28 maggio 2009

E invece Franceschini ha colpito il bersaglio

249 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 249 di 249
xwil ha detto...

xwil:
inviato il 30 maggio 2009
mai insultato il PD... io ce l'ho con lo zoccolo duro che lo dirige, lo sta facendo affossare e non di decide a sparire...

ma poi perché cazzo mi giustitico che ho anche votato Veltroni!.... aaaaaaaaahhhh ma che cavolo! TU SEI QUELLO PAGATO QUI PER DIFENDRE LA NOMENKLATURA... vergognati tu e si vergognino i tuoi PADRONI!

Anpo ha detto...

Anpo:
inviato il 30 maggio 2009
Bravo, allora astieniti e rafforza Berlusconi. Tu si che sai come si fa opposizione.
Che importa quello che farà se vince le europee e se resta al Governo tanto potrai sempre lavartene le mani dando la colpa al Pd.

Anpo ha detto...

Anpo:
inviato il 30 maggio 2009
E risparmiati gli insulti personali tanto dimostrano solo che non hai argomenti

xwil ha detto...

xwil:
inviato il 30 maggio 2009
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_6696cb10-4d31-11de-82fb-00144f02aabc&vxBitrate=300

stanno cercando di intimorire il fotografo che ha fotografato, pare, apicella e altre scendere dall'aereo di stato... E CHI LO PAGA????

ADESSO NESSUNO SI INCAZZA NEL VOSTRO PARTITO CONNIVENTE?????

E' UNA V E R G G N A A A A A A A A

Anpo ha detto...

Anpo:
inviato il 30 maggio 2009
Tipico discorso: lo scandalo non è Apicella sull'aereo di Stato ma il Pd che non dice niente quindi mi astengo è rafforzo il premier che continuerà a spednere soldi pubblici per i suoi amici.
Votare per qualcuno (non necessariamente il Pd ovviamente) che magari è più onesto del cavaliere è una soluzione troppo impegnativa?

Guarda che il giochetto non attacca più.

E se ti interessa vatti a leggere i miei commenti sull'uso dei soldi pubblici fatto da Berlusconi così forse ti passa la voglia di insultare dicendo la baggianata che vengo pagato dal Pd per scrivere a comando.

partigiano49 ha detto...

partigiano49:
inviato il 30 maggio 2009
Mentre il nostro eroe era indaffarato con i suoi consiglieri per sminuire la portata dei danni di immagine provocati dall'uso ed abuso del suo insaziabile volatile (*) e non aveva tempo per altro, i politici seri si interessavano della vicenda Fiat Opel.

Così la Merkel si è accordata con l'abbronzato Obama e l'amico Putin e stavolta cucù glielo ha fatto a lui e alla Fiat che non è stata adeguatamente appoggiata dal nostro governo salvo qualche frase di Scaiola e Sacconi (SS) del tipo "siamo fiduciosi".

(*) Il leggendario amatore narrava ancora pochi mesi fa di fare l'amore tre ore per notte tutte le notti, quindi, visto che era da tempo praticamente separato da Veronica, con chi lo faceva ? Con qualcuna che poteva stargli vicino con giustificazioni politiche o ludiche; escludiamo pure che l'amore lo facesse da solo perchè dopo una ginnastica di tre ore per notte avrebbe i bicipiti di Swarzeneggher

maxo7533 ha detto...

maxo7533:
inviato il 31 maggio 2009
Dalle vicende del fotografo sardo e leggendo i giornali di Repubblica e Corriere della Sera, le persone si fanno un idea, che Berlusconi ha qualcosa da nascondere.
Purtroppo i telegiornali sono appecorati sul Governo e non spiegano questa storia delle minorenni, mi ricordo quando successe a Sircana, Vespa,Matrix,telegiornali,mostravano fotografie nere, insinuando e incuriosendo il pubblico. Oggi queste notizie vengono date in un secondo o due non spiegando niente, creando una confusione nel pubblico anziano (quello meno informato, perhè non usa internet) e disorientandolo.

Non è il povero Franceschini, a sbagliare (anch'io lo volevo più sanguigno, ma purtroppo non è il suo carattere, peccato) ma un giornalismo venduto e supino al potere e il potere ha un nome e cognome.
In un'altra Nazione qualsiasi (democratica) si era già dimesso.

maxo7533 ha detto...

maxo7533:
inviato il 31 maggio 2009
Partigiano, non c'è un euro, ecco perchè Tremonti e il Nostro Governo si sono defilati dalla trattativa Opel.

Nonostante, dicano che l'Italia è messa meglio degli altri Paesi, non è vero, siamo alla canna, nella crisi abbiamo messo lo 0,02 del pil, mentre gli altri hanno tirato fuori miliardi e miliardi.

Hanno salvato le banche, dicono, i tremonti bond, sono tutti rimborsabili, rendono 7,5% e sono soldi nostri, le banche sono solide? allora perchè non erogano crediti? molte imprese sono insolventi e sè la crisi dura più di un anno, falliscono e si portano dientro le banche. Questa crisi non è finita, gli stati ci hanno messo un mucchio di soldi per tamponarla, ma sè il buco ricomincia a fare acqua, il tampone salta.

dollaro07 ha detto...

dollaro07:
inviato il 31 maggio 2009
La prossima volta mi metto dietro di voi e fotografo tutto cio che fate.


ve lo meritereste proprio.

maxo7533 ha detto...

maxo7533:
inviato il 31 maggio 2009
Curati, è per il tuo bene, gli psichiatri li passa la ASL, non costano un euro.

colapesce ha detto...

colapesce:
inviato il 31 maggio 2009
Dollaro, noi non siamo personaggi pubblici. Non abbiamo potere. Non decidiamo della tua vita e del tuo portafogli. Però se vuoi fotografare noi, fai pure. Contento tu.... però si ti capita, non mi riprendere di profilo, vengo male.

