15 ottobre 2009

Chi rappresenta la Binetti?


32 commenti:

Enzo ha detto...

Enzo:
16 ottobre 2009 alle 00:02
Se stessa, solo se stessa.

tiziano15 ha detto...

tiziano15:
16 ottobre 2009 alle 07:58
Esistono anche soluzioni sbagliate, che possono avere solo qualche interesse di partito.

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
16 ottobre 2009 alle 07:58
La Binetti questa volta, credendo di andare a favore della Chiesa, è andata contro il pensiero di preti e suore.

Scrive l’omosessuale Andrea in risposta alla lettera “Gay sarà lei”:
“A questa categoria di uomini non appartengono solo signori sposati e ragazzi fidanzati o single ma anche una certa quantità di santissimi uomini di Chiesa.
Il Vaticano infatti pullula di omosessuali e bisessuali più o meno repressi e sottolineo con non poca ironia il più o meno.
Sarà un caso che sia proprio la Chiesa l’istituzione che con più forza si scaglia contro gli omosessuali?”.

Possiamo dunque dire che la Binetti ha fatto la figura della zerbina davanti a Dio e della carnefice davanti agli uomini.

rosapesco ha detto...

rosapesco:
16 ottobre 2009 alle 08:35
Chi l’aveva inserita nella lista, in posizione tanto favorevole da essere eletta? Ora ne dovrebbe rispondere a tutto il PD. Le scelte dei candidati vanno ponderate attentamente, con la legge porcella. Non si deve scegliere una persona solo perchè potrebbe portare 3 voti in più, e neppure perchè potrebbe rappresentare una qualche corrente. Bisogna valutare le conseguenza di possibile o non possibile convivenza. Errori del genere non si dovrebbero fare. E’ giustissima la domanda, chi rappresenta? Io direi nessuno.

Paolo ha detto...

Paolo:
16 ottobre 2009 alle 08:44
Con l’attuale legge elettorale, la onorevole Binetti come tutti gli onorevoli e senatori, non rappresenta certo i suoi elettori ma il Partito che li ha fatti eleggere.
In questa situazione sarebbe naturale aspettarsi che, su temi così importanti, il Partito abbia una linea comune, che in alcuni casi potrebbe andare contro la visione personale delle cose, e che i suoi rappresentanti nel Parlamento votino in modo unitario.
Il voto dei deputati rappresenta la linea politica del Partito e giustamente il segretario del partito deve richiamare l’attenzione di chi si disgiunge da questa linea comune.
Il Partito Democratico si batte per la laicità dello stato e delle sue regole.
Paola Concia, con la sua proposta, difende i diritti di molti, Paola binetti ha difeso solo e soltanto se stessa e la sua fede.
Con questo, non mi sembra il caso di parlare di espulsione dal Partito dell’onorevole Binetti, ma di un giusto richiamo da parte del segretario si.
Mi piacerebbe che ci fosse un confronto di posizioni, mediato dal segretario, tra le due parti. Questo sarebbe un comportamento civile ancor prima che democratico ed eviterebbe che all’interno del Partito si crei una situazione di attrito tra chi ha opinioni differenti sull’argomento.
La sostanza rimane che l’omofobia deve essere debellata perchè in un paese, che si ritiene essere civile, tutti devono avere la possibilità di esprimersi secondo quelle che sono le proprie convinzione. Omossessuali e lesbiche sono prima di tutto persone e come tali vanno tutelate.
Un saluto.

Paolo Colombo

venessio ha detto...

venessio:
16 ottobre 2009 alle 09:09
La posizione della Binetti ha fatto scoprire che il PD è un piccolo partito.

ormaistanco ha detto...

ormaistanco:
16 ottobre 2009 alle 09:10
“Salva Tores”, icastica espressione “…zerbina davanti a Dio, carnefice davanti
agli uomini.” Complimenti.

Maurizio ha detto...

Maurizio:
16 ottobre 2009 alle 09:27
Premetto, a scanso di equivoci, che è stato delittuoso votare i temi della maggioranza, mi chiedo, però, senza per questo voler fare il bastian contrario: Ma le idee della Binetti non erano chiare a tutti? E’ già dalla scorsa legislatura che la Signora ha votato secondo propria coscienza e contro le direttive del partito. Perchè è stata ricandidata se si persegue il pensiero unico? Questa ulteriore vicenda l’archiviamo sotto la solita voce “tafazzate”?

taras2008 ha detto...

taras2008:
16 ottobre 2009 alle 09:42
Profondità di attenzione del nonsolo comico Salva-Tores.

