18 ottobre 2006

Viaggio sul pianeta della solidarietà

VIAGGIO SUL PIANETA DELLA SOLIDARIETA’
di Innato Raffaele

Prefazione
Una prefazione ha una serie di scopi: serve ad illustrare il contenuto del libro, a descrivere la metodologia del lavoro che l’autore ha utilizzato, ad illustrare lo scopo del lavoro letterario.
Nel caso del libro di Raffaele, la prefazione si riassume in un consiglio al lettore: liberarsi dalle correnti considerazioni su concetti come pace, solidarietà, giustizia, facendo ricorso al concetto, affascinante ed antico, della “tabula rasa”, la tavoletta di cera cancellata in modo da poter essere usata per riscrivervi sopra, metafora della necessità della mancanza di conoscenze a priori e, quindi, della totale potenzialità di acquisizione di qualsiasi conoscenza.
Così, il lettore ben potrà penetrare quanto l’autore scrive, con il giusto metro nel suo intento, dichiarato, di ricerca della verità.
Scrive Raffaele di non essere un sociologo, un politologo, un teologo o uno storico.
La sua è la fatica di un uomo che cerca, sì, risposte, ma cerca, soprattutto di porsi domande, in modo appropriato, nella certezza che dall’esatto interrogarsi discendono le possibili, migliori, risposte.
E torno, con lui, mio alunno, sui banchi di una scuola quando, da insegnante, cercavo, con i miei allievi, le domande e le risposte intorno alle categorie della ricerca di un metodo di approccio sì ai temi della programmazione scolastica ma anche ai temi, irresistibili, per me e per loro, delle questioni della giustizia sociale come occasione di equilibrio di vita, del rispetto dell’ambiente come premessa per lo sviluppo, della necessità di una pace che non sia, solo, assenza di conflitti.
E, oggi come allora, interrogarsi su queste cose porta, ineluttabilmente, all’aspirazione per una società utopistica, dove tutti i cittadini del Pianeta diventano uguali fra loro, con regole da loro votate, base imprescindibile per una vita sociale giusta.
Un sogno, certo, ma il fatto di cominciare a scriverne e a parlarne potrebbe essere l’inizio di un’altro luogo – mondo? possibile, dove regole di sogno diventano certezze, sistema regolatore di una possibile nuova, migliore, esistenza.
Sen. Giovanni Battafarano e Professore di Lettere


