02 ottobre 2009

Servizio pubblico o servizio al pubblico?

Patrizia D'Addario

Si parla di libertà d’informazione e si fa distinzione tra servizio pubblico e servizio privato. Sul servizio privato non mi voglio esprimere per ovvie ragioni di interpratazioni ambigue. Sinceramente non ho ancora chiaro il significato di servizio pubblico!
Il nostro premier spesso dice che determinate trasmissioni (Annozero, Parla con me, Che tempo che fa, Report…) non si possono dare in pasto al pubblico, perchè la Rai è un servizio pubblico pagato col canone dei contribuenti cittadini italiani. Addirittura, con molto nervosismo chiede ai suoi ministri e al cda di intervenire una volta per tutte per riportare la Rai al concetto originario di servizio pubblico. Specialmente da quando Santoro con Annozero, ha informato meglio noi italiani, pagatori di canone, della questione giudiziaria di Tarantini e delle serate allegre del premier con decine di fanciulle e della performance virile notturna di Berlusconi con la escort D’Addario, conquistata con la complicità del Tarantini organizzatore e pagatore.
La trasmissione di Santoro ha avuto un grande successo di pubblico oltre 7 milioni di telespettatori, con un alto gradimento. Allora, mi chiedo: la Rai è un “servizio pubblico” come lo intende Berlusconi o invece è un “servizio al pubblico” come lo intendono Santoro e i suoi telespettatori?

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