04 dicembre 2010

La Costituzione italiana è una cosa seria!

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

E' tempo di fare chiarezza. La Costituzione italiana è una cosa seria. Da un pò di anni, una certa politica vuol far credere che, la sovranità appartiene al popolo solo attraverso il voto. E che l'eletto è colui che ha ricevuto la delega di disporre e imporre, conservando l'immunità e l'impunità, comunque. Chi viene eletto o meglio, la coalizione che ha più voti rispetto alle altre, che non sempre combacia con la maggioranza dei voti dei votanti, riceve un premio di maggioranza tale da avere alla Camera una rappresentanza maggioritaria per formare un Governo del Paese. Invece, la minoranza, che non combacia sempre con la minoranza dei voti dei votanti, viene messa in condizione di non poter fare una vera opposizione. Ora, questo modo di interpretare la Costituzione è totalmente errato. Una democrazia si fonda sul consenso maggioritario dei votanti reali e non su chi ha ricevuto più consenso degli altri, solo perchè questi si sono presentati separati. Gli elettori vengono chiamati alle urne per eleggere i parlamentari che faranno parte dei due rami del Parlamento. I candidati sono schierati in varie liste, nelle quali ci sono, i partiti che vogliono far parte di una coalizione perchè così possono accedere al premio di maggioranza, e i partiti o le liste civiche che, magari, vogliono presentarsi da soli, ma che difficilmente possono accedere al premio di maggioranza, e quindi, saranno condannati a stare all'opposizione. Ora, la coalizione che ha ricevuto un numero di voti maggiori degli altri partiti o coalizioni, ottiene la maggioranza in Parlamento, che non vuol dire avere per forza la maggioranza al Governo. Perchè, il Presidente della Repubblica, nomina una persona che, non necessariamente deve essere il capo della coalizione che ha ricevuto più voti. Ma è la persona che riesce a fare un Governo attraverso la fiducia del Parlamento. Si capisce bene che nessuno è certo di avere la fiducia, se non attraverso una dichiarata e votata fiducia in Parlamento. Perchè chi vota la fiducia, sono i parlamentari eletti dal popolo, i quali non hanno l'etichetta di vincitori o perdenti, ma sono gli eletti del popolo. Siccome, la nostra è una Repubblica Parlamentare e non presidenziale, significa che spetta al Parlamento sancire chi deve governare e chi invece stare all'opposizione. Ora è ovvio, che i partiti che si sono presentati agli elettori in quella coalizione, si riconoscono, almeno nel proposito, in un programma comune, per cui provano a trovare l'accordo per amministrare e governare il Paese. Ma i singoli parlamentari non sono obbligati a rimanare in uno schieramento piuttosto che in un altro. I parlamentari eletti, sono liberi di esprimere le loro idee e il loro voto avendo ricevuto la delega dal voto popolare, e non possono subire condizionamenti da schieramenti bloccati. Quindi, avere la pretesa di chiamare traditori, chi non è più d'accordo con una certa politica, o addirittura che, siccome non esiste più una certa maggioranza che aveva avuto la fiducia dal Parlamento, non rimane che andare alle elezioni anticipate, è assolutamente sbagliato e anticostituzionale. Perchè, è nei poteri del Capo dello Stato, nominare la persona che può formare un'altro Governo, che deve avere la fiducia dal Parlamento, i cui parlamentari tutti sono liberi di darla o non darla. E non c'è coalizione che tenga, ma sono i numeri dei voti che danno la fiducia o non la danno. Se poi, dopo alcuni tentativi, non si riesce a formare il Governo, solo allora, il Presidente della Repubblica scioglie le Camere e si và ad un'altra consultazione elettorale. Perciò, la si smetta di interpretare la nostra Costituzione come un fatto personale o di schieramento, la si rispetti come è giusto che si faccia, se veramente si vuole parlare in nome del popolo e del Paese Italia.

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