30 novembre 2009

Come uscire dalla crisi istituzionale.


Palazzo Ghigi

La politica italiana è bloccata dal fatto che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in diverse dichiarazioni rilasciate alla stampa, e non solo, ha avanzato l'ipotesi che i processi penali (tutti legati alla sua attività imprenditoriale) a cui è stato sottoposto a più riprese, costituirebbero una manifesta persecuzione giudiziaria orchestrata dalle "toghe rosse", cioè da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra, che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica, nonostante le prime indagini siano di gran lunga precedenti (1979) alla sua "discesa in campo" (1994), dichiarando che la magistratura è contro di lui, impedendogli di governare contro le ragioni della sua legittima elezione. Quindi, il suo potere esecutivo è messo a rischio da un'altro potere quello "giudiziario", che a sua volta non è eletto dal popolo. L'esigenza che da più parti si mette in evidenza è che c'è bisogno di una legge costituzionale, la quale dia garanzia al capo del governo di governare perchè è il popolo che lo chiede e per i tanti problemi che il Paese deve affrontare per uscire dalla crisi economica ed istituzionale. Ora diamo per scontato che il capo del governo abbia le sue ragioni di impedimento a governare senza avere l'assillo dei procedimenti giudiziari che ci sono, come sono anche evidenti le ragioni della magistratura a voler procedere su reati ascritti contro Berlusconi. Allora, come trovare a sbrogliare la matassa. Diamo la possibilità a Berlusconi di svolgere il suo compito di capo del governo, sospendiamo i processi pregressi a suo carico fino a quando il governo cade, o per fine legislatura o per mancanza di fiducia o per evidenti ragioni di non proseguimento dell'attività di questo governo. Rimanendo il fatto che lui può decidere di farsi processare anche durante il suo governo. Dopodichè la magistratura deve continuare con le indagini senza impedimento. Berlusconi, però in questo frangente deve liberarsi del suo patrimonio e non deve sfruttare le sue proprietà per influenzare l'opinione pubblica, nè può esprimere giudizi contro il potere giudiziario, nè partecipare a nuove elezioni nel paese, nè essere capo di un partito, pena la sua caduta dall'incarico. Ha la sua sede di governo, ha il suo stipendio di capo dell'esecutivo e riceve tutte le attenzioni e i privilegi di un capo di governo. Terminato il suo incarico, deve rispondere alla magistratura per farsi processare, e finchè durano i suoi processi non prescrivibili, non è più candidabile a nessuna carica dello Stato italiano, fino a quando non è dimostrata la sua innocenza dopo i tre gradi di giudizio. Tutte le leggi che verranno promulgate durante il suo incarico non possono essere retroattive, cioè non adpersonam. Non solo, ma in caso di condanna, deve scontare oltre la pena prevista anche il periodo di tempo per cui non ha voluto sottoporsi ai processi. La legge è uguale per tutti e tutti devono rispettarla in misura uguale, ma chi riceve un privilegio che gli altri non hanno, in caso di condanna deve pagare di più degli altri.

25 commenti:

vecchio vascello ha detto...

vecchio vascello: 30 novembre 2009
Bravo, una vera mano tesa a Berlusconi, potresti aspirare alla carica di vice ministro della giustizia, come collaboratore di Alfano. Un nuovo lodo Alfano-Innato. Molto simpatico! Peccato che il PD la pensi diversamente. I berluscones sono con la merda fino al collo. Altro che salvarli dai guai giudiziari. I delinquenti devono andare in galera non governare. La terribile catatstrofe istituzionale in cui stanno facendo precipitare il paese sarà come sangue che si riversarà su di loro e la loro progenie.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
30 novembre 2009 alle 14:44

@ Raffaele Innato: Bella proposta ! Oserei dire anche molto illusoria, ma sarebbe bello che qualcuno avanzasse una proposta simile solo per vedere come reagirebbe il berlusca e maggiordomi vari.

