20 agosto 2008

Commento su L'espresso "Ma come fanno operai, precari, lavoratori dipendenti a votare Berlusconi?" (Federico Passaro, Genova)

Raffaele Innato ha scritto: 18 Agosto, 2008 20:59
15aprile 2008
Egregio Signor Presidente Silvio Berlusconi,
mi pregio scriverLe per chiarire meglio il risultato delle votazioni per l’elezioni politiche 2008, dove Lei ha ottenuto la maggioranza dei voti e dei seggi, sia al Senato della Repubblica e sia alla Camera della Repubblica.Mi preme sottolineare che io non l’ho votata, anche se ho apprezzato la Sua cordiale e amichevole lettera che mi ha fatto recapitare durante la campagna elettorale, ma Le faccio, comunque, gli auguri di un buon governato avendo ottenuto una larga maggioranza di seggi nel Parlamento, per l’interesse di tutti gli italiani che sono 60.000.000 di persone, di cui ben 47.000.000 con diritto al voto alla Camera e 43.000.000 al Senato.E a proposito dei votanti, Le faccio presente che la Sua coalizione ha ottenuto alla Camera: 17.628.865 voti su oltre 47.000.000 di cittadini che hanno diritto al voto, di cui ben 18.880.951 che hanno votato sono all’opposizione e 9.450.000 che hanno ritenuto di non votare per nessun partito, per un totale di 28.380.951 che non sono d’accordo col Suo programma. Al Senato la Sua coalizione ha ottenuto 15.507.549 voti su oltre 43.000.000 di cittadini che hanno diritto al voto, di cui 17.034.393 che hanno votato sono all’opposizione e 10.500.000 che hanno ritenuto di non votare per nessun partito, per un totale di 27.534.393 italiani che non sono d’accordo col Suo programma. Quindi la Sua coalizione rappresenta appena più di 1/3 degli italiani che hanno diritto al voto.
Siccome, la Repubblica Italiana è una democrazia parlamentare, la Costituzione Italiana Le riconosce la governabilità, per cui Lei è pienamente legittimato a governare con la Sua coalizione. Le dico questo perchè, nella sua funzione di Capo del Governo, dovrebbe tener conto che le Sue decisioni partono da una minoranza del popolo italiano, e non come erroneamente usate dire da anni, Lei e i Suoi collaboratori, quando dichiarate che gli italiani sono d’accordo con voi. Anche perchè, nella legislatura attuale in esurimento, avete usato sempre ripetere che l’Italia è spaccata in due, e che il governo Prodi non era legittimato a governare perchè voi avevate avuto la maggioranza di voti numerici rispetto alla coalizione del centrosinistra. Coerenza vuole che riconosciate una Vostra illegittimità a governare rispetto ai voti numerici ottenuti, essendo la Vostra coalizione di gran lunga in minoranza nel Paese Italia. E che questa legge elettorale è risultata antidemocratica, perchè partiti politici riconosciuti dallo Stato, di destra, di sinistra e della società civile, non hanno rappresentanti nel Parlamento. Quindi, da cittadino italiano mi permetto di esprimere la mia solidarietà verso tutti quegli italiani non rappresentati, e che le riforme e le leggi che Lei e la Sua coalizione vorrete realizzare siano rispettosi e condivisibili, almeno, dalla maggior parte degli italiani e non da una sola parte e per di più di minoranza.
Ringraziandola per la Sua attenzione, Le auguro un buon lavoro.
Cordialmente
R. Innato
Di fronte alle tante incoerenze e alle tante prevaricazioni che si susseguono e si perpetuano, mi sovviene una frase famosa e molto eloquente: “Adda passa’ a nuttat!”
Bisogna essere solo pazienti e molto informati. Mai perdere di vista il senso della giustizia per il giusto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A59:
20 Agosto, 2008 10:05
>Raffaele
Ciao, per corrtesia potresti rivedere al ribasso i numeri che hai portato a sostegno delle tue tesi, io non ho votato ma sono d’accordo su alcune cose fatte da questo governo, soluzione del problema rifiuti parziale e strutturale, abolizione dell’ Ici, riduzione della spesa pubblica, linea dura nella scuola, piano casa e robin tax, federalismo fiscale.
Per cui il numero esatto dei cittadini che non sono d’accordo con il programma del centro destra, è in realtà 28.380.950, anche se penso che il numero esatto sia una forzatura notevole a sostenere il tuo discorso.
Per completezza di informazione vorrei dirti che a proposito della legge elettorale, dovresti scrivere anche a Fassino, visto che la sera del 14 agosto ad un convegno sulle riforme con Di Pietro, Casini, Franceschini, Cicchitto, ha dichiarato che bisogna proseguire sulla strada della “semplificazione parlamentare” e non è contrario all’innalzamento dello sbarramento, con buona pace della rappresentanza da te giustamente invocata, ergo la pulizia del porcellum gli è di molto piaciuta.
Un cordiale saluto

Anonimo ha detto...

