19 novembre 2013

Vendola sotto pressione per una risata intercettata.




                                         Nichi Vendola





Vorrei fare un'analisi a freddo della famosa telefonata rilevata da una intercettazione e pubblicata dal Fatto Quotidiano da Marco Travaglio tra Vendola e Archinà il factotum di Riva (ILVA), che sta facendo molto scalpore, per la quale molti politici e commentatori chiedono le sue dimissioni da Governatore della Puglia. 
Allora, Vendola telefona ad Archinà conoscendolo come confidente di Riva. La telefonata pare che abbia lo scopo di avere un appuntamento con Riva per discutere dell'Ilva. 
Vendola è un politico e Governatore di Regione, il suo compito è quello di trovare soluzioni ai problemi, quindi deve poter parlare e confrontarsi con tutti i cittadini, lavoratori, pensionati, artigiani, commercianti, imprenditori, partiti e politici con cariche istituzionali e non. La logica del politico è quella di parlare diverse lingue a seconda l'interlocutore. Nel caso specifico, Vendola sa che per avere un dialogo con Riva imprenditore di una grande Industria, deve cercare di accattivarsi la sua simpatia perché possa giocarsi le sue carte a trovare una soluzione sul caso Ilva, tale da portare Riva sul binario di una correttezza imprenditoriale a seguire le leggi per non inquinare, e nello stesso tempo a dare una risposta a migliaia di lavoratori che potrebbero trovarsi senza un lavoro, e rispondere ai cittadini di Taranto che chiedono rispetto della salute. Teniamo presente che prima l'Italsider e poi Ilva, inquinano da 50 anni, nel corso dei quali nessuno ha opposto resistenza al grande mostro siderurgico, anzi è stato il pane e il companatico di migliaia di persone. Vendola, però vuole dare una sferzata per cercare di raddrizzare la grande nave. Da ricordare che Riva è un personaggio molto influente del potere in Italia e ha amici molto influenti nelle diverse cariche istituzionali e nei media. Quindi deve giocarsi le sue chance adeguandosi all'interlocutore, tenendo però ben distinto il suo ruolo, che nella telefonata lui ci tiene a ribadire. Allora parte sfruttando il video dove al giornalista tarantino gli viene sottratto il microfono, con il quale cercava di fare domande scomode e legittime a Riva. Certamente mettendosi nei panni di Vendola, non poteva cominciare il dialogo con un personaggio Archinà, contestandogli di aver fatto un errore, altrimenti la telefonata sarebbe finita lì e anche la possibilità di un colloquio con Riva. Quindi inizia con una risatina e parla ad Archinà come se fosse dalla sua parte, dicendogli che si era fatto una bella risata per lo scatto felino (qui magari ha esagerato nel puntualizzare che anche col capo di gabinetto erano stati a ridere per diverso tempo), dobbiamo capire però che la telefonata è confidenziale e non ha altri ascoltatori, quindi ognuno può lasciarsi andare a qualche battuta in più, come succede spesso in tutte le telefonate confidenziali, dove magari si dicono cose brutali o divertenti su amici, avversari, parenti che siano, ma che rimangono nello spazio della telefonata. Infatti, finché restano nelle segretezza tutto fila liscio, quando invece viene messo in piazza, allora arrivano le giuste o sbagliate critiche. Ora per una telefonata, nella quale non si evince alcun reato, nè dichiarazioni di imbrogli o corruttele, si vuole condannare un politico come Vendola che ha sempre fatto battaglie civili in prima persona contro diversi poteri forti, e dire di farsi da parte senza se e senza ma, mi sembra veramente esagerato e speculativo, specialmente di fronte ad una politica che come sappiamo ne ha fatti e ne fa di tutti i colori, commettendo anche reati penali gravi, ai quali molti non mostrano nessuna indignazione!

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