Le faccio notare, caro Signor Innato, che in Italia compiuti i 75 anni non si va più in galera, ed allora come sconterebbe il nostro “eroe” le sue eventuali condanno ?

bellerofonte ha detto...

bellerofonte:
30 novembre 2009 alle 14:48

Boh…! Per lo stesore della lettera e per Rossini…

Davvero mala tempora currunt

bellerofonte

nonrosso ha detto...

nonrosso:
30 novembre 2009 alle 15:03

“Raffaele Innato”,
“Terminato il suo incarico, deve rispondere alla magistratura per farsi processare, e finchè durano i suoi processi non prescrivibili, non è più candidabile a nessuna carica dello Stato italiano, fino a quando non è dimostrata la sua innocenza dopo i tre gradi di giudizio. Tutte le leggi che verranno promulgate durante il suo incarico non possono essere retroattive, cioè non adpersonam”:

le sue sono parole di buon senso, peccato che però ad una tale ipotesi si obietterebbe che impedire a qualcuno a caso (Silvio) di ricandidarsi sarebbe una limitazione della sua libertà e del godimento dei suoi diritti di cittadino, dimenticando (o meglio fingendo di dimenticare) che in uno stato di diritto deve esistere una giusta sintesi tra tutela del singolo e della collettività (motivo per cui è possibile punire chi danneggia quest’ultima coi propri atti) e che la presunzione d’innocenza fa sì che non si possa essere incarcerati finchè non sia certa la colpevolezza, ma l’accesso a incarichi istituzionali non ha nulla a che vedere con tale principio (a meno che non si voglia veramente far credere che Egli sia veramente l’unto del Signore e unica salvezza del paese).

nonrosso ha detto...

nonrosso:
30 novembre 2009 alle 15:11

Raffaele Innato,
ho ascoltato adesso l’intervento di Dell’Utri da Lucia Annunziata: come si può sperare nell’accolgimento di una proposta come la sua quando si afferma che Silvio non debba dimettersi, in caso di condannna, perchè questi “è consapevole di essere innocente” (premesso che non in molti ammettono la propria colpevolezza, non sorge il dubbio a chi come lui si paragonò a Socrate, che il gesto dovrebbe essere dettato dalal sensibilità istituzionale che un capo di governo dovrebbe e avere o almeno cercare di dimostrare?) e che in ogni caso la maggior parte degli italiani lo vuole a svolgere l’incarico per cui stato eletto (peccato che l’Italia non sia una Repubblica presidenziale, che non abbia ottenuto la maggioranza dei voti e che in democrazia nessuno sia legibus solutus)?

berluscameno ha detto...

berluscameno:
30 novembre 2009 alle 15:38

Già tanti anni fa un saggio scrisse:

“Non tollerare che possa esistere colui che, per qualsiasi ragione, cerchi di ottenere o cedere
un potere al di sopra o al di là delle Leggi!”

Rudyard Kipling

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
30 novembre 2009 alle 16:19

> R.Innato.
Secondo lei è giusto che si debba confezionare un vestito che calzi a pennello addosso a Berlusconi ? Chi è questo Berlusconi per meritare un trattamento diverso dagli italiani ? E’ un essere soprannaturale ? Ha fatto qualcosa di speciale ? Ha inventato la pillola contro il cancro ? Ha salvato gli italiani da un attacco nucleare della Russia ? Si è spogliato di tutti i suoi averi ed ha donato tutti i suoi miliardi allo Stato per opere di bene ? Niente di tutto questo. Non è una persona in odore di santità e l’impressione che si ha è che l’odore sia di mafia. Dico questo perché i giornali ed i giudici non si possono inventare certi fatti. Non è giusto che le testimonianze di pentiti si ritengono valide quando accusano Tizio e non sono attendibili se accusano Berlusconi e Dell’Utri.
Berlusconi non si vuole dimettere perché il popolo lo ha eletto e crede in lui ? Bene, continui a governare ma si faccia anche processare dimostrando la sua innocenza. Punto.
Berlusconi è uscito dalla pancia di una madre, ha due gambe, due braccia, una testa ed un naso. Non ha nulla di diverso gli altri. Gli concediamo tutte le garanzie che spettano a tutti i cittadini che si chiamano diritti, ma deve anche sottostare ai doveri. Qualsiasi altro percorso costituisce una forzatura che non sta né in cielo né in terra anche perché, per ciò che ha fatto per l’Italia, non merita proprio.

Ucla ha detto...

