Tutti gli italiani si preparano a festeggiare il nuovo anno. Ognuno spera e si augura che il nuovo anno potrà essere migliore del 2010. Tutti a farci gli auguri e a incoraggiarci ad essere più ottimisti. Però, il 2011 si preannuncia non proprio roseo per le famiglie italiane. Le associazioni dei consumatori riunite hanno già forniti alcuni dati: forti rincari per cibo, benzina, trasporti, polizze e tariffe che, peseranno su ciascuna famiglia nel prossimo anno per circa 1.000 euro. Una dura stangata. Al primo posto della classifica dei rincari c'è la voce trasporti, treni, benzina, e pedaggi stradali con un aggravio per le famiglie di circa 195 euro. Al secondo posto, gli alimentari con 191 euro in più l'anno. A seguire, luce, acqua, gas, elettricità e rifiuti che costeranno alle famiglie 189 euro in più. Ma anche altri settori saranno la croce delle famiglie italiane nel prossimo anno: banche e assicurazioni, in particolare secondo l'indagine dei consumatori aumenterà la responsabilità civile per le auto. Si parla di un aggravio per famiglia di 1.106 euro per il prossimo anno: 267 euro per gli alimentari, 122 euro per i treni, compresi quelli dei pendolari, 41 euro per il servizio di trasporto pubblico locale, 65 euro per i servizi bancari, 105 euro per Rc auto, 3 euro per le tariffe autostradali, 161 euro per le bollette, 131 euro per i carburanti e infine, 87 euro per la benzina. Questa è la situazione reale del futuro che attende milioni di famiglie italiane per colpa di un governo che, impegnato ad occuparsi di leggi adpersonam, adcriccam e tagli alla scuola pubblica, alla ricerca e alla speranza dei giovani, per rimanere ben saldi sulle poltrone, ha trascurato le famiglie ignorandone le reali difficoltà, creando un'ingiustizia sociale sempre più grave. Continuano a propagandare che le tasse non sono aumentate e che non mettono mano nelle tasche dei cittadini. La realtà dimostra, invece, che hanno tolto anche le tasche ai cittadini. I tagli del governo e del ministro Tremonti agli enti locali, hanno fatto sì che questi non avessero altra scelta che scaricare sulle famiglie la maggior parte della riduzione dei trasferimenti, aumentando i costi dei servizi. Il risultato è che hanno impoverito i più deboli e arricchito i più ricchi, lasciando che l'evasione fiscale sia sempre alta. Occorrerebbe invece un sistema fiscale, con processi di detassazione riservate a quelle famiglie a basso e mediobasso reddito fisso, lavoratori dipendenti, autononi e pensionati, che sono i più colpiti. Servirebbe colpire i grandi patrimoni e le speculazioni finanziarie, perchè è inaccettabile che la crisi economica colpisca in maniera profondamente disuguale i cittadini e che a pagarne il prezzo siano sempre le fasce più deboli. Perciò, se vogliamo che il nuovo anno sia migliore del 2010, dobbiamo farci l'augurio che questo governo se ne vada a casa, per essere sostituito da un governo composto da persone più responsabili, che abbia come prospettiva la ricrescita di questo Paese culturalmente, economicamente e politicamente per il benessere comune e non per interessi dei pochi e per giunta arroganti.
"L'isolamento dalle persone, il rifiuto di convivere con gli altri porta inevitabilmente alla morte dell'individuo." (Raffaele Innato)
30 dicembre 2010
Gli auguri per un anno nuovo già intaccato da rincari.
Tutti gli italiani si preparano a festeggiare il nuovo anno. Ognuno spera e si augura che il nuovo anno potrà essere migliore del 2010. Tutti a farci gli auguri e a incoraggiarci ad essere più ottimisti. Però, il 2011 si preannuncia non proprio roseo per le famiglie italiane. Le associazioni dei consumatori riunite hanno già forniti alcuni dati: forti rincari per cibo, benzina, trasporti, polizze e tariffe che, peseranno su ciascuna famiglia nel prossimo anno per circa 1.000 euro. Una dura stangata. Al primo posto della classifica dei rincari c'è la voce trasporti, treni, benzina, e pedaggi stradali con un aggravio per le famiglie di circa 195 euro. Al secondo posto, gli alimentari con 191 euro in più l'anno. A seguire, luce, acqua, gas, elettricità e rifiuti che costeranno alle famiglie 189 euro in più. Ma anche altri settori saranno la croce delle famiglie italiane nel prossimo anno: banche e assicurazioni, in particolare secondo l'indagine dei consumatori aumenterà la responsabilità civile per le auto. Si parla di un aggravio per famiglia di 1.106 euro per il prossimo anno: 267 euro per gli alimentari, 122 euro per i treni, compresi quelli dei pendolari, 41 euro per il servizio di trasporto pubblico locale, 65 euro per i servizi bancari, 105 euro per Rc auto, 3 euro per le tariffe autostradali, 161 euro per le bollette, 131 euro per i carburanti e infine, 87 euro per la benzina. Questa è la situazione reale del futuro che attende milioni di famiglie italiane per colpa di un governo che, impegnato ad occuparsi di leggi adpersonam, adcriccam e tagli alla scuola pubblica, alla ricerca e alla speranza dei giovani, per rimanere ben saldi sulle poltrone, ha trascurato le famiglie ignorandone le reali difficoltà, creando un'ingiustizia sociale sempre più grave. Continuano a propagandare che le tasse non sono aumentate e che non mettono mano nelle tasche dei cittadini. La realtà dimostra, invece, che hanno tolto anche le tasche ai cittadini. I tagli del governo e del ministro Tremonti agli enti locali, hanno fatto sì che questi non avessero altra scelta che scaricare sulle famiglie la maggior parte della riduzione dei trasferimenti, aumentando i costi dei servizi. Il risultato è che hanno impoverito i più deboli e arricchito i più ricchi, lasciando che l'evasione fiscale sia sempre alta. Occorrerebbe invece un sistema fiscale, con processi di detassazione riservate a quelle famiglie a basso e mediobasso reddito fisso, lavoratori dipendenti, autononi e pensionati, che sono i più colpiti. Servirebbe colpire i grandi patrimoni e le speculazioni finanziarie, perchè è inaccettabile che la crisi economica colpisca in maniera profondamente disuguale i cittadini e che a pagarne il prezzo siano sempre le fasce più deboli. Perciò, se vogliamo che il nuovo anno sia migliore del 2010, dobbiamo farci l'augurio che questo governo se ne vada a casa, per essere sostituito da un governo composto da persone più responsabili, che abbia come prospettiva la ricrescita di questo Paese culturalmente, economicamente e politicamente per il benessere comune e non per interessi dei pochi e per giunta arroganti.
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