28 novembre 2010

Nel centrosinistra da 20 anni manca una sana dirigenza .

Veltroni e D'Alema

N
el centrosinistra, da anni, manca chi deve fare da guida, cioè manca una dirigenza non all'altezza di fare un programma condivisibile. Dopo la caduta del muro, non c'è stata una politica programmatica e di proposte che erano necessari per portare il popolo di sinistra ad avere, non più l'ideale comunista legato alla Russia o un certo modo di concepire in senso verticistico, che ha portato a stravolgere il vero pensiero comunista di Marx, ma un ideale di un moderno socialismo, dove potevano entrarci, tutti coloro che volevano il benessere comune, e partecipare a creare le condizioni per una società prevalentemente di lavoro, di meritocrazia, di legalità, di individualismo legato alla comunità. Una società partecipativa per portare il Paese e l'Europa, e anche il mondo, in una logica di assieme, una logica che tenesse conto del rispetto della persona, del rispetto della libertà, del rispetto del lavoro, del rispetto dei più deboli e degli indifesi. Invece, si è fatti travolgere dagli eventi di una globalizzazione che premia la mercificazione dell'uomo, dell'ambiente, degli Stati, dei Governi. In un vortice di forte risucchio alla degenerazione, al consumismo sfrenato di prodotti di breve durata, e spesso inservibili, aumentando l'aggravio d'inquinamento e di spazzatura da smaltire in paesi sottosviluppati per dargli il colpo mortale. Quindi, non avendo avuto quella capacità d'iniziativa e di ragionevolezza, che dei dirigenti seri e capaci devono avere, si è accettati questo impazzimento dei grandi capitalisti e speculatori, i quali sono riusciti a corrompere tutte quelle personalità che avevano incarichi di responsabilità e di potere, per arricchire i più ricchi e impoverire i più poveri. Ora, diventa difficile, bloccare un sistema che non ha nè capo e nè coda, dove i territori e i Paesi interi sono radicalmente inquinati, sia dalle falde acquifere e dai veleni, e da una corruzione galoppante e vergognosa. Una soluzione possibile è che il popolo capisca, che non si può più scherzare, che è necessario partecipare al risveglio delle coscienze, a rigettare tutte le falsi illusioni di chi promette mari e monti, a proporre un nuovo modo di sociètà, nella quale non ci può essere un gruppo di persone che può decidere la vita e la morte di un popolo, ma ci deve essere un popolo che possa decidere in piena responsabilità e libertà la propria vita, ed una società più equa e più giusta per tutti.

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