Ucla:
30 novembre 2009 alle 16:37

Concordo con salva tores,
La crisi istituzionale sta nella testarda politica denigratoria nei confronti della giustizia.
E poi, non dimentichiamo che questa crisi istituzionale non ci sarebbe se deputati, senatori e presidenti di camera e senato della maggioranza mostrassero, per una volta, maggiore senso dello Stato e chiedessero al loro presidente di farsi processare. Ma a questa gente non piacciono i meccanismi di controllo sul potere, fondamentali in democrazia. Hanno gioco mediatico facile nel far credere ai creduloni che si tratta di un attacco politico.
Abbiamo un presidente del consiglio che andrebbe interdetto da ogni pubblica funzione, e invece la sua compagine politica riesce solo ad ubbidirgli in cambio di tornaconti piccoli e grandi.
Ricordiamoci chi sono, perché un giorno dovremo chiedere conto anche a loro, non solo al berlusca.

mosquito ha detto...

mosquito:
30 novembre 2009 alle 18:14

Vogliamo prendere il toro per le corna e valutare con serenita’ quale sia il motivo di questo raffinato garbuglio? Il sig. B impedito di governare perchè distolto da “magistrati rossi?” Non credo, anzi non è assolutamente vero! Nnon ha mai in 20 anni di politica perso un giorno per questo presentandosi in un qualsiasi tribunale. E’ una barzelletta delle sue che non fanno ridere! Vogliamo scherzare? Se governare significa fare gli interessi del paese e dei cittadini – e dovrebbe essere l’unico scopo – non servono leggi che “tutelino i misfatti” del sig. B e i 106 processi non sono barzellette, come le cifre di truffe e evasione rappresentano una vergogna per una alta carica dello stato.
Ci sono processi in corso. In qualsiasi altra realta’ politica di paesi “civili e democratici” il parlamento avrebbe chiesto le dimissioni, in Italia una roba seria come questa vien fatta passare dai media e dagli stessi interessati come se gli inquisiti fossero vittime. Una coppia di condannati per mafia stanzia al Governo e versano lacrime in teatrini TV sparando pretese di far leggi per il paese, e gran parte dei parlamentari fanno quadrato come serve del prete in canonica!
Siamo zimbelli d’Europa e non solo ma credo ci sia una valida ragione; questo non è un paese normale e purtroppo si vede! si vergognassero andandosene e chiedendo scusa a chi è costretto a vivere in poverta’ (8,000,000), ai giovani precari senza prospettive (3,800,000) agli insegnanti obbligati a sacrificarsi e messi in difficolta’ per i tagli alla scuola, alla sanita’ saccheggiata resa inefficente da un bsronsto che la demolisce, ai ricercatori precari, agli anziani, alle donne, ai bambini, ai morti sul lavoro (1,200 ogni anno), ai morti ammazzati per difendere la democrazia e ai cittadini tutti trattati come canovacci usa e getta,dopo che sono serviti per votare. Questa lobby politica rappresenta l’inefficenza del sistema e sta demolendo quel poco di democrazia che è oramai paralizzata! Questa è la realta’, il resto è letame mediatico quotidiano e il fetore è insopportabile perchè velenoso da respirare in piu’ fa girare i ma…ni!

mosquito ha detto...

mosquito:
30 novembre 2009 alle 18:22

beatus est qui iustitiam dilìgit!
laudamus eum qui verum dicit!

Raffaele Innato ha detto...