SINOSSI

Ventunesimo secolo. In conseguenza di una situazione mondiale tragicamente allarmante, nella quale fatti sconvolgenti e stravolgenti sono riportati quotidianamente attraverso le fonti di informazioni nelle nostre case e nel nostro vivere, sono stato portato a riflettere, ed invoco a far riflettere, su come l’uomo fin dal suo essere sociale sulla Terra si sia incancrenito a perseguire scelte politiche guidate dalla cupidigia e dallo strapotere dei pochi in danno dei molti, fomentando guerre, violenze e quant’altro per puro egoistico interesse personale temporaneo. L’uomo ha di fatto, così, trascurato l’essenza dei valori umani che, invece, insegnano a vivere nella pace dei popoli in una collaborazione di solidarietà, che rende tutti noi più giusti e concreti di fronte alla grande sfida della vita, dono incommensurabile.
Dopo aver introdotto il grande tema della nostra esistenza, sul quale, credo, tutti ci poniamo domande alle quali è molto difficile dare risposte certe, chiedo insieme al lettore di fare uno sforzo di merito per approfondire meglio l’argomento. Forti del fatto che oggi siamo nella condizione di valutare con maggior cognizione e meglio rispetto ai grandi pensatori del passato, grazie alla evoluta tecnologia e alla esperienza, ormai, plurimillenaria dei grandi disastri perpetuati da sempre. E perché ci conviene farlo, se realmente vogliamo vivere meglio, impostando il nostro ragionamento, iniziando da una realtà che ci ha fatto compiere grandi orrori e che maldestramente perseguiamo per arrivare a pensare ed a vivere in maniera diversa e nuova, senza alcuna ipocrisia e con meno errori.
Quindi partendo dall’osservatorio di un computer, descrivo il mondo così come si presenta realmente ai nostri occhi, testimoni di uno scenario catastrofico mondiale che si aggrava sempre di più, praticamente, un mondo tristemente frastagliato e sempre diviso dagli stessi uomini.
Così, a mio modo di vedere preoccupato di una situazione mondiale tragica, propongo di ricercare la diritta via mai perseguita.
E, mentre pensieroso sto scervellandomi alla ricerca speculare d’inventare un nuovo metodo di vivere la vita, diverso e migliore, una luce intensa, venuta da molto lontano, mi trasborda su di un pianeta che ha similarità al nostro, ma con marcate differenze di vedute e praticità di vivere solidale.
Qui, in questo ambiente di beatitudine, dove il rispetto dell’uomo, della natura, degli animali e delle cose sta nel DNA di questi planetari; un abitante, chiamato “Uomo” mi porta a fare un viaggio avvincente su questo pianeta straordinario, spiegandomi in che modo hanno potuto e voluto vivere nella pacificazione dei popoli, senza più guerre, lotte intestine tra fratelli, ma solo con l’amore di vivere la vita nell’interesse e per il benessere di tutta la collettività degli abitanti del pianeta.
La loro maniera di vivere è molto tranquilla, non hanno alcuna fretta. La loro vita scorre sul binario della serenità e della semplicità, nella semplicità c’è la loro ricchezza.
Nel loro sistema di vita, la società crea tutte le condizioni favorevoli acchè ognuno possa vivere il suo periodo di vita nella maniera più sana e più tranquilla, con la positività dell’essere presente e valere. Tutti gli esseri umani sono sullo stesso piano e con gli stessi diritti e doveri. Tutti indistintamente nascono nudi senza alcuna proprietà individuale. A tutti è riconosciuto e praticato eguale diritto alla prevenzione e alla cura della salute. Tutti godono della stessa libertà di agire, esprimere, pensare, divertire, viaggiare, giocare e partecipare in tutti i luoghi del pianeta nel rispetto del prossimo e della “ Nuova Carta Costituzionale”. A tutti viene data uguale sepoltura, così facendo si creano tutte le premesse per seguire la strada più idonea e più giusta, senza differenze e distinzioni.
In questo interessante e appassionato discorrere, approfitto per chiedere al mio interlocutore “Uomo” come essi siano potuti giungere a questo straordinario risultato e, devo dire che le risposte che ricevo sono di una semplicità convincente, tanto che gli propongo di diventare un loro ospite fisso...(continua)

Per motivi legali vincolati ad un contratto, non posso pubblicare il testo integrale nè alcune sue parti, anche se mi piacerebbe di farlo.
Comunque, se avete il piacere come io penso di approfondire questo importante argomento d'interesse esistenziale per l'uomo, sono a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento contattando il mio indirizzo email: raffaeleinnato@gmail.com



28 commenti:

Anonimo ha detto...

Prof. Mario Guadagnolo (politico e scrittore).
Conosco bene Raffaele, devo dire che sono stato sorpreso positivamente dal suo libro, e anche una conferma per le sue doti poliedriche. Egli sa trasmettere attraverso la scrittura, la sua grande fantasia. Il suo è un libro filosofico, sociologico e politico. Nella sua lunga e meditata riflessione, prova a dare l'alternativa ad un mondo che mostra avere gravi problemi di egoismo.
Egli si pone le domande esistenziali di sempre, alle quali è molto difficile dare risposte esaustive. Ebbene, ci prova ed a modo suo riesce a spiegare quale potrebbe essere la strada della solidarietà degli uomini.
Nel suo viaggio sul Pianeta, che io chiamo "Utòpia", noto dei richiami leopardiani da: "Il canto del pastore errante" o dalla "Ginestra", dove il poeta parla della solidarietà degli uomini, che si configura come l'unica via d'uscita di fronte ai mali della modernità, ma pur sempre un utopia.
Politicamente per la sua visione collettivistica vedo alcune similitudini con le idee di Marx, Engels e Gramsci. Comunque, egli è uomo dei nostri tempi, che razionalmente, non si limita solo a fare domande, ma dà le risposte attraverso metafore ed esempi raccontando il suo messaggio d'amore verso gli uomini.
E' veramente un bel libro! Merita di essere letto con particolare attenzione.

Anonimo ha detto...

