29 ottobre 2011

Incominciare una fase nuova per il benessere comune.

La sorgente

L
a maggior parte dei cittadini italiani, ma mi permetto di dire anche nel mondo, desiderano fare una vita normale. E per normale s'intende: studiare, lavorare, curarsi, avere un tetto, vestirsi e nutrirsi dignitosamente. Il tutto in un ambiente possibilmente sano, nel quale trovare e sfruttare le risorse sufficienti per godere di questi beni essenziali. Per raggiungere questo semplice obbiettivo, bisogna che una società socialmente evoluta comprenda, che non ci può essere grande divario da chi gode di grandi privilegi e ricchezze, e chi invece non gode di alcun elementare bisogno naturale di sopravvivenza. Questo principio è fondamentale perchè si possa vivere tutti, e dico tutti, in un clima di serenità e di amor comune. La società è formata da singoli cittadini e da nuclei famigliari, questi fanno parte delle risorse umane, dai quali estrarre il benessere che poi serve a tutta la comunità. In una società che si rispecchia in questi valori di solidarietà, ci deve essere una dirigenza composta da uomini molto capaci, i quali in primis devono dare l'esempio di come responsabilmente, si può condurre un popolo a traguardare l'orizzonte del benessere comune, nella visione dell'onestà, della lealtà, della legalità e di una democrazia aperta a valori di libertà nel rispetto degli altri.
Ad oggi non ho mai visto e nè la storia ci ha dato modo di sapere, che l'uomo abbia mai compreso questa semplice ed elementare logica dello stare bene insieme. Anzi, in alcuni casi il progresso tecnologico, e non mai quello sociologico, ha peggiorato la condizione sociale degli individui, raggruppando in poche mani un potere economico stratosferico, che condiziona e impedisce il formarsi di una società dell'umano rispetto di convivenza e di convenienza di vita solidale.
Allora, e mi rivolgo a tutti, ma soprattutto a chi sente il dovere di rappresentarci, consiglierei di lasciare da parte il proprio egoismo e incominciare a seguire la strada dei veri valori della nostra esistenza, rispettando le opinioni e i suggerimenti, raccogliendone i frutti più sani e più sostanziosi per dare avvio ad una fase nuova, che porti tutti i cittadini ad essere più laboriosi e più umili nel rispetto delle leggi, che abbiano come scopo una vita dignitosa per tutti. In una vera società democratica non ci può essere un capo, a cui si lasciano tutte le decisioni, ma la responsabilità di decidere della vita di ognuno di noi, deve essere nelle mani di ogni cittadino, partecipando in prima persona al rispetto delle regole per una migliore e salutare sopravvivenza su un paradiso chiamato "Terra".

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