Anpo ha detto...

Anpo:
inviato il 31 maggio 2009
Dollaro queste belle cose dille a Belpietro che fece seguire Sircana, perchè, disse, che il suo era un dovere di giornalista mentre adesso corre ad avvisare il suo editore che ci sono foto che lo riguardano.
La coerenza per un giornalista è un dovere non un optional e la privacy vale per tutti sia per Sircana che per Belrusconi

partigiano49 ha detto...

partigiano49:
inviato il 31 maggio 2009
Leggo che la Santanchè afferma che la Veronica ha un altro uomo da molto tempo (la sua guardia del corpo, come Diana) e che il Silvio lo sapeva ma da buon padre di famiglia sopportava ed è per questo che cerca di consolarsi con le altre, mi sa di trovata congiunta delle menti(?) del suo staff Belpietro, Ghedini e Giordano .
Che cosa non si fa per un pugno di voti : il machissimo premier italiano passa pure per cornuto e contento.
Anche se per la verità qualcuno che gli dava del cornuto l'avevo già sentito.

maxo7533 ha detto...

maxo7533:
inviato il 31 maggio 2009
Vedo Berlusconi solo come un cane, gli unici che ancora lo appoggiano sono i servi di sempre Fede, Belpietro, Feltri e il povero La Russa, la Santanchè non conta lei cambia partito al schioccar di dita è peggio di Capezzone.

E' l'ultima partita, sè perde crolla e fà la fine della Dc, e tutto si rimescola, iniziando una nuova partita, i giocatori sono già pronti.

L'Italia è sull'orlo del burrone, gli idustriali e Banchieri l'hanno capito, l'unico modo per salvarla è unire le miglior forze dell'Italia, come nel 92.

Riusciranno nell'impresa?

amphioxus ha detto...

amphioxus:
inviato il 1 giugno 2009
una cosa positiva c'è, presto la tv analogica morirà, al quanto ho letto si comincierà con rete4 e rai2, per un pò finchè non ci si fornisce del digitale non si vedranno e sono pronto a scommettere che molta gente non l'avrà in tempo.

giocondor ha detto...

giocondor:
inviato il 1 giugno 2009
Dollaro, la tua è un'ottima idea. Mettiti dietro di me: da un po' di tempo soffro di dissenteria e debbo appartarmi dietro ai cespugli per evacuare. Tieniti pronto a scattarmi una foto al cupolone.

Aleandro ha detto...

Aleandro:
3 giugno 2009 alle 10:47
“noi lettori o telespettatori avveduti ci atteniamo all’evidenza dei fatti, ormai dopo anni di propagande di tutti i colori siamo allenatissimi a non farci infinocchiare da commenti interessati.”
F. Vinci

Questa frase scritta da un berlusconiano, fa sorridere amaramente.

Mamma come siamo messi male……

A59 ha detto...

A59:
3 giugno 2009 alle 11:42
Gentile Nadia,
scusi se rispondo solo ora al suo post.
Lei ha ragione, lo dico come rappresentante di classe della figlia liceale, però ci sono problematiche che sono credo più complesse di quelle che lei racconta con giusto sdegno.
Io vivo in una cittadina della riviera di levante, in questa area come del resto in tutta la provincia di Genova, la pentrazione extracomunitaria è molto forte, sopratutto dal sudamerica e dall’ albania.

Specialmente la comunità sudamericana crea problematiche giovanili molto forti, la consolidata tendenza a creare affiliazioni della loro cultura, è fonte quotidiana di atteggiamenti di un certo tipo, molto vicini al bullismo di gruppo, tanto da arrivare a denominare un fenomeno come quello delle mini gang.

In questo caso i genitori, non fanno certo parte dell’universo che lei evoca, parliamo del nuovo proletariato immigrato, e forse anche di razzismo al contrario, tempo fa discutemmo a proposito della valenza positiva o meno rispetto all’integrazione etnica, queste sono problematiche reali, che manifestano non tanto la incapacità genitoriale, quanto l’affermazione del maschio Alfa sul gruppo e quello del gruppo su coloro che non ne fanno parte, non parliamo del rapporto con l’altro sesso poi.

Mi permetta un ultima digressione, perchè lupanare governativo, se al lupanare dà la corretta accezione, il solito refrain delle donne di destra mignotte? Spero di aver capito male.
Cordialità

rafbv ha detto...

rafbv:
3 giugno 2009 alle 12:44
Franceschini ha colpito il bersaglio? Oggi dichiara che quel che io, bieco reazionario avevo detto fin dall’ inizio di questa stupida ubriacatura nel fango a cui ho voluto sottrarmi -cosa che naturalmente, ha provocato nei miei confronti una serie di “acritico”, “gregario”,”servo”, “cieco”,”connivente” ecc.- ; con la sua bella faccia tosta da chierichetto imbronciato, dicevo, oggi Franceschini Dario ci racconta che la campagna elettorale fondata sul gossip ha danneggiato il PD!
Se fosse stato onesto anche con se stesso, avrebbe aggiunto che, per di piu’, era del tutto infondata. Cosi’,cristianamente… a onor del vero.
Distinti saluti

nonrosso ha detto...

nonrosso:
3 giugno 2009 alle 23:55
rafbv,
non ho letto o sentito l’affermazione di Franceschini e non so se il caso Noemi abbia danneggiato o meno il Pd, ma un presidente del consiglio che mente (e la cosa è provata)sui suoi rapporti con una minorenne e parla di complotti indimostrati dell’opposizione non è gossip, è politica, visto che pone il problema di quanto un capo di governo sia credibile. Al massimo si può discutere se sia più grave la menzogna o la presunzione di non dover rendere conto a nessuno (contando sull’appogio a-critico del suo elettorato, a cui “chiarirà” come stanno realmente le cose se e quando gli farà comodo).