Prof. Giovanni Battafarano (politico e insegnante).
Raffaele è stato un mio allievo di scuola media superiore, nel periodo del movimento studentesco del '68.
Nel suo libro colgo che, dalla sua esperienza di quegli anni, egli riprende il filone ideologico di una società utopistica, più giusta e più solidale.
Tanti filosofi hanno disegnato una società utopistica, da Platone a Tommaso Moro a Tommaso Campanella, contrapposta alla società presente. Ebbene, il libro di Raffaele si può iscrivere nel filone di una letteratura utopistica, di chi rispetto alla realtà presente, si sforza d'immaginare una società alternativa nell'organizzazione della politica, nel sociale, nella cultura, nel rapporto tra le generazioni. Come si organizza l'ordine pubblico, la tutela dell'ambiente, avvertendo un obiettivo per un interesse collettivo. La sua non è una fuga dalla realtà, ma un tentativo di presentare un mondo che si ritiene migliore, diverso ed un passo avanti rispetto alla società attuale.
Egli è ben agganciato alla nostra realtà, però, attraverso una vena utopistica, si misura con la realtà. Descrive i vari meccanismi della democrazia, del potere, dell'educazione del popolo, che regolano la società di oggi. Suggerendo e incentivando alla politica di cambiare, di razionalizzare, d'intervenire sul reale, avendo l'idea di un programma ambizioso e realizzarlo, guardando all'interesse collettivo, piuttosto che alle ambizioni personali fine a se stessi.
E' un bel libro che io invito a leggere, che offre al lettore la possibilità di riflettere e capire, quanto da uno scritto si possono ricavare molte idee per una società più equa e più giusta.

Anonimo ha detto...

Dina Turco (scrittrice, editore, giornalista, critico d'arte e di letteratura moderna).
Il libro di Raffaele è una bellissima opera scritta benissimo. Gli ho fatto subito la proposta editoriale. La sua opera convince molto sul pensiero culturale ed è piena di contenuti sociologici. Affronta il tema della società nella maniera più completa e profonda. Egli è uno scrittore frizzante, molto riflessivo dal punto di vista della scrittura e del pensiero, si mette sempre in discussione.
Questo "Viaggio sul Pianeta della solidarietà" è bello e piacevole. Il gusto della lettura rende l'avidità della lettura una cosa immediata. Si ha voglia di sapere cosa succede dopo. Apparentemente è un viaggio personale. L'impressione, che se ne trae, è che voglia fare una discussione su se stesso per vedere dove può pendere la bilancia. In realtà è in discussione la nostra società. L'uomo, per poter cambiare radicalmente la società e ripartire, ha due strade, o fare tabula rasa o fare una involuzione, che per l'uomo sarebbe offensivo. Sia dal punto di vista sociologico e sia per la sua intelligenza. Lo scrittore Raffaele sceglie di fare "tabula rasa", ripartendo da un certo percorso per dare una soluzione e riportare lo stato dell'evoluzione in una maniera nuova. Quindi, propone un nuovo percorso, descrivendolo in maniera avvincente per tornare all'oggi. Praticamente, parte dall'oggi e ritorna indietro senza involuzione facendo uno scarto di anni immediato. E per chi si occupa di letteratura e di scienze umane, questo è molto difficile. Non è facile tornare indietro senza dimenticare quello che c'era prima. E' impossibile scordare il nostro presente, rinunciando agli agi e all'attaccamento del bene materiale. Questo aspetto materialistico, viene messo da parte e viene elevato l'uomo al di sopra di tutto. La storia descritta, che in alcuni casi sembra di un socialismo estremo, in realtà diventa di un umanesimo estremo.
Ho apprezzato molto, come Raffaele sia riuscito a dare un interessante suggerimento all'uomo su come farlo.
Per me è stato un autentico piacere conoscere Raffaele come scrittore e come persona.
Consiglio vivamente la lettura del suo libro.

Anonimo ha detto...

Francesco Chiarappa (avvocato).
Il libro di Raffaele è pieno di valori umani. Mi piace definirlo una "Favola sociologica". S'immagina un mondo che potrebbe esistere, ma che dovrebbe esistere. Lo immagina come un mondo che per noi è inimmaginabile.
E' una bellissima favola, dove non ci sono gerarchie, non ci sono poteri, quindi, tutte quelle cose che ci avviluppano, che noi diamo per scontato e che esistono perchè siamo nati con quelle cose. Egli ha avuto il dono di eliminarle e di liberarci da queste oppressioni, richiamandoci ad un mondo dove tutti ci possiamo avvicinare. E' riuscito a dare una struttura composita, toccando tutti gli aspetti sociologici e umani, che hanno bisogno di seri rimedi.
Ho un grande rispetto di quest'opera, perchè ha avuto la forza di stigmatizzare, la forza di sognare un mondo quasi perfetto. E' un capolavoro di architettura umanistica.

Anonimo ha detto...

