24 agosto 2008

Commento su L'espresso "Niente tatto, siamo inglesi." (gman3738)

Raffaele Innato ha scritto: 24 Agosto, 2008 19:05
In effetti, da parte delle televisioni e anche dalla carta stampata, c’è l’abitudine di pronunciare o scrivere frasi straniere preconfenzionate, omettendo il significato nella lingua italiana. Non so il motivo di questo vezzo. Però concordo sul fatto che sarebbe giusto e opportuno fare una normale traduzione. Anche perchè pochi possono conoscere parole o frasi di altri paesi (arabo, cinese, svedese, finlandese, russo, indiano, giapponese, rumeno, tedesco, inglese…).
Capisco che la globalizzazione porta a conformare tutto, alla faccia del mercato libero o di una invera migliore possibilità di scelta. Capisco, anche, che per internazionalizzarci, abbiamo bisogno pure delle famose tre “i” (inglese, impresa, informatica) del sig. B…onaventura. Ma forse, sarebbe meglio che insieme a queste tre “i” ci aggiungessimo la “I” più importante, quella della lingua italiana. Visto che non siamo mai riusciti a fare gli italiani, come un signore famoso osò dire dopo aver unito l’Italia, almeno cerchiamo di capirci parlando la nostra lingua, quella sola italiana… per intenderci! Poi, il cacio sui maccheroni è sempre ben gustato se non è avariato.
csv btr itrhk srvcl! Traduzione: A buon intenditore poche parole!

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