Aleandro ha detto...

Aleandro:
4 giugno 2009 alle 00:07
Gentile Rafbv
Lei scrive in relazione all’affaire Noemi riferendosi a Franceschini:”Se fosse stato onesto anche con se stesso, avrebbe aggiunto che, per di piu’, era del tutto infondata”

Lei che spesso critica la supponenza della sinistra, ci propone le Sue opinionioni come fatti assodati, addirittura pretende da Franceschini in persona le scuse:

Lei lo espone come un fatto, ma è una sua personale opinione, rispettabile, ma pur sempre un’opinione.

accadi ha detto...

accadi:
4 giugno 2009 alle 00:10
Rafbv,

vi ha preso per il cu.o il “chirichetto imbronciato”, prima e dopo e, ripeto lo dice anche qualche sondaggio - del resto si sa - comunque credo anch’io che il “Dario contro Golia” invce habbia reso un servigio alla democrazia, tentando di “distogliere” certa parte di elettorato del B. … guadagnano 3 punti… pare…

Sta facendo il SUO gioco… e nemmeno ve ne siete accorti…
Vuoi che ti dica in che compagnia pari voler essere Rafbv?

Saluti, Antonio

Nadia R. ha detto...

Nadia R.:
4 giugno 2009 alle 01:42
Gentile A(lessandro59)

in un lupanare ci sono mignotte che in genere non sono particolarmente interessate alla politica, a meno che interessarsene non porti vantaggi abbastanza consistenti da far considerare che il gioco valga la candela.
Ma, come accade per qualunque attivita’ imprenditoriale, anche un lupanare (politicizzato o meno) andrebbe in fallimento se non fosse visitato regolarmente da una clientela almeno sufficiente a pagarne i costi fissi.

A lei la scelta di stabilire chi, nel nostro Parlamento, fa il cliente e chi la mignotta e chi invece con le mignotte, non necessariamente trovate lì, si trastulla facendosele recapitare altrove a spese di noi contribuenti.
Io un’idea ce l’ho, ma me la tengo per me.

carlo ha detto...

carlo:
4 giugno 2009 alle 22:12
G. Belisari scrive:
30 maggio 2009 alle 18:52

Berlusconi, per concludere, non prende un centesimo dalle sue cariche istituzionali: le devolve in beneficenza. Usa la “sua” macchina blindata, il “suo” elicottero e usa l’aereo di Stato solo per le occasioni ufficiali.

tant’è che oggi è indagato per aver utilizzato arei di stato per inviare in Sardegna nani e ballerine ( ancor prima di modificare la normativa ristretta giustamente da Prodi per lo scandaletto di Mastella che andava alla partita : normativa che a ogni buon conto riformò per non incorrere in guai ) quando si mette la mano sul fuoco ci si brucia facilmente! auguri!

piero prof. ha detto...

piero prof.:
5 giugno 2009 alle 11:38
Quanto ha colpito lo vedremo domenica 7 giugno notte!

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
7 giugno 2009 alle 02:58
Aleandro: finchè non si renderà conto che è lei una fonte inesauribile di castronerie, non maturerà mai.
Quando Montanelli fu sbattuto fuori a calci dal CdA del Corriere (di sinistra), nessuno lo aiutò a fondare e condurre un giornale tutto suo senza condizionamenti: bussò a tutte le porte. Agnelli (figuriamoci), De Benedetti, Gardini e altri mammasantissima. Indovini chi fu l’unico che ebbe il coraggio di sfidare la sinistra e di cacciare tutti i quattrini necessari per fondare Il Giornale dandone la direzione totale a Montanelli che aveva solo il 2% del capitale? Berlusconi: il nano gelato, il verme schifoso, l’essere più ributtante del pianeta.
E per più di 15 anni il Giornale fu assolutamente libero da condizionamenti (lei crede che il Corriere e Repubblica lo siano?) e Montanelli era libero di scrivere contro Craxi, nonostante fosse amico di Berlusconi. E questo non vuol dire essere liberali? Il Giornale ogni anno perdeva, e B. ripianava i debiti senza battere ciglio.
Montanelli lo riconobbe “sempre”: anche dopo la rottura con Berlusconi.
Passiamo al gentile sig. Russo. Che lungo scritto!
Vedo che lei ha lodevolmente impiegato il suo tempo lavorando in molti paesi, maturando così esperienze preziose.
Prendere in esame la situazione del mercato del lavoro italiano è un argomento molto spinoso.
Nei sessant’anni dal dopoguerra, si sono incancrenite molte situazioni anomale che hanno portato il costo del lavoro a livelli insostenibili per gli imprenditori: in pratica, se un dipendente prende in busta 100, l’azienda spende più di 200.
Questo fatto ha costretto molte aziende a delocalizzare in paesi dove il costo del lavoro è più basso e, per frenare questo esodo, fu introdotta la legge Biagi che rendeva più flessibile il lavoro. Tenga presente che Berlusconi ha governato dal 2001 al 2006, periodo fortemente influenzato dalla tragedia dell’11 settembre.
Fu già un miracolo arrivare alla fine della legislatura con i conti in ordine e con un rapporto deficit/pil migliore di quello ricevuto.
Poi ci fu il governo Prodi che azzerò praticamente tutte le riforme avviate dal governo precedente. Adesso è da un anno che è tornato al governo e, come lei sa, c’è stata la crisi peggiore dal 1929.
In questo anno però questo governo ha fatto più cose di quante ne abbia mai fatte alcun altro governo nella storia della Repubblica (se me lo chiederà, gliele elencherò).
La storia dei processi a Berlusconi richiederebbe un capitolo: in sintesi. Dacchè è sceso in politica, 700 e più magistrati si sono occupati di lui, la Fininvest ha subito più di 500 perquisizioni, centinaia di processi. Lei capisce che neanche Topolino sarebbe sopravvissuto indenne.
Ciononostante, in Fininvest non hanno mai trovato nulla, la storia della mafia si è rivelata una bufala, le assoluzioni per decorrenza dei termini o per indulto, vengono date in appello da giudici che non vogliono inimicarsi i giudici di primo grado e ricorrono a questi escamotage che mettono a posto la loro coscienza, perchè assolvono l’imputato e, nel contempo, non fanno fare brutta figura al collega che nel processo di primo grado aveva emesso la condanna.
Sarà ciò che accadrà col caso Mills.