Marinella da Durban R.S.A. ha detto...

Marinella da Durban R.S.A.:
16 ottobre 2009 alle 09:45
Esatto, la Binetti rappresenta solo se stessa! Questo non e’ accettabile da una persona che decide di rappresentare costituzionalmente una parte della popolazione di un Paese.
Salva Tores nel suo commento ha centrato in pieno l’incoerenza di questa donna. Io, donna, che ho lottato e lotto quotidianamente per la parita’ femminile nella societa’ e per i diritti umani di tutti, non voglio essere rappresentata da nessuna Binetti o da suoi cloni.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
16 ottobre 2009 alle 09:54
Vabbè ora però non è il caso di fare un casino per un esponente di un partito che vota in un modo difforme, un minimo di libertà di voto per i parlamentari mi pare incontestabile. Poi è pure un voto ininfluente. Poi se ci si vuole alleare con l’udc, che ha votato compatto come la Binetti, allora che senso ha tutto ’sto casino? Semmai viene da pensare che senso avesse per la Binetti fare questo gesto “dimostrativo” quando il suo voto non avrebbe avuto nessuna conseguenza, tranne quella, avendo votato come ha fatto, di scatenare questa querelle. Ci saranno manovre in terne di cui i comuni mortali sono all’oscuro, all’oscuro anche perchè presi dai nostri veri problemi quotidiani poco ci frega di giochi e giochetti.

X-Fector ha detto...

X-Fector:
16 ottobre 2009 alle 10:09
La Binetti è contro il bacio lesbo di Madonna.

giacomo ha detto...

giacomo:
16 ottobre 2009 alle 12:48
La senatrice Binetti è fortemente recidiva. E’ da anni che opera scientemente contro il suo partito. Non era presente nemmeno alla votazione dello scudo fiscale, che per valenza etica e morale lo avrebbe richiesto. Penso sia più che sufficiente per dare le dimissioni. Questo sì che sarebbe un atto serio e all’altezza delle sue alte convinzioni.

RR62 ha detto...

RR62:
16 ottobre 2009 alle 12:51
Fuori tutti i cattotalebani dal PD,se ne vadano col UDC o dove gli pare,non sono altro che serpi in seno.

paolo tarabusi ha detto...

paolo tarabusi:
16 ottobre 2009 alle 13:15
Due o tre pensierini miei sulla Binetti:

1) I membri del parlamento sono liberi da mandato. Anche se nel caso in questione la cosa diventa un bazooka in mano a una bambina, in generale si manda in parlamento (quali che siano i meccanismi elettorali, con possibilità di scelta o meno dei nomi) una persona che agisce liberamente. Poi, la Binetti, a mio parere, fa un uso politico di una sua patologia.

2) Chi diavolo mette una figura del genere? che voti porta e, anche se, quanti ne fa scappare?

3)Nnel caso personale, e sperando di non indulgere alla fisiognomica di stampo berlusconiano, è chiaro che è una persona che già a colpo d’occhio ha un rapporto distorto con il sesso, che probabilmente trova (sterile) soddisfazione nel cercare di impedire agli altri che godano di quel che lei non sa o può godere.

Luca Turati ha detto...

Luca Turati:
16 ottobre 2009 alle 15:59
Franceschini e il PD prigionieri della camicia di Nesso delle loro contraddizioni. Non perdono occasione per sottolineare quelle che loro considerano le contraddizioni del governo. Lo accusano di occuparsi poco dello stato di difficoltà degli italiani. Unica legge per la quale si battono strenuamente è quella contro la cosiddetta omofobia. Trattasi di legge contro l’opinione. Oggettivamente avrà effetto diseducativo. Agli italiani, presi da ben latri problemi, non potrebbe importare di meno. Ancora una volta come in un passato remoto e recente, chi non si adegua viene minacciato di espulsione Le cattive abitudini sono dure a morire, Stalin non è morto del tutto. . Franceschini, è nota la sua spudoratezza ed abilità nel gioco delle tre carte, accusa altri di appartenere a un partito caserma.