carlo gallio:
20 Agosto, 2008 11:38
Sono d’accordissimo col sig. Giorgio Rossi per il fatto che la vera opposizione a questo governo di buffoni, razzisti e mafiosi la fanno solamente Famiglia Cristiana e il partito di Di Pietro.
E sono pure d’accordo con il Sig. Raffaele Innato nel constatare che non è affatto vero che la maggioranza degli italiani ha votato per il nano di Arcore e la sua cricca, ma appena 1/3 dell’elettorato.
Saluti. Carlo

Anonimo ha detto...

oreste:
20 Agosto, 2008 11:47
> Raffaele Innato, dici bene, la nostra è una Repubblica parlamentare, normata dalla Costituzione, purtroppo mi corre l’obbligo di smentirti quando affermi:
lla Repubblica Italiana è una democrazia parlamentare, la Costituzione Italiana Le riconosce la governabilità”. Non è vero perchè con la legge elettorale cosiddetta porcata, la Repubblica parlamentare, con la torsione e lo stravolgimento del dettato costituzionale è stata cambiata in Repubblica presidenziale, manco fossimo in Francia o negli Stati Uniti d’America, quindi questa governo è abusivo per questo motivo, e anche per la precisione dei numeri degli aventi diritto e degli elettori che citi.
Mi viene in mente la legge truffa, che negli anni cinquanta si voleva introdurre, che fece anche delle vittime, quello che non fu possibile allora, per le proteste di piazza tese a difendere la democrazia, è stato possibile oggi, per tener fede al mito della governabilità, dove si è reso possibile far governare una minoranza spacciandola per maggioranza, inoltre, eliminando la preferenza, che con tutte le anomalie, consentiva all’elettore, comunque di votare il candidato che a torto o a ragione riteneva degno del suo consenso. Ora invece con il beneplacito delle èlites di tutti i partiti, i parlamentari vengono “nominati” e c’è l’enorme potere di portare in parlamento chi si vuole, mogli, amanti, portaborse, yesman, condannati per mafia, consumatori di droga, condannati per reati contro la PA, condannati per corruzione di magistrati.
Sarebbe auspicabile che qualche costituzionalista affrontasse questo problema, e ci dicesse una volta per tutte, se è possibile cambiare la natura di una Repubblica, da parlamentare a presidenziale con una legge elettorale ordinaria e non con un legge costituzionale.
Saluti Oreste

Anonimo ha detto...

Antonio:
20 Agosto, 2008 21:46
Complimenti a Raffaele Innato per la tua esposizione analitica sul voto di aprile a cui vorrei però aggiungere qualche ulteriore “inezia”.
Ti premetto che, insieme ad altri sette cittadini provenienti da ogni estrazione politica e sociale, non abbiamo felicemente votato per nessuno, anzi, abbiamo preventivamente dato origine ad un movimento astensionistico organizzato per le elezioni politiche (ci siamo autonominati, sulla base di una forma di autoregolamentazione “Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa”, notificata regolarmente al Presidente della Repubblica, al Ministro degli Interni e al Prefetto della nostra provincia.)
Tra i molteplici compiti del movimento vi era quello di vigilare sui programmi di coalizioni e candidati (…anzi, dei “designati”) di qualsiasi fazione e a tutela degli interessi collettivi degli elettori, segnalare alle forze dell’ordine eventuali abusi clientelari o ricattatori o di voto di scambio di cui fossimo venuti a conoscenza, diffondere sui mass-media e praticare una campagna per l’astensionismo al motto di “Io non voto, è un caso di coscienza!”, ma soprattutto vigilare durante le fasi di spoglio elettorale su presunti brogli di qualsiasi natura.
Mentre le Istituzioni coinvolte non ci hanno autorizzato a svolgere alcun ruolo di controllo nei seggi (malgrado la nostra richiesta fosse stata ineccepibile da un punto di vista costituzionale), il boicottaggio mediatico di cui siamo rimasti vittima nel corso dei nostri intenti propagandistici ha assunto aspetti a dir poco allucinanti per un Paese che vorrebbe definirsi una “Democrazia”.
Ma la cosa più paradossale è tuttavia avvenuta quando abbiamo emesso i comunicati con cui chiedevamo, a nome dei circa dieci milioni di astensionisti, che i fondi di rimborso elettorale loro spettanti (circa cento milioni di euro per i prossimi cinque anni), fossero rimasti nella disponibilità delle casse dello Stato, o meglio dati a quelle povere famiglie che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.
Come volevasi dimostrare nessuno ha dato eco alle nostre grida.
Anzi, nella “Democrazia dei Ladri”, i partiti già si fregano le mani per come si “fregheranno” il malloppo di origine astensionista, i cui beneficiari indebiti saranno, voglio ricordare, i partiti e le coalizioni che hanno raggiunto il quorum dall’uno per cento in su dei voti espressi.
Il tutto senza rendicondare nulla o con rendiconti “gonfiati” o “fasulli”.
….E poi parlano di evasione.
Truffatori e ladri, mollate l’osso!
Antonio F.
www.cittadiniattivibernalda.it