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
continua...
Aerei. Confermo. Berlusconi usa elicotteri, auto e altri mezzi a sue spese e dà in beneficenza gli emolumenti.
Quando deve fare spostamenti importanti usa aerei di stato. Nel caso che ha fatto scalpore, su un volo per la Sardegna aveva fatto salire due tre persone che al contribuente non sono costati nulla (un analogo caso dei ministri Mastella e Rutelli è stato giudicato legittimo dal tribunale, quindi si parla del nulla).
In compenso, come avrà sentito, B. ha ospitato decine di capi di Stato (compreso Mubarak, Putin e Blair per esempio) con tutto il loro seguito a sue spese. Ha mai sentito un presidente del Consiglio di altre nazioni cacciare un centesimo di tasca propria? Io per esempio ho sentito che Sarkozy si è fato portare in aereo e in yacht dal miliardario Bollorè o ha fatto pagare allo stato francese le spese per gli ospiti: queste cose non vi colpiscono mai?
Non vengono mai elogiati questi atti del nostro Presidente del Consiglio sui giornali stranieri, in particolare su quelli inglesi dove i loro ministri rubano come maggiordomi qualsiasi sul conto della spesa?
Vediamo questi giornali stranieri. Noi italiani siamo dei poveri succubi di pseudo giornalisti che non ci conoscono, che non ci degnano di un’analisi approfondita nè tantomeno ci stimano.
Se vengono in Italia (se vengono), magnano, bevono, si fanno raccontare qualcosa dal giornalista amico (sempre di sinistra) e poi fanno la loro bella sparata sul F.T. : e noi, tremebondi, stiamo pure ad ascoltarli e a dire che ci ricorda “radio Londra!”
Vorrei vedere se Corriere e Repubblica facessero 10 domande a Sarkozy: sa cosa farebbero i giornali francesi che hanno rispetto dei loro valori e un senso di dignità nazionale? Ignorerebbero la notizia: come se non esistesse.
Comunque, se vuole, sui giornali stranieri c’è una spiegazione molto accurata e precisa, che in seguito potrei spiegarle.
Cordialità

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
7 giugno 2009 alle 10:59
“Berlusconi: il nano gelato, il verme schifoso, l’essere più ributtante del pianeta.

Anche i suoi amici lo stanno abbandonando”.

Era in tono ironico-sardo-nico-masochistico ? Scusate, non l’avevo capito.

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
7 giugno 2009 alle 11:02
Tenga presente che Berlusconi ha governato dal 2001 al 2006, periodo fortemente influenzato dalla tragedia dell’11 settembre.

Infatti, da allora non si è più ripreso. “Non sta bene. Gli amici, anzi le amiche gli stiano vicine”.

Salva Tores ha detto...

Salva Tores:
7 giugno 2009 alle 11:04
Fu già un miracolo arrivare alla fine della legislatura con i conti in ordine e con un rapporto deficit/capil migliore di quello ricevuto.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
7 giugno 2009 alle 12:40
G. Belisari,
riassumendo:
- Silvio non mantiene gli impegni perchè ogno volta che il suo governo si insedia succede qualcosa (quindi perchè votarlo, visto che oltre a non realizzare quanto promesso sembra pure esere un discreto jettatore?);
- 700 magistrati si sono occupati di lui? Non erano 900? A prescindere dal numero esatto, tutti comunisti? E se così fosse, perchè non condannarlo? Ah già, i cattivoni sanno che lui è innocente come una colomba e gli rimorderebbe la coscienza, però non possono screditare i colleghi e quindi lo prescrivono infangandone la reputazione: qualcuno dica a Silvio che magari anzichè dimezzarene i tempi o trincerarsi dietro alla facoltà di non rispondere potrebbe chiedere di essere assolto nel merito;
- anche Mastella e Rutelli hanno fatto un’uso privatistico dei voli du Stato, quindi? A parte il fatto che la cosa destò scandalo anche allora, da quando il “così fan tutti” è un alibi? Il fatto che poi a dispetto del vanterie sull’uso dei propri mezzi usi quelli di stato anche per nani e ballerine aiuta una volta di più a comprendere la credibilità del soggetto. Se hai delle domande da fare a Sarkozy fagliele o chedi a Libero e al Giornale di fargliele, pretendere che nessuno cheda conto a Silvio è un po’ troppo (eviterei poi riferimenti alla Gran Brteagna, lì si sono dimessi per questioni per cui da noi si sarebbe fatta una legge ad hoc);
- il Times in questo caso non ha fatto nessuno scoop, ha constatato che il premier ha scelto di raccontare la sua versione dei fatti, purtroppo ha mentito e scoperto si è trincerato dietro una patetica pretesa della sua privacy (peccato che da sempre non lesini vanterie sul suo passato e spedisca propie biografie agli elettori, di quale riservatezza si parla quindi)? Comunque se vuoi avere da ridire su certi giornalisti, perchè non rivolgere i tuoi starli a Feltri, che crede che il compito di un direttore sia fare l’avvocato difensore del premier pubblicando foto della moglie, con cui è in rotta, o interviste di parlamentari ansiose di dimostrare la propia sudditanza facendo gossip su relazioni extra-coniugali senza portare nessun elemento di prova (ma in questo caso nessuno ne ha chiesto conto, neppure i figli).