Raffaele Innato:
30 novembre 2009 alle 18:54

Devo precisare, per ovviare a malintesi, che io sono contrarissimo a Berlusconi e al cosiddetto “berlusconismo”. In tempi non sospetti ho scritto e dichiarato che nella politica italiana, Berlusconi è un anomalia in quanto è sceso in campo solo per salvaguardare i suoi interessi. Perso l’appoggio politico di Craxi ha dovuto formare un partito col quale servirsi per le mire personali. Non rispetta le leggi che lo ostacolano ed evita processi che lo riguardano, inventandosi nemici che non esistono. E’ egocentrico e narcisista. La sua politica individualistica è un danno per il paese e la collettività.
L’italia vive una fase tragica sia per la recessione che per un governo incapace di dare risposte e risoluzioni ai tanti problemi dei cittadini. Quando ricercatori che sono l’emblema del sapere e della conoscenza tecnologica per lo sviluppo, si ritrovano disoccupati o a lavorare per 1000 euro al mese, mentre ci sono furbi e avventurieri che senza faticare si ritrovano a vivere da milionari, vuol dire che abbiamo raggiunto il fondo.
Detto questo però noi abbiamo l’obbligo di uscire da questo impasse, nel quale ci siamo incuneati. Perciò bisogna trovare una soluzione che non significa fare un piacere a Berlusconi, ma fare in modo che, attraverso delle proposte convincenti, si possa mettere Berlusconi con le spalle al muro, evidenziando al suo popolo che non sono le “toghe rosse” o la “magistratura schierata” a danneggiare il governo, ma è lo stesso capo del governo a non rispettare il popolo che lo ha votato, perchè incapace di risolvere i problemi della collettività.
Ora la mia lettera è in parte provocatoria e in parte vuole che dei paletti vengano messi per chi si candida a dirigere un paese grande come il nostro. Come il rispetto della Costituzione, il rispetto per le persone, il rispetto delle leggi, il rispetto dei tre poteri, il rispetto della Corte Costituzionale, il rispetto delle donne, il rispetto per il diverso, il rispetto per chi la pensa diversamente, il rispetto delle minoranze…La sua forza sta nel suo patrimonio, nei mezzi di comunicazioni, nella legge “porcata”, nel fatto che in Italia ci si può candidare sempre e comunque. Ed è intervenendo su questi fattori di forza che bisogna indebolirlo e metterlo di fronte alle sue responsabilità e far capire al popolo che la realtà è ben diversa dalle promesse annunciate e mai esaudite.

vecchio vascello ha detto...

vecchio vascello: 30 novembre 2009
Adesso, certo, ragioniamo meglio. La verità, sacrosanta, è che il politico viene protetto dalla legge, solo nell'esercizio delle sue funzioni politiche, per evitare interferenze da parte degli altri poteri. Come dice la Costituzione, per i voti dati e le opinioni espresse!! Ma non è protetto, assolutamente, per le azioni criminose commesse nel suo privato. Perchè se costui uccide un innocente, solo perchè è avido di sangue, sarà trattato alla stregua di un qualunque criminale, non come un capo di Stato. Diversamente, tutto si tradurrebbe in un potere di vita o di morte, che non esisteva, in modo tanto ignobile, neppure nel medio evo! Oggi si sta affermando una barbarie mai esistita dalla notte dei tempi! Questo è quello che sta chiedendo berlusconi agli italiani, e di cui, purtroppo, si sta discutendo. Tutto con la scusa che è l'unto del signore, l'inviato da Dio stesso, per sradicare il comunismo. Vogliono portare il paese alla guerra civile, ed era già previsto e programmato fin dall'inizio. Spiace dirlo, ma è la verità.

ormaistanco ha detto...

ormaistanco:
30 novembre 2009 alle 19:03

Berlusconi non sa neppure cosa significhino le parole ” responsabilità ” come pure
” sottoporsi al giudizio ” e anche ” rispondere delle proprie azioni “…
Caro Raffaele si convinca che nel suo delirio di onnipotenza questo insignificante
ometto si sente, si crede, è convinto di essere il più…tutto.
Non accetterà mai di ragionare come lei, come me. come chiunque non sia pazzo:
la diagnosi l’ha fatta Veronica affermando che è malato e purtroppo nessuno pensa
a curarlo. Io un’idea l’avrei, ma …lui non sarebbe d’accordo, credo.

Maurizio ha detto...

Maurizio:
30 novembre 2009 alle 19:14

Signor Innato,
ma stiamo parlando del medesimo Berlusconi che conosciamo tutti o di qualcun altro? Neanche Alice (nel paese delle meraviglie) sarebbe così ingenua da scendere a patti con Berlusca. Lui si è dato alla politica proprio perchè già carico di processi (ricorda cosa disse in proposito il suo amico Confalonieri?) per cui sapeva che avrebbe dovuto trascorrere molto tempo nelle aule dei trubunali. Nonostante ciò si è candidato lo stesso. Tra l’altro cosa risolveremmo sospendendo i processi per la durata del mandato? E se si candida per un’altra legislatura come è certo? Avrà un’immunità a vita? Concordo in pieno, pertanto, con la tesi di Salva Tores. Aggiungo solamente un altro argomento di discussione che rafforza la tesi di coloro i quali non vogliono fare sconti al premier. La sospensione dei processi per la durata del mandato rende debolissimo e ricattabile il presidente del consiglio, il quale, a titolo di esempio, diventerebbe, come lo è già detto per inciso, un pupazzo nelle mani della Lega che gli imporrebbe ogni sorta di nefandezza a cui lui non sarebbe in grado di opporsi pena nuove elezioni. A questo punto meglio un premier ricattabile o un premier che affronta a viso aperto i processi anche se gli porteranno via del tempo? Se fossi malizioso direi che la celebrazione dei processi toglierebbe più tempo ai suoi sollazzi e non all’azione di governo. Se fossi ancora più malizioso direi che, viste le condizioni in cui ha ridotto il nostro paese, non cambia poi molto se lui governa o va in tribunale. Per concludere sarebbe auspicabile approvare la proposta, non ricordo più di chi, di aprire una sorta di corsia preferenziale per i processi nei confronti delle altre cariche. Quindi non la sospensione dei processi ma al contrario la loro celebrazione rapida. Pochissimi mesi, udienze serrate e sentenza rapida. Questo sarebbe un segnale di giustizia e di equità che si darebbe al paese. Non ulteriori privilegi da paese dei campanelli.
Cordialità

