21 febbraio 2010

E poi dicono che uno diventa pedofilo.

Umberto Eco

Su L'espresso n.8 del 25 febbraio ho letto la "Bustina di Minerva" titolo "Quinto Potere" di Umberto Eco, noto critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale. L'abitudine della nostra Italia, secondo Eco, verteva su due principi che hanno sempre contraddistinto i politici di una volta: uno si configurava con il detto "meglio esercitare il potere che fornificare", l'altro che se gli uomini di potere volevano avere rapporti sessuali, miravano alle grandi donne. Oggi invece, colpisce il fatto che gli uomini politici si fanno corrompere per sevigi resi da professioniste che ricevono mille euro a prestazioni. Quindi, spiega che il sesso era concepito ai tempi di Giulio Cesare come il riposo del guerriero dopo una battaglia, mentre oggi i potenti sembrano aspirare ad una serata a base di veline senza pensare alle grandi imprese. Dopodichè si sofferma ad elucubrare il tema dell'eccitazione sessuale navigando su internet, scoprendo che ci sono 130 milioni di siti porno a dispetto di siti che seppure più importanti culturalmente, non superano i 5 milioni come quello su Gesù. O che ci sono milioni d'italiani che attraverso il teleschermo hanno visioni quotidiane che sono dieci volte più invitanti di quelle che solo i commendatori milanesi potevano procurarsi negli anni Quaranta. Eppoi, dice: "Oggi una persona normale è provocata dal sesso in misura assai maggiore di quanto poteva accadere a suo nonno. Pensate persino a un povero parroco: una volta vedeva solo la perpetua e leggeva solo l'Osservatore Romano, oggi si vede ancheggiare fanciulle scosciate tutte le sere. E poi dicono che uno diventa pedofilo."
E qui, in quest'ultima frase, ho avuto un blocco mentale che mi ha sconcertato. Ho riletto la frase: "E poi dicono che uno diventa pedofilo", sperando di essermi sbagliato. No, non mi ero sbagliato e ho fatto una riflessione. Pedofilo è colui che è attratto dai bambini e non dagli adulti. Secondo Eco, potenzialmente, chiunque, egli compreso, se vede ancheggiare fanciulle minorenni può diventare pedofilo? Il pedofilo non è più un malato da curare e da combattere ma una vittima di queste ragazzine osè? E la Chiesa fa male a condannare i suoi pedofili?
Non è che a furia di raccogiere bustine, Eco inizia a perdere quella lucidità del pensare saggio, che gli è sempre stata riconosciuta con merito?
Spero che al più presto smentisca questa sua frase, che a dir poco, è indecente.

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