Aleandro ha detto...

Aleandro:
7 giugno 2009 alle 13:20
Belisari,
giustamente ti sei fermato nel raccontare la storia di Montanelli a prima di quel famoso giorno in cui Berlusconi irruppe in redazione e disse ai giornalisti rimasti a bocca aperta: o con me o contro di me.
Se mi appoggiate avrete la possibilità di contnuare l’esperienza di questo giornale al mio fianco, altrimenti chiudo i cordoni della borsa e voi sarete a spasso.
Ma capisco che per un liberale come te sia difficile ricordare certi fatti, potrebbero scalfire le tue ferree convinzioni.
Inutle ricordarti che fu Eugenio Cefis a finanziare inizialmente Montanelli:

“Trovò un insperato sostegno finanziario nella Montedison (guidata all’epoca da Eugenio Cefis), che gli fornì 12 miliardi di lire per tre anni. Montanelli ottenne di rimanere il proprietario della testata con i giornalisti cofondatori.”
“Nel 1977 terminò il finanziamento della Montedison. Montanelli accettò il sostegno di Silvio Berlusconi, all’epoca costruttore edile, che divenne socio di maggioranza nell’ottobre 1979.
Secondo Felice Frio, Montanelli, sottoscrivendo il contratto con Berlusconi, gli avrebbe detto: «Tu sei il proprietario, io sono il padrone almeno fino a che rimango direttore [...] Io veramente la vocazione del servitore non ce l’ho».

“Il loro sodalizio durò senza significativi contrasti fino al 1993. Secondo la versione raccontata da Montanelli, in seguito alla “discesa in campo” di Berlusconi, questi si presentò all’ufficio amministrativo del Giornale chiedendo a Montanelli di supportarne le iniziative politiche. Egli però decise di non seguirlo.”Il 10 gennaio di quel 1994 Montanelli in una lettera aperta a Silvio Berlusconi scrisse:« Ho creduto di metterti in guardia da quello che mi sembra un grosso azzardo [la discesa in campo]. A questa mia franchezza hai risposto venendo in assemblea di redazione a proporre un rilancio del Giornale purché adottasse una linea politica diversa per sostanza e per forma da quella seguita da me: e con questo hai sbarrato la strada ad ogni possibile intesa. »

(Federico Orlando, Il sabato andavamo ad Arcore, Edizioni Larus, 1995, pag. 214.)

Successivamente egli attaccò duramente Berlusconi, paragonandolo a Mussolini (”ho già conosciuto un uomo della Provvidenza e mi era bastato”), considerandolo incapace di sopravvivere alla politica (”farà la fine del povero Antonio La Trippa: non riuscirà a mantenere le promesse che ha fatto agli italiani e dovrà andarsene”).
—————————————————————
Riassumendo, sig. Belisari, Berlusconi è buono e caro, finchè stai a novanta gradi, se tenti di cambiara la scomoda posizione sei fritto, alla faccia del liberalismo, che tu sembra non hai idea di cosa sia.
Continua così, se non altro puoi sempre servire come esempio negativo di cittadino, ossia come non si dovrebbe essere, ossia ciechi e sordi, aperti solo alla volontà dell’uomo al comando.

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
7 giugno 2009 alle 16:32
Un certo Desmond, con l’aria di sufficienza che caratterizza i saputelli di sinistra (che poi, gratta, gratta, non sanno nulla) tenta di smontare la mia affermazione circa la “liberalità” di Berlusconi facendo una lunga citazione di un deputato europeo inglese che, a suo dire, sono i veri maestri del liberalismo.
La cosa che mi ha insospettito è che, agli inglesi, di Berlusconi non gliene può fregare di meno: figuriamoci di una trasmissione di Bruno Vespa. Infatti questo Graham Watson fà una dura reprimenda a Bruno Vespa reo di aver definito “un liberale” il nostro Presidente del Consiglio. A voi sembra normale? Ce lo vedreste D’Alema che critica un famoso anchorman francese che definisse “liberale” Sarkozy? Impensabile. Solo con noi gli stranieri si permettono simili libertà. E noi, come pecoroni, a prostrarci al verbo rivelato.
Allora sono andato anch’io a spulciare come voi su wikipedia e che ti scopro? Che questo Graham Watson, nominalmente è sì esponente di un partito liberal-democratico, ma siede nel parlamento europeo assieme a Di Pietro! Capito mi hai? Voi, quando vi ergete a giudici, nascondete sempre il trucco.
Al ragionier salva-attore non so cosa rispondere: per esprimere un concetto, confuso, ha avuto bisogno di tre post.