oreste ha detto...

oreste:
30 novembre 2009 alle 19:35

Semplicemente l’art.3 della costituzione è insuperabile, qualsiasi lesione a questo principio è un’aberrazione, tutto il resto sono chiacchiere inutili e dannose, perchè presuppongono una superiorità che non esiste, almeno per ora e in questa repubblica, fare proposte come fa il signor innato è deleterio, perchè appunto presuppongno la possibilità di addivenire ad un compromesso che il citato art. della costituzione vieta, anche se venisse fatta una riforma costituzionale in tal senso, sarebbe comunque un’aberrazione, perchè dovrebbero convivere due principi nettamente in contrasto.
A meno che, e qui sta il rebus, non si voglia cambiare la natura repubblicana della costituzione e farla diventare una monarchia assoluta, e allora avremmo Re Silvius I, in onore al risorto impero romano d’occidente, credete voi, che vi ostinate a fare proposte, che definisco senza alcuna remora, oscene, che ciò sia possibile?
Questo signore è indegno di governare questo Paese, anche avendo avuto il consenso di molti elettori che comunque non sono la maggioranza, perchè non c’è niente da fare il voto non significa assoluzione, si deve sottomettere alla legge come qualsiasi cittadino di questo derelitto Paese.
Questo è quanto c’è da chiedere a gran voce, si deve dimettre per manifesta indegnità.

Fab1963 ha detto...

Fab1963:
30 novembre 2009 alle 19:53

“[...] Allora, come trovare a sbrogliare la matassa. Diamo la possibilità a Berlusconi di svolgere il suo compito di capo del governo, sospendiamo i processi pregressi a suo carico fino a quando il governo cade, o per fine legislatura o per mancanza di fiducia o per evidenti ragioni di non proseguimento dell’attività di questo governo. Rimanendo il fatto che lui può decidere di farsi processare anche durante il suo governo. [...]”

Si chiamava Lodo Alfano, gentile Signor Raffaele,
ed è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta.

Cordialità.

Fab1963 ha detto...

Fab1963:
1 dicembre 2009 alle 13:41

Non bisognava neanche entrarci nella crisi istituzionale.

Sento tanta, tanta rabbia dentro se penso che chi avrebbe potuto (potuto? Dovuto!) semplicemente applicare la legge che prevede l’ineleggibilità in Parlamento a chi detiene concessioni pubbliche (come ad esempio quelle radiotelevisive) non lo fece già nel 1996.
L’argomento fu non volutamente affrontato dalla giunta per le elezioni di Montecitorio dall’allora maggioranza di centro-sinistra, per convenienza, timore, viltà.

E questa rabbia aumenta se penso che molti di quei convenienti, timorosi, vili di allora oggi, in formazioni dal nome diverso da quelle in cui militavano tredici anni fa, siedono ancòra a Montecitorio o Palazzo Madama. Imperterriti.

E la rabbia si accompagna, per il caso specifico, ad una personale assenza di orgoglio per la comune appartenenza (loro e mia) ad un’area politica, quella della sinistra che ha sistematicamente mancato in questa ed in altre occasioni l’appuntamento con la legge prima e con la storia poi.

