19 marzo 2009

Attentato a Palmiro Togliatti.













Palmiro Togliatti

14 luglio 1948 - Taranto
Riporto la cronaca dell'attentato di Togliatti, perchè il nome del giovane ucciso a Taranto viene ricordato inesatto, per cui mi è sembrato giusto dare il suo nome esatto. La mia fonte è assolutamente certa perchè chi scrive è il nipote dell'ucciso.
Alle 11.30 del 14 luglio 1948 Palmiro Togliatti viene colpito da tre colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata mentre esce da Montecitorio in compagnia di Nilde Iotti.
L'autore dell'attentato a Togliatti è Antonio Pallante, un giovane iscritto al blocco liberale qualunquista, spaventato dagli effetti che la presunta politica filo-sovietica del "Migliore" avrebbe potuto avere sul Paese. I proiettili sparati da una pistola calibro 38 colpiscono il leader del PCI alla nuca e alla schiena, mentre una terza pallottola sfiora la testa di Togliatti. Ricoverato d'urgenza, Togliatti viene operato dal chirurgo Pietro Valdoni.
Sembra che già pochi istanti dopo il suo ferimento, lo stesso Togliatti raccomandasse alla Jotti, che gli era accanto, di passare parola ai vertici del PCI di non appoggiare in nessun modo i tentativi insurrezionali che sicuramente sarebbero scattati, una volta che si fosse sparsa la notizia dell'attentato.
Poche ore dopo il ferimento si verificano infatti incidenti a Roma, La Spezia, Abbadia San Salvatore e morti a Napoli, Genova, Livorno e Taranto nel corso di violentissime manifestazioni di protesta. Gli operai della FIAT di Torino sequestrano nel suo ufficio l'amministratore delegato Vittorio Valletta. Buona parte dei telefoni pubblici non funzionano e si blocca la circolazione ferroviaria. Il democristiano Mario Scelba, ministro degli interni, impartisce disposizioni ai prefetti per vietare ogni forma di manifestazione, e l'intero paese sembra sull'orlo della guerra civile.
A Taranto, nel corso dello sciopero dei cantieri navali e delle officine per protestare contro l'attentato a Togliatti, le forze di polizia caricano i manifestanti dinanzi alla sede della Camera del lavoro, uccidendo l'operaio Angelo Latartara e ferendo altri 4 manifestanti. Rimane gravemente ferito l'agente di Ps Giovanni Doria, che morirà qualche giorno più tardi in ospedale.

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