22 aprile 2009

Commento su L'espresso "Ho fatto un sogno sul 25 Aprile" (Fab1963)

Raffaele Innato ha scritto: 22 Aprile, 2009 13:42
Caro Fab1963,
se proprio vogliamo sognare per il 25 Aprile, allora desidererei vedere quel giorno tutti gli italiani, svegliarsi dal tunnel dell’ipocrisia e dei falsi valori della politica, del sociale e dei dogmi nel quale sono voluti incunearsi da secoli, andare nelle piazze e nelle strade per manifestare pacificamente il proprio dissenso, stando semplicemente seduti per terra dicendo:
“Da oggi noi ci sentiamo liberi da tutto il marciume che ci ha sovrastato, non abbiamo più alcuna intenzione di riprendere nessuna attività lavorativa e sociale se non dopo aver sottoscritto una dichiarazione vincolante, nella quale tutti i cittadini siamo uguali, con gli stessi diritti e doveri, che chi dalla vita ha avuto di più deve dare a chi ha avuto di meno, i più intelligenti devono aiutare i meno intelligenti, i più forti devono aiutare i più deboli, i furbi devono stare nelle patrie galere fino a quando diventano cittadini come gli altri, i ricchi devono mettere a disposizione le loro ricchezze per far crescere la nazione in favore della collettività, i rappresentanti eletti non devono governare per più di un mandato, la politica non è un mestiere ma una vocazione e un dovere. Tutti devono partecipare col lavoro alla crescita della democrazia, della giustizia e del benessere, compresi coloro che credono di aver ereditato un mandato supremo, non si sa da chi e per quale ignoto motivo. Nessuna carità o aiuti solidali privati, ma una società che ha nello Stato le leggi giuste per creare la solidarietà sociale di cui il popolo ha necessità. Liberi di esecitare e vivere la propria vita per il benessere comune, coinvolgendo gli altri popoli a condividere insieme l’ospitalità di cui beneficiamo tutti i cittadini dalla casa comune, il nostro pianeta.”

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