Ai due siamesi Aleandro e nonrosso consiglio di non basarsi sulle ricostruzioni di Federico Orlando: lui non c’era! L’unico che era presente al momento dell’addio era Paolo Granzotto. Quando Montanelli fu intervistato a LA/ e gli fu posta la domanda di come andarono le cose quel giorno, lui rispose “la ricostruzione corretta l’ha fatta Paolo Granzotto”. Perciò, prima di avventurarvi in affermazioni azzardate, leggetevela. Granzotto è stato amico vero di Montanelli, assieme a Mario Cervi. E lui c’era.
E’ vero che il primo finanziatore fu Cefis: io vado a memoria e alcune volte dimentico qualcosa. Ma la sostanza non cambia. Dopo Cefis, nessuno volle dare una mano a Montanelli, tranne Berlusconi. Leggo da un articolo di Luca Landoni.
Mentre Berlusconi era nella sede del Giornale, era in corso una riunione del CdR molto infuocato perchè i giornalisti e gli altri dipendenti erano preoccupati. Biazzi Vergani disse a Montanelli: ” Berlusconi chiede di vedere i giornalisti” E Indro rispose: “Silvio faccia quello che gli pare” aggiungendo poi privatamente a Granzotto: “Speriamo che porti le palanche. Se non lo fa è un bischero”.
All’assemblea, come al solito, non era presente Montanelli (che non ci andava mai) e nemmeno Travaglio che parla sempre per sentito dire.
Una volta avuto il consenso di partecipare, alla domanda di come potessero combattere contro i principali quotidiani senza la tecnologia e le risorse necessarie, Berlusconi così rispose: “io credo che se Il Giornale darà segni di voler combattere questa battaglia, di volerla combattere con una tattica e una strategia adeguate alle posizioni degli altri, non crediamo che mancheranno assolutamente i mezzi per un rafforzamento della linea del Giornale. Credo che dobbiamo metterci d’accordo su questo”.
Le parole si possono interpretare, ma lasciavano la scelta ai giornalisti.
Il giorno dopo, 9 gennaio, Montanelli si recò a cena da Berlusconi: dunque non era successo nulla di grave e di irreparabile come si vuol far credere.
Al ritorno da quell’ultimo incontro, Montanelli si dimise e disse a Granzotto che lui avrebbe fondato La Voce (quindi aveva da tempo preparato il terreno): chiese a Granzotto stesso di rimanere al Giornale per stare vicino ai giornalisti che restavano e poi perchè sapeva dell’antipatia esistente con Orlando.
Dunque, cari amici, finiamola con la storia di Montanelli. Berlusconi è stato correttissimo: sceso in politica, chiedeva che almeno un giornale (uno!) lo sostenesse. E’ essere illiberali questo? Montanelli è stato trattato bene prima, durante e dopo. E’ Montanelli che mano a mano ha cominciato a prendersela con Berlusconi: ma lui non ha mai reagito. Mai. Perchè è un liberale.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
7 giugno 2009 alle 17:11
G. Belisari.
certo Montanelli è stato trattato bene prima (quando il suo editore gli dava del ricnoglionito a ltelefono con Craxi), durante (quando Gede&co gli sparavano addosso chiedendone le dimissioni) e dopo, quando Silvio stesso attribuiva le critiche del giornalista e di Biagi all’invidia (ovvio essendo lui infallibile le obiezioni che gli si muovono non possono che essere in malafede).
Rimane il fatto che L’Unto chiese (qualcuno direbbe pretese) ed ottenne un cambiamento della linea de Il Giornale perchè voleva almeno una testata che stesse dalla sua parte (cosa sono 3 televisioni?) e quindi si pone il problema del fatto che oggi l’informazione è in gran parte (per fortuna la testata che fu di Montanelli non è più la sola non ecessivamente dura con Silvio) nelle sue mani e che chi fa dietrologia su quanto scrive il Times di Murdock glissa su quali interessi proteggono i media del premier (ma forse dimentico che questi è un liberale, al massimo chiede di cacciare alcuni giornalisti o si lamenta che certi tg diano notizie vere ma scomode).

P.s. Graham Watson siede al parlamento europeo con Di Pietro? Non oso immaginare cosa penserai di chi ha voluto in politica corruttori della GdF o sfruttatori del lavoto minorile, nostalgici del fascismo come Ciarrapico (sempre che il detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” non valga solo in certi casi, così come l’influenza che un proprietario esercita sui propri mezzi d’informazione)

Aleandro ha detto...

Aleandro:
7 giugno 2009 alle 17:22
L’ho detto e lo ripeto, Belisari, straparli.
Come sempre le tue ricostruzioni tralasciano i dettagli che sono scomodi per le tue tesi.
Per esempio hai tralasciato poco elegantemente di scrivere che Berlusconi non aveva alcun titolo per andare al comitato di redazione de Il giornale.
Era stato costretto a venderlo perchè era diventato un proprietario fuorilegge di quel giornale.
Il ricatto ci fu, e fu pesante: ” i soldi arriveranno se state dalla mia parte, altrimenti chiudiamo.” , questo in sintesi il messaggio di quel giorno che il tuo liberalissimo capo ha dato ai giornalisti riuniti.
Che fulgido esempio di liberalismo, Vero Belisari?

A quel tempo il proprietario era il fratello Paolo, a cui aveva passato, solo per finta come dimostrano i fatti, la proprietà del giornale.
Forse, dico forse, sarai anche a conoscenza dei fatti, ma li distorci in maniera evidente, non per anelito di chiarezza e di verità, ma per pura partigianeria acritica.

A59 ha detto...