Questi mediocri epigoni di Giovanni Amendola bastonato a morte dai fascisti, di Pietro Nenni e di Sandro Pertini, entrambi esiliati ed incarcerati da Mussolini, di Berlinguer morto sul lavoro durante un comizio, a Padova, contro il taglio di tre punti della scala mobile, si sono dimostrati indegni del coraggio civile dei loro (e nostri) Padri.

Se ne vergognino: di viltà in viltà hanno consegnato la Patria ad un avversario che, contrappasso, li sta spazzando via insieme a molti nostri ideali (ma non a tutti) e molte nostre speranze (ma, anche in questo caso, non a tutte).

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
1 dicembre 2009 alle 14:10

Ed ecco che tempestivo come sempre arriva il “Soccorso Rosso” (veramente dato che ad esternare è stato inaricato il Letta più giovane si tratterebbe di “Soccorso Bianco/Rosso).

Ehhhh sì cara Nadia come puà constatare “baffino” è sempre lì a dare la rotta (inciucio, inciucio, inciucio) e gli altri Bersani per primo pronti a seguirla fedelmente.

L’ avevamo detto: dove non riescono gli amici del cuore (a salvare il berlusca dalle patrie galere) sono sempre pronti i tanto disprezzati “comunisti”, quelli nostrani, perchè con quelli veri lui ci và a nozze.

Penso che con questa bella usciita del duo De Regge il PD abbia perso tutti quegli ipotetici voti raffazzonati negli ultimi mesi.

E’ propio il caso di dirlo:

“Vieni avanti cretino !”

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
1 dicembre 2009 alle 17:31

La crisi c’è.
Ho deciso di cambiare vita, naturalmente devo tener conto che sono un pensionato e che oltre a quella unica entrata non ce ne saranno mai, dico mai, altre. Temo, anzi sono certo che invece le uscite tenderanno ad aumentare per via degli acciacchi che di volta in volta si presenteranno. Per cui dovrò comprarmi il bastone della vecchiaia, le mutande lunghe di lana, la dentiera, lo scaldotto, gli occhiali da vista, il cellulare con i numeri grandi, ecc. ecc.
Poiché in televisione ci fanno vedere ogni mezz’ora yogurt di tutti i tipi, magri, con pezzettini di frutta, cremosi, ecc., ho pensato che probabilmente devono essere miracolosi per l’uccisione dei vermi che abbiamo in corpo. Così ho deciso di prendere anch’io, come tutti gli italiani, l’abitudine di prendermi uno yogurt alle 5 del pomeriggio, per sentirmi adeguato ai tempi che si evolvono in continuazione.
Mi sono pertanto recato all’Ipercoop e mi sono perso nel vedere l’enorme quantità di yogurt in circolazione, la diversità di marche e le diverse tipologie. “Dio mio come sono arretrato -mi sono detto- in che mondo vivo ? Il mondo si evolve ed io continuo ancora a mangiarmi la mela come la gente del medioevo”.
Ho comprato una confezione da 8 porzioni di yogurt e sono tornato a casa. Poiché i tre euro relativi al costo degli yogurt costituiscono una nuova spesa nel bilancio familiare, li devo compensare settimanalmente rinunciando a qualche altro bene voluttuario. Ho deciso, quindi, di rinunciare ai due espressini ed al cornetto che dividevo con mia moglie in occasione della passeggiata domenicale. Mia moglie, come al solito ha reagito a modo suo e mi ha risposto: “Sai che ti dico, non usciamo proprio così risparmiamo anche sulla suola delle scarpe”. Probabilmente non era completamente d’accordo con me.
Ormai gli yogurt li avevo già comprati ed ho assicurato mia moglie che ci saremmo astenuti soltanto una volta dalla consumazione perché avremmo sin da domenica prossima ripristinato la vecchia abitudine della consumazione al bar. “Vedrai che domenica prossima pioverà e non potremo uscire a passeggio, così i tuoi conti torneranno, caro ragioniere a vita!”, è stata la risposta acida di mia moglie.
Invece domenica scorsa è uscito il sole e siamo dovuti uscire anche noi. Fortuna ha voluto che entrando nel bar abbiamo trovato degli amici che stavano già consumando e ci è andata bene perché, come da usi e costumi, la consumazione ce l’hanno pagata loro.
Ora abbiamo il terrore che domenica prossima quella coppia di amici, anche loro pensionati, si apposterà in un portone e si intrufolerà nel bar dopo di noi, per cui toccherà a noi restituire la consumazione.
Ho visto un altro bar in un’altra strada del centro, non è sbagliato cambiare ogni tanto le abitudini di vita.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
1 dicembre 2009 alle 17:37

“Se ne vergognino: di viltà in viltà hanno consegnato la Patria ad un avversario che, contrappasso, li sta spazzando via insieme a molti nostri ideali (ma non a tutti) e molte nostre speranze (ma, anche in questo caso, non a tutte).”