Gianni Toffali ha detto...

Gianni Toffali:
16 ottobre 2009 alle 16:20
San Paolo può tirare un sospiro di sollievo! Se la proposta di legge sull’omofobia fosse passata, l’’apostolo che ammonì i “diversamente orientati” con l’’espressione affatto politicamente corretta “”Non illudetevi:..né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio” (1 Cor. 6,9/10), avrebbe rischiato un postumo pubblico ludibrio.
Avrebbe invece rischiato di andare in galera chi avesse avuto il solo” torto” di dichiarare che l’amore sterile tra due persone dello stesso sesso non genera vita, ma al contrario, come ampiamente dimostrato dalle cronache, AIDS e morte. Peccato che le migliaia di gay e lesbiche passate a migliore vita a causa delle loro pratiche “alternative”, non lo possano testimoniare. Checché L’’Onu, abbia giudicato la bocciatura “un passo indietro”, la maggioranza della gente comune non si è ancora fatta plagiare dai media mondiali, i quali, con diabolica astuzia, cercano surrettiziamente di infondere nell’’opinione pubblica che l’’andare contro natura è cosa buona e giusta. La violenza va sempre condannata, ma i recenti casi di aggressioni verso gay, lesbiche e transessuali da parte di comunissimi cittadini, costituiscono la cartina di tornasole che la gente comune non ne può più.

Gianni Toffali
Verona

paolo tarabusi ha detto...

paolo tarabusi:
16 ottobre 2009 alle 16:40
Toffali, sei fuori dal consesso civile.

adriana ha detto...

adriana:
16 ottobre 2009 alle 17:19
E’ già da parecchio che la Binetti vota contro lo spirito laico del partito perciò più che essere rimproverata dovrebbe essere espulsa!
Smettiamola poi con la retorica della libertà di coscienza. Cosa significa? Un rappresentante dei cittadini non deve ragionare con la propria coscienza (vedi caso Englaro), deve ragionare da laico, cioè per tutti, credenti e non. Altrimenti a cosa serve la filosofia di partito? Se il Pd si definisce un partito laico t-u-t-t-i i suoi componenti devono pensarla allo stesso modo e non al 50 % com’è ora. Essere compatti nel ribadire questi concetti è determinante per la credibilità del partito.
Adriana

silvana ha detto...

silvana:
16 ottobre 2009 alle 17:49
A proposito dell’interpretazione delle Sacre Scritture, così si esprimeva Tony De Mello:
“Quando parlate della realtà”, disse il maestro,
cercate di mettere in parole l’inesprimibile,
perciò le vostre parole sono destinate
a essere fraintese.
Così la gente che legge quell’espressione
della realtà chiamata Sacre Scritture
diventa stupida e crudele
perché non segue il proprio buonsenso,
ma ciò che “crede” dicano le Scritture”.
E lo dimostrò alla perfezione con questa parabola:
Il fabbro di un villaggio trovò un apprendista
disposto a lavorare sodo per una misera paga.
Il fabbro iniziò immediatamente
a istruire il ragazzo:
“quando toglierò il metallo dal fuoco,
lo appoggerò sull’incudine;
e quando ti farò segno con il capo,
tu colpiscilo con il martello”.
L’apprendista fece esattamente
ciò che “pensava” gli fosse stato detto.
Il giorno dopo era lui il fabbro del villaggio. (Da: Shock di un minuto - Ed. Paoline)

RR62 ha detto...

RR62:
16 ottobre 2009 alle 18:30
Le barriere spazio-temporali si sono infrante, arrivano dei commenti dal medioevo, poveri noi!

daniele gabriele ha detto...

daniele gabriele:
16 ottobre 2009 alle 19:25
Ma quand’è che il PD si decide a prendere nettamente le distanze dagli infiltrati ecclesiastici, bigotti e oscurantisti?

nonrosso ha detto...

nonrosso:
16 ottobre 2009 alle 22:04
Gianni Toffali,
“La violenza va sempre condannata, ma i recenti casi di aggressioni verso gay, lesbiche e transessuali da parte di comunissimi cittadini, costituiscono la cartina di tornasole che la gente comune non ne può più”, o forse testimonia che dirsi cristiani (ama il prossimo tuo…) è facile, difficile è mettere in pratica quello che ipocritamente si predica, d’altra parte pare che già Gesù avesse detto qualcosa a proposito di quanti credono di essere giusti e disprezzano gli altri: ti ricorda niente la parabola del fariseo e del pubblicano (dal Vangelo secondo Luca 18,9-14)?