A59:
7 giugno 2009 alle 17:38
Gentile Nadia, leggo solo ora il suo post,
Mi permetta di scherzare un po’, in merito al Lupanare, da quando si alternano al governo i buoni ed i cattivi, io mi sento come quel tale che nel bel mezzo di un ‘orgia al buio, improvvisamente accende la luce ed esclama:

“Mettiamoci d’accordo, perchè sono già tre volte che lo prendo di dietro e non ho ancora toccato una tetta!”

Cordialità

Aleandro ha detto...

Aleandro:
7 giugno 2009 alle 18:01
A 59 scrive:
7 giugno 2009 alle 17:38

Ale, spero che quello che ha acceso la luce non sia stato tu..azz..

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
7 giugno 2009 alle 23:36
Aleandro e nonrosso. Volete a tutti i costi fare i primi della classe, invece ai miei tempi sareste andati dietro la lavagna con le orecchie d’asino.
Cercate di confondere le acque per rendere poco chiaro ciò che è chiarissimo anche ai miei nipotini.
Berlusconi aveva un giornale (intestato al fratello, siamo d’accordo: e allora? Cosa cambia ai fini del discorso?) e chiedeva di essere sostenuto nella sua azione politica.
Qualsiasi direttore di giornale l’avrebbe fatto per la famiglia del suo editore (guardate cosa fa Barber per Murdoch, o Mauro per De Benedetti o i direttori della Stampa per gli Agnelli). L’unico a non volerlo fare fu Montanelli. Benissimo. Preferì dimettersi perchè i soldi non erano i suoi e lui non poteva fare quel che voleva coi soldi degli altri: l’aveva fatto per 17 anni per gentile concessione. Dove sta lo scandalo? Si cambiano Direttori a ogni piè sospinto, del fatto che Montanelli fosse stato cacciato a pedate dal Corriere dai compagni dopo trent’anni di onorato servizio come un reietto non ve ne frega niente e continuate magari a considerare il Corriere come una luce di libertà e democrazia e se un direttore del Giornale si dimette per divergenze sull’orientamento che l’editore vuol dare alla testata (che è nel suo pieno diritto) voi state a fare analisi, processi, giudizi. Ma scherziamo! Quando mai l’avete fatto per altri giornali?
Montanelli voleva comandare in casa d’altri. Non poteva farlo e se n’è andato.
Berlusconi non ha prevaricato nessuno. E’ come se De Bortoli o Mauro decidessero un’orientamento politico diverso e contrario a quelli voluti dagli editori del Corriere e di Repubblica e pretendessero di rimanere al proprio posto. Nessuno accuserebbe gli editori di illiberalità se sostituissero i direttori.
Nel caso di Montanelli poi, fu lui a dimettersi dopo una cena con Berlusconi.
Ripeto il consiglio: piantatela con Montanelli. Siete stucchevoli.

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
8 giugno 2009 alle 00:04
Postilla per nonrosso. Graham Watson siede nei banchi assieme a Di Pietro, quindi è stato lui che l’ha imbeccato sulla questione del “liberalismo” di Berlusconi e sulla trasmissione di Vespa. Altrimenti quello, come faceva a sognarselo?
Capito mi hai? Che c’entra Ciarrapico che, tra parentesi, se non lo sa, era ospite d’onore in prima fila all’inaugurazione del PD a Roma alla presenza di Bettini e Veltroni. Poi ha preferito andare col PdL: siete infuriati per questo?

nonrosso ha detto...

nonrosso:
8 giugno 2009 alle 01:42
G. Belisari,
“Berlusconi aveva un giornale (intestato al fratello, siamo d’accordo: e allora? Cosa cambia ai fini del discorso?) e chiedeva di essere sostenuto nella sua azione politica”,
glissando sul fatto che essendo il giornale del fratello non avrebbe dovuto occuparsene lui, glissando sul fatto che questo dimostra l’allergia di Silvio al rispetto di regole e leggi, rimane il fatto (tu stesso lo scrivi ma non sei capace o non vuoi trarne le conseguenza, altro che andare dietro la lavagna) che il tanto decantato liberale pretese che si appoggiasse la sua politica, con tanti saluti alla favoletta dell’indipendenza delle sue tue delle sue testate nei confronti della sua politica: questo è il succo di quel conflitto di interessi che secondo chi ha scelto di chiudere gli occhi non esisterebbe.

P.s. Di stucchevole ed ipocrita c’è il non voler riconoscere ancor una volta la falsità di chi mentre dice una cosa lavora per ottenere il risultato opposto: Silvio aveva (per modo di dire, visto che il Giornale era, ricordiamolo, del fratello) di scegliere un altro direttore, peccato che non l’abbia fatto alla luce del sole ma abbia tramato per non mostrare da subito qiale fosse la sua idea di libertà d’opinione.
P.p.s. Graham Watson siede con Di Pietro quindi è logico che sia da lui imbeccato, Mediaset, il Giornale, Panorama … sono di Silvio ma è assurdo pensare che agiscano nel suo interesse? Mai pensato di prendere ripetizione di logica?

Nadia R. ha detto...

Nadia R.:
8 giugno 2009 alle 03:25
A(lessandro)59

…gia’ son pericolosi gli appuntamenti al buio, figuriamoci le dark room!

Legga questa, se la gentile Rossini me la “passa”:

Un figlio va dal papa’ e gli confessa di essere gay.
Il padre, romano dal tempo di Romolo e Remo, non fa una piega pero’ gli chiede:
Fijo, che ciai er Porche parcheggiato sotto casa?
No pa’, nun cello’.

