VIAGGIO SUL PIANETA DELLA SOLIDARIETA’
di Innato Raffaele
Prefazione
Una prefazione ha una serie di scopi: serve ad illustrare il contenuto del libro, a descrivere la metodologia del lavoro che l’autore ha utilizzato, ad illustrare lo scopo del lavoro letterario.
Nel caso del libro di Raffaele, la prefazione si riassume in un consiglio al lettore: liberarsi dalle correnti considerazioni su concetti come pace, solidarietà, giustizia, facendo ricorso al concetto, affascinante ed antico, della “tabula rasa”, la tavoletta di cera cancellata in modo da poter essere usata per riscrivervi sopra, metafora della necessità della mancanza di conoscenze a priori e, quindi, della totale potenzialità di acquisizione di qualsiasi conoscenza.
Così, il lettore ben potrà penetrare quanto l’autore scrive, con il giusto metro nel suo intento, dichiarato, di ricerca della verità.
Scrive Raffaele di non essere un sociologo, un politologo, un teologo o uno storico.
La sua è la fatica di un uomo che cerca, sì, risposte, ma cerca, soprattutto di porsi domande, in modo appropriato, nella certezza che dall’esatto interrogarsi discendono le possibili, migliori, risposte.
E torno, con lui, mio alunno, sui banchi di una scuola quando, da insegnante, cercavo, con i miei allievi, le domande e le risposte intorno alle categorie della ricerca di un metodo di approccio sì ai temi della programmazione scolastica ma anche ai temi, irresistibili, per me e per loro, delle questioni della giustizia sociale come occasione di equilibrio di vita, del rispetto dell’ambiente come premessa per lo sviluppo, della necessità di una pace che non sia, solo, assenza di conflitti.
E, oggi come allora, interrogarsi su queste cose porta, ineluttabilmente, all’aspirazione per una società utopistica, dove tutti i cittadini del Pianeta diventano uguali fra loro, con regole da loro votate, base imprescindibile per una vita sociale giusta.
Un sogno, certo, ma il fatto di cominciare a scriverne e a parlarne potrebbe essere l’inizio di un’altro luogo – mondo? possibile, dove regole di sogno diventano certezze, sistema regolatore di una possibile nuova, migliore, esistenza.
Sen. Giovanni Battafarano e Professore di Lettere
SINOSSI
Ventunesimo secolo. In conseguenza di una situazione mondiale tragicamente allarmante, nella quale fatti sconvolgenti e stravolgenti sono riportati quotidianamente attraverso le fonti di informazioni nelle nostre case e nel nostro vivere, sono stato portato a riflettere, ed invoco a far riflettere, su come l’uomo fin dal suo essere sociale sulla Terra si sia incancrenito a perseguire scelte politiche guidate dalla cupidigia e dallo strapotere dei pochi in danno dei molti, fomentando guerre, violenze e quant’altro per puro egoistico interesse personale temporaneo. L’uomo ha di fatto, così, trascurato l’essenza dei valori umani che, invece, insegnano a vivere nella pace dei popoli in una collaborazione di solidarietà, che rende tutti noi più giusti e concreti di fronte alla grande sfida della vita, dono incommensurabile.
Dopo aver introdotto il grande tema della nostra esistenza, sul quale, credo, tutti ci poniamo domande alle quali è molto difficile dare risposte certe, chiedo insieme al lettore di fare uno sforzo di merito per approfondire meglio l’argomento. Forti del fatto che oggi siamo nella condizione di valutare con maggior cognizione e meglio rispetto ai grandi pensatori del passato, grazie alla evoluta tecnologia e alla esperienza, ormai, plurimillenaria dei grandi disastri perpetuati da sempre. E perché ci conviene farlo, se realmente vogliamo vivere meglio, impostando il nostro ragionamento, iniziando da una realtà che ci ha fatto compiere grandi orrori e che maldestramente perseguiamo per arrivare a pensare ed a vivere in maniera diversa e nuova, senza alcuna ipocrisia e con meno errori.
Quindi partendo dall’osservatorio di un computer, descrivo il mondo così come si presenta realmente ai nostri occhi, testimoni di uno scenario catastrofico mondiale che si aggrava sempre di più, praticamente, un mondo tristemente frastagliato e sempre diviso dagli stessi uomini.
Così, a mio modo di vedere preoccupato di una situazione mondiale tragica, propongo di ricercare la diritta via mai perseguita.
E, mentre pensieroso sto scervellandomi alla ricerca speculare d’inventare un nuovo metodo di vivere la vita, diverso e migliore, una luce intensa, venuta da molto lontano, mi trasborda su di un pianeta che ha similarità al nostro, ma con marcate differenze di vedute e praticità di vivere solidale.
Qui, in questo ambiente di beatitudine, dove il rispetto dell’uomo, della natura, degli animali e delle cose sta nel DNA di questi planetari; un abitante, chiamato “Uomo” mi porta a fare un viaggio avvincente su questo pianeta straordinario, spiegandomi in che modo hanno potuto e voluto vivere nella pacificazione dei popoli, senza più guerre, lotte intestine tra fratelli, ma solo con l’amore di vivere la vita nell’interesse e per il benessere di tutta la collettività degli abitanti del pianeta.
La loro maniera di vivere è molto tranquilla, non hanno alcuna fretta. La loro vita scorre sul binario della serenità e della semplicità, nella semplicità c’è la loro ricchezza.
Nel loro sistema di vita, la società crea tutte le condizioni favorevoli acchè ognuno possa vivere il suo periodo di vita nella maniera più sana e più tranquilla, con la positività dell’essere presente e valere. Tutti gli esseri umani sono sullo stesso piano e con gli stessi diritti e doveri. Tutti indistintamente nascono nudi senza alcuna proprietà individuale. A tutti è riconosciuto e praticato eguale diritto alla prevenzione e alla cura della salute. Tutti godono della stessa libertà di agire, esprimere, pensare, divertire, viaggiare, giocare e partecipare in tutti i luoghi del pianeta nel rispetto del prossimo e della “ Nuova Carta Costituzionale”. A tutti viene data uguale sepoltura, così facendo si creano tutte le premesse per seguire la strada più idonea e più giusta, senza differenze e distinzioni.
In questo interessante e appassionato discorrere, approfitto per chiedere al mio interlocutore “Uomo” come essi siano potuti giungere a questo straordinario risultato e, devo dire che le risposte che ricevo sono di una semplicità convincente, tanto che gli propongo di diventare un loro ospite fisso...(continua)
Per motivi legali vincolati ad un contratto, non posso pubblicare il testo integrale nè alcune sue parti, anche se mi piacerebbe di farlo.
Comunque, se avete il piacere come io penso di approfondire questo importante argomento d'interesse esistenziale per l'uomo, sono a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento contattando il mio indirizzo email: raffaeleinnato@gmail.com
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