guido buonomo ha detto...

guido buonomo:
17 ottobre 2009 alle 08:53
La Binetti non rappresenta se stessa,ma è la longa manus del Vaticano nelle Istituzioni.
Ella deve ritenersi corresponsabile di quanto sta accadendo e quanto accadrà in seguito con il diffondersi dell’omofobia.
Ella rappresenta la religione cattolica e l’evidente fallimento umanistico di quest’ultima.

Sergio ha detto...

Sergio:
17 ottobre 2009 alle 10:26
La Binetti rappresenta il fallimento dell’idea che in democrazia ci sia posto per la religione. La dialettica democratica impone il libero confronto tra le idee e presuppone la selezione delle stesse attraverso l’eliminazione di quelle che si rivelino false o inferiori, questo è il metodo scientifico e si applica sia alla definizione della realtà, asserzioni esplicative, sia alla definizione delle leggi e della morale, asserzioni normative, delle quali però si riconosce la fondatezza in termini puramente assiomatici, a differenza delle leggi naturali l’uomo può cioè modificarne i principi a piacimento l’unico vincolo è la coerenza dello sviluppo successivo.

La religione “rivelata” non ha nulla a che fare con ciò , potremmo definirla la violenza al servizio della menzogna perché tale è l’atto di fede con il quale un intero corpus di vecchie favole balzane viene elevato al rango di legge e verità suprema. L’illuminismo aveva ben chiara questa distinzione ma per disgrazia la sinistra italiana ha voluto aderire al marxismo una filosofia che si arrogava di costituire un superamento di quella che aveva portato alla Rivoluzione e alla stesura delle prime vere dichiarazioni sui diritti dell’uomo. Come disse Nietzche certe idee che si credono profonde non sono nemmeno superficiali e nel 40° dallo sbarco sulla Luna il buon Franceschini deve ricordare alla componente cattolica del PD che il deputato della Repubblica non deve seguire nel voto le indicazioni del Vaticano, tema questo che mi pare fosse già stato sviscerato da Enrico VIII qualche tempo fa.

Chiudo il mio intervento dichiarandomi sconcertato per l’intervento di dal Toffali in questa rubrica. Per dignità mi rifiuto di commentare le idiozie che scrive ma nella sua parte finale “la violenza va sempre condannata ma..” rasenta l’apologia di reato, è un modo ambiguo di avvallare atti criminali ampiamente praticato negli anni di piombo dagli estremisti di tutti i colori, una prova in più che il cattolicesimo sta perdendo ruolo e dignità nella sua presenza politica nel nostro paese.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
17 ottobre 2009 alle 13:19
Sergio,
Gianni Toffoli spiega che la violenza va sempre condannata, ma … mentre il pio Renato Farina, dopo aver ribadito la sacralità della vita si chiede se quella di un omosessuale single valga comunque quanto quella di un etero-sessuale padre di famiglia: quanto amore trabocca dalle parole di certi devoti di cui la Binetti sembra essere degna rappresentante.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
17 ottobre 2009 alle 15:41
Leggendo il Toffali capisco perchè Verona ha un sindaco come il Tosi.

Alessandro Chiometti ha detto...

Alessandro Chiometti:
17 ottobre 2009 alle 17:00
Il caso Paola Binetti esplode con puntuale regolarità ogni qual volta il PD deve discutere di un tema eticamente sensibile.
È passato pochissimo tempo da quando rischiò di far cadere il governo Prodi per non aver votato la legge sui DiCo, ovvero una compromesso scarsamente laica, ma comunque simbolo di una larghezza di vedute e di un apertura mentale che una ciciliciata membra dell’Opus Dei non può certo tollerare.

E puntualmente oggi come allora, ci si chiede, cosa deve fare il PD? La deve espellere o la deve tenere al suo interno?

Facile essere libertari e voltairiani e dire che Paola l’inciliciata ha il diritto di esprimere la sua opinione. Certo. Ma non è questo in discussione. Paola l’inciliciata ha a disposizione il fior fiore dei partiti più clericalisti d’Europa per sostenere le sue ragioni. Perché non sta con l’UDC o con il PDL?

