costituzione mi sembra una perfetta ricetta per il suicidio politico.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
7 gennaio 2010 alle 17:33

@Aleandro: “Non ci hanno ancora spiegato come una norma che fissa in due anni il lasso di tempo massimo per ogni grado di giudizio possa portare ad una maggiore giustizia, le vittime dei reati per cui non si è fatto in tempo a giudicare ( e saranno moltissime, visto che si continua a tagliare i fondi destinati alla giustizia) dovranno mettersi definitivamente l’anima in pace.”

Ma Lei Caro Aleandro è propio un bel tipo Lei si preoccupa che le vittime abbiano giustizia, Lei è un’ incarognito giustizionalista, l’ importante è che i colpevoli vengano assolti comunque e nel più breve tempo possibile.

E le Vittime. . . e che glienefotte ad alfanoberluscaghedini delle vittime, cazzi loro dovevavo stare più attenti, ma che razza di pretese.

Maurizio ha detto...

Maurizio:
7 gennaio 2010 alle 18:48

Il problema rimane sempre lo stesso da qualsiasi parte lo si guardi. Vogliamo rivedere la Costituzione per aggiornarla ai nostri tempi o vogliamo modificare la Costituzione per inserirvi il lodo Alfano? Se desideriamo attualizzarla mi sembra che, al momento, le priorità sono ben altre anche perchè anch’io ritengo l’attuale Costituzione al passo con i tempi. Frattini obbedisce alla strategia berlusconiana di far credere al popolo ignorante che l’Italia non decolla per via della Costituzione e per nascondere i veri problemi. Dov’è finita la dignità delle persone?

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
7 gennaio 2010 alle 18:54

Mah, nella vita secondo me tutto si può toccare e cambiare, pure la Costituzione, il problema è vedere cosa e come, e se è giusto e utile, con una visione lungimirante. Quello che manca è la chiarezza: cos’è di questa nostra Carta che non va più bene ed è obsoleto? Come lo si vuole cambiare? Con la previsione di quali risultati? “Riformare la Costituzione” e “riscrivere la Carta” sono parole che rimbalzano vuote, senza che chi le pronuncia si prende mai la briga di spiegare puntualmente e seriamente cosa concretamente intende. E quando lo fanno, di spiegare con poche imprecise parole o miseri slogan, fanno accapponare la pelle e urlare: non toccate nulla, lasciate tutto com’è! Non siete capaci di fare altro che danno, l’ultima cosa che di questi tempi ci serve.

gorby07 ha detto...

gorby07:
7 gennaio 2010 alle 20:21

x Bric.44

La riforma del Titolo V non è una “parvenza di federlismo”.
La riforma del Titolo V è profondamente federalista.

Quella riforma ha letteralmente rivoltato la Repubblica come un calzino.
Prova a leggerti gli articoli 117 e 118 nella formula originaria ed in quella post modifica del 2001.
Su Wikipedia trovi la vecchia versione.
Vedrai che tra le due versioni c’è una differenza abissale.
Il paese non è più lo stesso, dopo quella modifica.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
8 gennaio 2010 alle 10:59

Ma… se il lodo Alfano era incostituzionale perchè violava l’art.3, la legge uguale per tutti i cittadini, e si volevano salvare quattro cariche, se si vuole ri-proporre una tutela per tutti i parlamentari, che sono tutti i parlamentari ma non sono tutti i cittadini, l’incostituzionalità dichiarata dalla Corte non rimarrebbe la medesima? Come potrebbe mai passare? E inoltre, quando c’era nella stessa costituzione l’immunità parlamentare, questa non andava contro l’art.3 altrettanto, almeno nell’interpretazione stretta e letterale che la Corte ha dichiarato? Oppure l’eccezione a quell’articolo potrebbe comunque essere accettata così com’era in precedenza quando vigeva l’art.68? Perchè uguali uguali davanti alla legge, i parlamentari e i cittadini a Costituzione com’era in origine non furono. Mah, io ci capisco poco, qualcuno potrebbe chiarirmi le idee, in senso tecnico?

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
8 gennaio 2010 alle 15:13

Gorby: Il problema è che quella modifica all’ articolo V, non ha creato un Paese Federale, alcune norme, e le ha pure cambiate male ed in modo incompleto, causando solo danni, ed aprendo le porte (in parte già aperta) di quella mangiatoia indecente che porta il nome di “Sanità”.

Da queste parti le iene fameliche portano tutte la tessera di CL e Lega, in Puglia e Calabria quella del PD (o succedanei), PdL (in tutte le sue componenti) UD non stanno certo a guardare ed anche l’ IdV si agita per qualche briciola; ogni regione ha le sue iene ben targate e strenuamente bipartisan.

Sotto questo aspetto si è ottenuto un federalismo perfetto.

Andrea Ruini ha detto...

