17 novembre 2006

Opinioni gratuite sulle pensioni

Visto che si parla di riforma infinita sulle pensioni e che il Sig. Draghi governatore della Banca d’Italia dice che dobbiamo elevare l’età pensionabile, in quanto c’è aspettativa di vita più lunga. Io aggiungo senza avere nessuna certezza, vedasi: il pianeta Terra in pericolo da inquinamento del clima, tsunami, catastrofi, guerre, stragi, incidenti mortali ecc…; altro che pensare ai giovani e ad un futuro di lunga vita!

Leggendo l’articolo di Claudio Rinaldi: “Nessuno tocchi Maroni” su L’Espresso n°37. Anch’io, come Rinaldi, sono del parere che se si deve peggiorare la legge sulle pensioni è meglio tenersi la riforma dell’ex ministro del Welfare. E questo ragionamento non fa una piega. Ma se, come scrive Rinaldi, c’è bisogno di alzare l’età pensionabile per garantire il futuro equilibrio dei conti, allora, la faccenda non può essere sbrigata dicendo: "del resto oggi i lavori realmente usuranti sono pochi, mentre i giovincelli sessantenni, di ambo i sessi, sono più in forma di un tempo". Probabilmente, il sig. Rinaldi vive una realtà diversa dalla mia.

Io sono un lavoratore operaio(diploma di perito tecnico) dell’industria petrolifera. Sono 36 anni(non coperti tutti da contributi previdenziali) che lavoro nell’ambiente industriale, dove il rischio è il nostro mestiere. Noi lavoratori dell’industria viviamo in un ambiente ad alto rischio di incidenti e di inquinamento ambientale(ci ammaliamo di tumori e di malattie gravi più di altri lavoratori che vivono in ambienti più salubri). Siamo soggetti probabili ad infortuni, pur usando le cautele di sicurezza, che noi per primi esigiamo dalla nostra azienda.

Ho svolto 17 anni da turnista (mattino, pomeriggio e notte) su impianti dove la paura di non tornare a casa sano è sempre presente. Sono diventato invalido civile e mi è stata riconosciuta, anche, la malattia professionale non indennizzabile. Ebbene, con tutto ciò, io non sono considerato un lavoratore usurante e non ho lo stesso diritto della donna che può andare in pensione cinque anni prima di me. Per la società italiana, per il Governo italiano, per il Parlamento e per gli opinionisti un po’ sprovveduti della carta stampata ed altri della televisione; io sono considerato un lavoratore giovincello di 56 anni alla pari di “nobili” lavoratori(come il Sig. Draghi che vuole ridurre la spesa agli altri) che sono abituati a lavorare in ambienti salubri e dalle condizioni ambientali più vantaggiose, che meritano il giusto riconoscimento di una nobile pensione dallo stesso mio Stato.

Io ho una proposta sulle pensioni:

Prima però, voglio precisare che mediamente bisogna far godere le persone della propria pensione. In Italia 4 lavoratori al giorno muoiono sul posto di lavoro.

Se, realmente si vuole intervenire sulla prospettiva che si vive più a lungo. Allora, la donna(io non ho niente contro le donne, anzi sono felice che esistono) secondo le statistiche campa più dell’uomo, per cui la logica vuole che dovrebbe andare in pensione dopo l’uomo, anche perchè le donne che lavorano sono in aumento.

Poi, che si faccia l’indagine per categoria di lavoratori e non fare dell’erba tutto un fascio. Di ogni categoria, quindi, si tenga conto dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, del tipo di lavoro e dei problemi psicofisici che quel tipo di lavoro comporta, il luogo di ubicazione nel contesto climatico e di pericolosità, e si faccia la media di quanto campano uomini e donne categoria per categoria. Ci si accorgerà, che la longevità non è uguale per tutte le categorie, ma diversa per ogni categoria e che il sesso può anche non essere così importante. Meditiamo e proponiamola.

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