Caro Fab. na di cosa vuole che se ne vergognino, sono ne più ne meno di come Lei ed altri avete descritto l’angelino guardacavilli, pensano esclusivamente al loro tornaconto.

Questi, quelli del PD, si meritano una gran legnata elettorale: un bel 15% e poi forse le muffe verranno rimosse, e, forse, qualche giovanotto con qualche ideuzza migliore delle loro ne uscirà.

A dimenticavo: condivido completamente il Duo post, tanti carissimi saluti

tiziano15 ha detto...

tiziano15:
1 dicembre 2009 alle 17:55

Tutti conoscono Berlusconi, e la politica è compromesso, e noi italiani non possiamo piu’ sopportare questa situazione di stallo politico istituzionale ed economico.
Le forze in campo sono Berlusconi e i suo uomini, D’Alema e i suo uomini. I cittadini e gli elettori sanno risalire a questi due personaggi, e ne attribuiscono chiaramente la responsabilità a questi due personaggi , direi che si sono formati anche i gruppi di sostegno nei bar (a parte i singoli partiti) le leggi e la Costituzione le lasciamo ai piu’ colti.
C’è la netta percezione che una soluzione, un compromesso, vada trovata e chi deve guidare il Paese lo faccia al Governo o all’Opposizione, ma che questa guerra finisca. Un minimo di serietà e di attenzione sia rivolto ai cittadini italiani.

Maurizio ha detto...

Maurizio:
1 dicembre 2009 alle 19:35

>Bric
Concordo perfettamente. Appena proviamo a rialzare la testa c’è sempre qualcuno che deve fare il garantista a tutti i costi. Letta e poi Bersani non riescono a capire che la base ne ha le tasche piene di questi penosi distinguo. Berlusconi deve farsi processare come tutti i comuni cittadini italiani che commettono reati e deve difendersi nel processo, come fanno tutti e non dal processo, come vorrebbe fare solo lui. Certe sottigliezze linguistiche lettiane creano solo equivoci e malumori segno che le batoste elettorali non hanno insegnato niente. Che pena!
Un caro saluto

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
2 dicembre 2009 alle 08:38

Lo Tsunami del fuorionda.

La vicenda del fuorionda di Fini rischia di provocare “finalmente” uno tsunami all’interno del PdL.
L’episodio mette in grave crisi il rapporto già sgretolato fra Fini e Berlusconi. Adesso vedremo più chiaramente chi sta con Fini e chi con Berlusconi. Certamente tutti gli zerbini di Silvio continueranno a stare con lui perché senza di lui non rappresentano nulla. Bisogna vedere invece come si comporteranno i tanti marpioni o volponi del PdL che vedono ormai Berlusconi al capolinea e che quindi si avvicineranno a Fini.
Dopo aver ascoltato ieri a Ballarò le considerazioni dello studioso americano che affermava che l’America era tranquilla perché dopo Berlusconi ci sarebbe stato Fini, una figura forte e autorevole, sono convinto che arriveremo ad una crisi governativa e si arriverà alle elezioni anticipate.
Siamo dunque arrivati alla svolta: un suicidio-omicidio del PdL annunciato.

liberoluciano ha detto...

liberoluciano:
2 dicembre 2009 alle 14:46

L’opposizione che i governi di tutti i paesi democratici del mondo ci invidia.
da Ballarò. Devo riprendere in mano l’enciclopedia e riguardare alla voce Opposizione, forse , come succede per Costituzione e/o Uguaglianza saranno stati aggiornati dei capiversi?!
mah, l’evoluzione, la modernità… forse sono rimasto indietro sempre come i testicoli dei cani bassotti.
Al prossimo sicuro “aggiornamento”, cordialità
Luciano

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
2 dicembre 2009 alle 21:08

x liberoluciano

Opposizione è la posizione che si assume a cavallo quando si fa Opp, Opp, Opp.