31 agosto 2008

Commento su L'espresso “Vi siete accorti che gli insegnanti virano a destra?” (Roberto Buscetta)

Raffaele Innato ha scritto: 31 Agosto, 2008 19:51
La scuola è un’attività educativa, predisposta all’insegnamento collettivo per trasmettere alle giovani generazioni gli elementi fondamentali di una civiltà, di una cultura o di avviare al possesso di una data disciplina o alla pratica di una determinata professione.
Chi ha il compito di educatore è l’nsegnante. Il quale esercita una professione delicata e di notevole importanza. Si deduce che per poter svolgere bene il suo compito, debba possedere una sana e ottima cultura, preparazione e acquisizione della materia da insegnare, capacità di dialogo e di confronto, e che sappia attrarre l’attenzione degli studenti, stimolando i meno attenti e valorizzare i talenti. L’indirizzo e la strada da percorrere spetta al popolo e alla politica. Che hanno il compito di scegliere e di proporre quale tipo di società desiderano attuare per lo sviluppo e il benessere della comunità. La scuola non può essere lasciata solo nelle mani del corpo insegnanti. A loro si deve dare l’aiuto delle istituzioni e della società, comprese tutte le strutture e le attrezzature che servono per mettere l’insegnante e lo studente nelle condizioni di lavorare al meglio. La scuola è parte intriseca della società, per cui non può essere privata (in tutte e due i sensi), ma deve servire tutti e quindi pubblica. I giovani che hanno svolto il compito di imparare, devono essere messi nelle condizioni di lavorare per la società che gli ha preparati, e non disperderli in lavori poco confacenti all’insegnamento ricevuto.
Gli insegnanti non devono virare da nessuna direzione, se non in quella di svolgere la professione con serietà e responsabilità, badando più alla crescita degli studenti e meno a quella della propria carriera. Devono poter ricevere uno stipendio dignitoso ed adeguato alla loro professionalità. Insomma, l’insegnante deve poter e saper fare l’insegnante.

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