Marco Amati(maestro di musica).
Ho apprezzato molto la scrittura e la facilità di linguaggio usati dallo scrittore Raffaele Innato nel bel libro "Viaggio sul Pianeta della solidarietà". Io, lettore ed estimatore di Moravia, ho colto in questo racconto la scorrevolezza e il piacere della buona e sana lettura. Un libro che può sembrare intriso di utopia, ma che mette in risalto i valori più sinceri di solidarietà umana.
Per me è stato di gradimento leggerlo e di scoprire un autore di talento.
Veramente bravo.

Anonimo ha detto...

Edmondo Pascale (impiegato).
Ho letto molto attentamente il libro di Innato. Nel quale ho potuto apprezzare il suo impegno da narratore su un tema di particolare interesse filosofico, sociale e politico. La sua scrittura scorre con molta naturalezza, ma diventa più piacevole quando si fa preminente il racconto, rendendolo attraente e affascinante.
Aspetto con interesse il suo prossimo libro.
Consiglio la lettura.

Anonimo ha detto...

Angelo B.:
Angelo B. (impiegato).
Finalmente ho trovato il tempo necessario per leggerlo tutto. Bello! Mi è piaciuto.
Complimenti una bella opera.

Anonimo ha detto...

Cosima Boccuni:
Un bellissimo libro. C'è molta umanità. Scritto in modo impeccabile. Condivido in pieno il concetto della solidarietà che in esso è espresso con dovizia e passione. E' un libro che dovrebbero leggere tutti, soprattutto i politici che avrebbero molto da imparare.

Anonimo ha detto...

Andrea Vanni:
Andrea Vanni (laureato precario).
Ho avuto modo di leggere e apprezzare il tuo libro. Originale ed entusiasmante.
Condivido il tuo modello di vita.
Magari, si potesse realizzare il tuo bel sogno!
E' stato un vero diletto.
Grazie.

Anonimo ha detto...

Cosimo Maselli (pensionato):
Ho trovato il suo libro molto interessante e concreto. Su questo pianeta della solidarietà, c'è la risposta che moltissime persone come me hanno sempre cercato. Mi piacerebbe conoscerla personalmente per complimentarmi della sua opera, che la ritengo di grande valore morale in questa società insensata e senza più valori.
Una bella lettura. Grazie.

Anonimo ha detto...

Antonio Bellavista:
Un lavoro sicuramente impegnativo. Uno straordinario racconto che si fa leggere con piacere e ammirazione. Lei ha realizzato un mio sogno.
Grazie

Anonimo ha detto...

Serpentino Fabiola:
Ho avuto il piacere di leggere il suo libro. Lettura piacevole e molte risposte ai tanti problemi esistenziali che ci affligono. La realizzazione di un sogno. Bello ed originale.
Complimenti.

Anonimo ha detto...

Guido Sperduto:
Ho letto con molto interesse il tuo libro. E' stata una piacevole sorpresa. Anche, se me l'aspettavo conoscendo il tuo interesse politico e sociale.
Attendo con piacere di leggere il prossimo.
Ciao
Guido

Anonimo ha detto...

Raffaele Masella:
Ottimo libro. Ottima scrittura. Lettura scorrevole ed entusiasmante. Ho fatto un bel viaggio su un pianeta che ho sempre sognato.
Aspetto con ansia di leggere il prossimo.
Grazie

Anonimo ha detto...

Raffaele Cuscianna:
una interessante lettura. Risposte esaurienti alle complesse domande esistenziali.
Un bel libro e un ottimo scrittore.

Anonimo ha detto...

Corrado Albino:
Finalmente ho trovato il tempo di leggere il tuo bellissimo libro, del quale condivido la descrizione di una società costruita su una reale solidarietà dei popoli e delle persone. E' stato piacevole leggerlo e nel mentre mi scorrevano le immagini del tuo modo originale di esprimerti.
Una conferma della tua bravura.
Aspetto il prossimo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Oronzo Natola:
bello, bellissimo libro. Un interessante e fantastico mondo.
Eccezionale lo scrittore.

Anonimo ha detto...

Mario Pensanti:
per caso su internet ho aperto il blog di Raffaele Innato. Ho visto la copertina del libro che mi ha incuriosito. L'ho ordinato e me lo sono letto tutto d'un fiato. Ebbene,è di una fantasia straordinaria! Un mondo ed un pianeta quasi perfetto. La scrittura è piacevolissima.
Complimenti vivissimi all'autore, che credo sentiremo parlarne quanto prima.