Andrea Ruini:
8 gennaio 2010 alle 16:26

L’articolo 3 della Costituzione fonda l’eguaglianza tra i cittadini come norma fondamentale della Repubblica. Ci possono essere però deroghe ed eccezioni a questo principio fondamentale, deroghe ed eccezioni che debbono essere stabilite con norme che abbiano lo stesso rango costituzionale dell’articolo 3, e che quindi devono essere inserite nella Costituzione, come era l’articolo 68 sull’immunità parlamentare. Articolo purtroppo abolito nel 1993, con una decisione assolutamente irresponsabile, di cui ora paghiamo amaramente le conseguenze.

gorby07 ha detto...

gorby07:
8 gennaio 2010 alle 19:45
x Francesco Vinci
In senso tecnico…
(Ma io non sono un costituzionalista)
A “L’infedele”, da Gad lerner, un ex presidente della Corte Costituzionale ha spiegato che oggi l’immunità parlamentare sarebbe non proponibile.
Perchè sarebbe incostituzionale.
Sarebbe in contrasto con l’art 3 della Costituzione.

La cosa può sembrare in contrasto col fatto che, prima, l’immunità era in Costituzione.

E’ una questione di “giurisprudenza”.
Giurisprudenza costituzionale.
E la giurisprudenza non è “immutabile”.
Neanche quella costituzionale.

Ed anche una questione di “dottrina costituzionale”.
(Perchè non credo che nel ‘48 ci fosse una grande giurisprudenza costituzionale)

Nel ‘48, per la dottrina costituzionale, l’immunità parlamentare era compatibile con l’art.3.
Adesso, molti costituzionalisti pensano che l’immunità parlamentare non sia compatibile con l’art.3.
E le recenti sentenze sul lodo Schifani prima e sul lodo Alfano dopo “fanno la giurisprudenza”.

Poi, tieni conto che per molti anni, dopo la nascita della Repubblica, non esisteva una Corte Costituzionale.
Le decisioni in materia costituzionale, o in caso di conflitti tra organi dello Stato, venivano presi dai tribunali ordinari o aministrativi.
E chiaramente non facevano precedente.
Non erano applicabili anche per controversie successive.
Erano sentenze che valevano solo per quel caso.
Ogni giudice poteva decidere fregandosene dei precedenti.

E soprattutto, il giudice non poteva cancellare tutta o parte di una legge, pur ravvisandone la incostituzionalità.
Cosa che invece può fare la CC.

Poteva disapplicarla.
In tutto o in parte.
Ma la legge rimaneva in vigore.

E poi, durante il ventennio, di giurisprudenza costituzionale non se n’è più fatta neache un pò.
All’epoca era in vigore lo Statuto Albertino.
Ma Mussolini lo lo sospese quasi per intero.

Come vedi, la giurisprudenza costituzionale è sempre esistita.
Ma prima era una cosa abbastanza “artigianale”.
Poche sentenze, e nessuna vincolante per i casi successivi.

Per cui, il concetto attuale di “giurisprudenza costituzionale” è diverso da come lo era nel ‘48, quando entrò in vigore una Costituzione che prevedeva sia l’art.3 che l’immunità parlamentare.

Per questo non è eresia affermare che l’immunità parlamentare potrebbe essere in contrasto con l’art.3.
Nonostante il fatto che fino a 14 anni fa l’immunità parlamentare convivesse pacificamente con l’art.3 nella stessa Carta.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
9 gennaio 2010 alle 02:37

Andrea Ruini,
non è scritto da nessuna parte che la Costituzione “deve essere considerata immodificabile per l’eternità, come fosse qualcosa di equivalente alle Tavole della Legge, scolpite nella pietra, che Dio diede agli uomini (per il tramite di Mosè)”, il problema è quali modifiche vi si vogliono apportare e quale è il loro scopo, visto che non è neppure scolpito nella pietra che ogni cambiamento sia necessariamente un miglioramento.
Strano però che nel suo essere favorevole ad un “aggiornamento” della nostra Carta Costituzionale, sembri giudicare irrinunciabile una norma come quella sull’immunita, la cui assai discutibile interpretazione (qualcuno potrebbe parlare di abuso) è stata cagione di mali assai superiori rispetto a quelli causati dalla sua abolizione.

P.s. Forse se non fossimo afflitti da una classe politica che, ad esempio, alla notizia dell’arresto di un assessore che cercava di inquinare le prove, dichiara che sarà difficile dimostrarne la colpevolezza (poco importa quindi che possa essere disonesto se il personaggio in questione riesce a farla franca) forse potremmo veramente rimpiangere la perduta immunità parlamentare, ma visto che così non è…

A59 ha detto...

A59:
9 gennaio 2010 alle 10:49

> Gorby
così un po’ per celia e un po’ per non morir.
Cosa è rimasto dei referendum datato 8 novembre 1987 che includevano la responsabilità civile dei magistrati, per i quali l’86,70 per cento dei votanti (circa 26 milioni di persone) si espresse favorevolmente? Nello specifico l’ 80,2%.

Ad oggi, è rimasta la legge 117 dell’88, quella, per intenderci, che prevede che il cittadino può rivalersi – in caso di errori colposi o dolosi – non contro il magistrato che ha commesso l’errore, ma contro lo Stato.

Ma l’articolo 3, non prevede che tutti siano eguali davanti alla legge?

Con una legge ordinaria e non con una legge costituzionale, anni fa i membri del Consiglio superiore della magistratura ottennero la prerogativa della insindacabilità e cioè la non punibilità, sono come il Papa, infallibili.

Quindi?

Un cordiale saluto