Quello che è in discussione quando si parla della sua eventuale espulsione è il fatto che sia giusto o meno che un individuo resti in una struttura partitica solo e dichiaratamente per far danni a questa struttura.

Nel gergo del web Paola Binetti è il classico “troll”, ovvero un individuo che sta in una determinata organizzazione solo per far volontariamente danni a quella organizzazione. Nel caso specifico lei è stata appositamente mandata nel PD, presumibilmente dall’Opus Dei se non da qualcuno ancora più in alto, per far si che questo non sia mai e poi mai un partito laico a tutti gli effetti.

Allora il discorso è semplicissimo, dato che il PD si definisce un partito laico (neanche Franceschini avrebbe l’ardire di sostenere la non laicità del PD) Paola l’inciliciata deve essere allontanata dal partito perché ha idee assolutamente antitetiche a quelle delle partito in tema di laicità.

Non si vuole espellere, perché l’espulsione è contraria al dna democratico? Discutibile… ma che almeno sia rimossa da qualunque incarico nel partito e che non venga più candidata. Se poi lei vuole restare a soffrire in un partito che non è il suo (del martire ha indubbiamente la vocazione) lo faccia pure. A quel punto però a pagarne le conseguenze sarà solo lei e non tutto il Partito Democratico.

Certo, per far questo occorrerebbe che il PD, prenda finalmente una decisione chiara sui temi laici ed eticamente sensibili… non occorre che specifichi quale candidato dovrebbe vincere le primarie perché questo sia possibile.

Alessandro Chiometti

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
17 ottobre 2009 alle 17:35
E dai, cara Binetti, avevi detto che ci stavi pensando per passare all’ UdC, ci vuole tanto per decidere? Per te, cosa cambia se diventa Franceschini, Marino o Bersani segretario del Pd? I primi due hanno già detto che non ti vogliono, speri in Bersani? Abbiamo capito, aspetti che diventi Bersani nuovo segretario in quanto questi raccoglie tutti i pellegrini, da Bassolino a Loiero, da Latorre a Binetti, tanto, tutto fa brodo e sappiamo che a Bologna va bene anche il fritto misto alla bolognese.
Intanto mi chiedo: i vari Riccardo Villari, Antonio Gaglione, Sandro Frisullo, Alberto Tedesco siamo sicuri che non bazzicano più dalle nostre parti ? Per “dalle nostre parti” intendo la parte sana del Pd. Se invece i portatori di tessere fasulle continuano ancora a fare gola ai tre candidati segretari, vuol dire che il cammino del futuro Pd non è lungo, ma non è mai iniziato.

paolo tarabusi ha detto...

paolo tarabusi:
17 ottobre 2009 alle 17:56
Sergio scrive:

“La Binetti rappresenta il fallimento dell’idea che in democrazia ci sia posto per la religione.”

Meglio non si poteva dire.

Nadia R. ha detto...

Nadia R.:
20 ottobre 2009 alle 09:38
La teodem: “La comunità omosessuale ha diritto di chiedere
il legislatore quello di non concedere. Le aggravanti già ci sono”
Binetti: “Sul biotestamento voterò
la legge approvata dal Pdl al Senato”

Continuo a chiedermi quand’è che il PD chiamera’ il taxi per questa signora, affinche’ possa trasferirsi, lei con tutti i suoi ingombranti bagagli, a casa PDL.

Visto che sappiamo che freme per andarci, lei sa che noi lo sappiamo e ogni giorno se ne inventa una affinche’ non ce lo dimentichiamo…perche’ continuare oltre il fastidio reciproco di questa convivenza?

nonrosso ha detto...

nonrosso:
20 ottobre 2009 alle 19:37
Nadia R.,
suvvia non essere così dura, al di là del fatto che nulla è più lontano da me dell’integralismo di cui dà prova la signora, perchè il PD dovrebbe privarsi di tale prezioso elemento (per il cdx, s’intende)?
In fondo non rende tutto più interessante sapere che qualora il csx tornasse al governo potrebbe contare, oltre che su un’agguerritissima opposizione (per cui l’unico “bene del Paese” è mandare a casa gli altri) anche su elementi come la senatrice, sempre pronti a far vivere il brivido dell’imprevisto?