Anonimo ha detto...

Ferdinando:
Ho letto con piacere e particolare interesse questo grande libro. Mi complimento con l'autore. Vale la pena di leggerlo per la sua umanità. Ho capito che si può vivere molto meglio. Basta volerlo.

Anonimo ha detto...

Donato C.:
Un racconto che ti avvolge e ti incuriosisce. Un viaggio pieno di amore per gli uomini e la Terra. Un sogno da realizzare.

Anonimo ha detto...

Gianni:
Un caro amico mi ha consigliato di comprare questo libro. Ebbene, sono stato contentissimo di farlo, perchè l'ho trovato bello da leggere. Ma, soprattutto, un capolavoro di solidarietà umana. Tocca i temi importanti della nostra vita, ricercandone la soluzione.

Anonimo ha detto...

Soldano A.:
Bellissimo. Una prima parte molto reale e cruda. Una seconda parte fantastica e avvincente, ma di grande concretezza.

Anonimo ha detto...

Amanda:
Siamo soliti cercare libri scritti da autori noti. Conosciamo il loro pensiero e la loro scrittura.
Da un pò di tempo, mi metto a ricercare libri di autori non noti.
Devo dire che sempre più spesso, trovo dei bellissimi libri come questo, che mi sono letto in una giornata.
Complimenti a lei Sig. Innato e grazie.

Nichi ha detto...

Nichi Vendola:
Congratulazioni per il tuo libro. Molto interessante.
Auguri per la tua fantastica carriera di scrittore.

Pina ha detto...

Pina:
Ho letto il tuo libro, l'ho trovato veramente bello e interessante. Un mondo che ti fa sognare ad occhi aperti, se decidessimo di cambiare un modo egoistico di pensare, sarebbe una vita fantastica.
Ciao

Franco T. ha detto...

Franco T.:
Un libro fantastico, sia per l'argomento che per la passione che si sente nella scrittura.
Se devo esprimere un voto, certamente "ottimo".

Remo Vassallo ha detto...

Remo Vassallo:
Ho letto con piacere ed attenzione quanto hai scritto, capitolo dopo capitolo, un viaggio attraverso temi che toccano la sensibilità delle persone di buon senso.
Ho provato alcuni momenti di disagio, nell'identificarmi con un simile mondo di pace e serenità, forse perchè la mia vita è sempre stata una lotta alla ricerca di un mondo più giusto e solidale, trovarmi d'incanto in tale mondo mi è sembrato di perdere qualcosa della mia realtà, poi mi sono reso conto che avrei dovuto rinunciare alla lotta per l'affermazione di una società più giusta, questa era già costruita, c'era solo da raccogliere i frutti.
In particolare ho trovato commovente il ritorno a casa nell'ultimo capitolo, il dialogo con tuo figlio, l'impegno a continuare un cammino lungo e difficile, ma che con l'imegno di tutti e specialmente con quello delle nuove generazioni, dovrà per forza portare l'umanità ad un mondo migliore.
Il tuo libro ha trovato un posto di riguardo nella mia personale biblioteca.
Se mi permetti vorrei postare un commento per gli amici di FB credo che a molti di loro farebbe piacere leggere questo libro.

Dr. Fabio Ligonzo ha detto...

questo il momento per riflettere, sulla possibilità realistica di vedere e pensare la nostra vita sulla Terra in un modo del tutto nuovo, con l’auspicio che così renda, noi, persone più giuste sia verso gli altri che verso noi stessi.
Il nostro intento è quello di rimettere la solidarietà al centro della politica e della società, del rapporto tra cittadini ed istituzioni, tra popoli e culture, tra le persone. La solidarietà è il nostro bene comune, quello che in una comunità garantisce la promozione dell’eguaglianza e della giustizia, della ridistribuzione della ricchezza, dell’impegno, della partecipazione democratica dei cittadini e dei popoli, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno.La solidarietà non è semplicemente comportamento individuale e sociale, né tanto meno beneficenza o aiuto, ma un principio ispiratore della politica, dei rapporti economici, della democrazia, dei rapporti tra le persone. Solidarietà è rifiuto dell’indifferenza, della passività, dell’isolamento, dell’egoismo. Non c’è solidarietà senza giustizia, democrazia, riconoscimento dei diritti, eguaglianza, pace. Non c’è solidarietà senza un impegno costante rivolto alla trasformazione sociale ed economica, senza un rapporto diverso tra le persone ispirato a convivialità, nonviolenza, gratuità, sobrietà.