Allora ciavrai l’attico ai Parioli….
Eh no pa’, nun cio’ manco quello.

Magari pero’ ciai un milione di euri sul conto in banca!
None pa’, in banca so’ in rosso….

Ambe’, allora me dispiace per te, ma se le cose stanno cosi’ fijo mio… tu nun sei gay, tu si frocio.

Le confesso che ’sta storiella m’è tornata in mente stasera mentre ascoltavo alcuni commenti sui risultati delle elezioni e riflettevo sui diversi modi di indorare le pillole di due sconfitte.
Pero’ mi son subito consolata perche’ quella del PD era stata cosi’ ampiamente strombazzata che il risultato ottenuto è quasi un successo, mentre dall’altra parte le aspettative erano talmente alte che il risultato è una Waterloo.
Mi sa che il menestrello può cominciare a musicare una canzoncina con questo leit motiv: ahi ahi: no cammello, no voterello!

Aleandro ha detto...

Aleandro:
8 giugno 2009 alle 07:24
Belisari,
la notte della ragione ha annebbiato il tuo cervello, questo mi sembra chiaro.
Ti consiglio una visita psichiatrica, lo dico senza ironia, che sia chiaro.
Ci deve essere qualche disfunzione al cervello nella zona che controlla la logica.

Passo e chiudo, ho di meglio da fare che parlare con un bambino viziato che vuole avere ragione a tutti i costi.
By

Aleandro ha detto...

Aleandro:
8 giugno 2009 alle 07:34
Gentile Nonrosso,
Credo sia un caso più unico che raro di istinto gregario (il Belisari).
Meglio consigliargli un buon analista, piuttosto che insistere con il ragionamento logico.
Questo signore è senza speranza.
Vede, in questo forum ci sono persone ragionevoli e non, ma c’è un unico fanatico, non trovo altra parola per definire il comportamento di quest’uomo.
Io mi arrendo all’evidenza dei fatti, che Belisari ci ha chiaramente messo sotto gli occhi.
Altro che forum, quello deve farsi curare!
Cordialmente.

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
8 giugno 2009 alle 21:02
Aleandro scrive due post per non dire nulla: complimenti.
nonrosso almeno ne scrive uno solo.
Ma secondo lei, quando Agnelli (che non figurava come proprietario)andava alla Stampa, gli chiedevano il tesserino di riconoscimento e il portiere chiedeva l’autorizzazione per farlo entrare o passava come un diretto e andava dove voleva? Parli, si spieghi, dica qualcosa di sensato.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
8 giugno 2009 alle 22:18
G. Belisari,
Agnelli non era presidente del consiglio e comunque la tendenza a giustificare Silvio sempre e comunque riportando casi analoghi sembra proprio dimostrare che chi lo sostiene non lo faccia perchè bravo, capace, serio… ma per una sorta di morbosa fascinazione.

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
9 giugno 2009 alle 22:19
Scusi nonrosso (e poi chiudo) ma neanche Berlusconi era presidente del consiglio quando entrò nella sede del Giornale! E comunque una quota , di minoranza, ce l’aveva: dunque. La sua è una polemica per la polemica.
Chiudiamola qui.

nonrosso ha detto...

nonrosso:
9 giugno 2009 alle 22:57
G. Belisari,
già era solo candidato alla presidenza del consiglio e nulla porta a credere che abbia perso l’abitudine a coordinare le attività dei media di sua proprietà
P.s. Visto che Silvio da anni ripete il ritornello che dal momento in cui decise di scendere in campo si disinteressò delle sue aziende, chiarire questo non è un dettaglio, è l’ennessima dimostrazione di come sia allergico alla verità (pessimo vizio per un premier, almeno nei paesi normali).

nonrosso ha detto...

nonrosso:
10 giugno 2009 alle 01:10
G.Belisari,
giusto per rimanere in tema della straordinaria liberalità di Silvio, ecco cosa scriveva Bonaiuti, prima di diventarne il portavoce, sul caso Montanelli:
dal pulpito di Rete 4 è stata impartita ieri sera una lezione di intolleranza. Proprio mentre infuria la polemica su quanto sia favorito rispetto ai concorrenti un candidato alle elezioni che possiede tre reti televisive, l’invito di Emilio Fede a cacciare Indro Montanelli perché troppo autonomo è il primo esempio pratico del livello di “indipendenza” che potrebbe crearsi all’interno dell’impero di Berlusconi. Questo episodio moltiplica l’inquietudine, perché lascia capire quanto potrebbe essere forzatamente massiccio e compatto il sostegno al Cavaliere degli organi di informazione del gruppo. Guai a chi si azzardasse a uscire, anche per un attimo, dal coro. La durezza dell’intervento, preannunciato proprio perché avesse maggiore risonanza, mostra lontane tentazioni da Minculpop e lascia sbigottiti. È auspicabile che si tratti soltanto della mossa maldestra di un giornalista bravo ma troppo zelante, convinto di fare la cosa gradita al proprio editore. Certo resterà da vedere se Berlusconi presterà orecchio a questi consigli, speriamo che non lo faccia e si mostri del tutto estraneo all’iniziativa. Anche perché condividerla sarebbe mossa improvvida per chi si presenta come un campione della liberal-democrazia”
(da Va in onda la liberaldemocrazia, Il Messaggero, 7 gennaio 1994)

G. Belisari ha detto...

G. Belisari:
10 giugno 2009 alle 22:20
Nonrosso, le conviene lasciar perdere. “nun è cosa” dicono a Napoli. Sta diventando stucchevole. Grazie.

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 249 di 249   Nuovi› Più recenti»