19 aprile 2010

Si affaccia sulla scena il finismo?

Gianfranco Fini


D
opo il berlusconismo durato quasi 16 anni, si affaccia sulla scena politica italiana il finismo?
Non c'è dubbio che il politico che più di tutti sta facendo parlare di se è Gianfranco Fini presidente della Camera. Sappiamo dalla sua storia politica che nasce dal M.S.I. di Almirante per arrivare alla svolta di Fiuggi con Alleanza Nazionale, per poi ritrovarsi nel pdl di Berlusconi.
In questi anni di intensa attività, si è assistiti ad una continua trasformazione del suo pensiero di uomo di destra conservatore, fino a intravvedere un pensiero da uomo di destra moderato con aperture progressiste. Ultimamente, con le leggi adpersonam proposte dal centrodestra in favore del premier Berlusconi, ha preso le distanze, riconoscendo in queste delle anomalie costituzionali evidenti. Inoltre, non sopporta che un potere esecutivo anche se eletto legittimamente dal popolo, non può travalicare gli altri poteri, senza il rispetto dovuto dalla nostra Costituzione. Quindi, essendo uomo delle istituzioni e ricoprendo una carica importante, sente l'esigenza di far rispettare quelle norme che una democrazia parlamentare come la nostra esige. In una normale situazione politica di un paese normale, questa è prassi comune che non meraviglia. Invece, in un paese come il nostro, dove la politica ha perso il suo essere arte del saper amministrare e legiferare per il bene comune e per risolvere i problemi di una nazione, rispettando i principi che tengono legati una società democratica, diventa una novità quasi allarmante, come se fosse un grave errore non seguire il vento della maggioranza, dove al timone della nave paese c'è un capitano dalle idee un pò bizzarre che con la sua ciurma sta seguendo, nel mare in tempesta, una rotta libera verso terre ignote. Non capendo che a governare quella nave non c'è una sola persona che dà ordini, ma ci sono una serie di strutture e di uomini capaci e incaricati a guidare quella nave verso terre più tranquille che salvaguardino la sua struttura e il suo contenuto.
Una di quelle strutture è il parlamento con il Presidente della Camera che sta operando da tempo per far funzionare al meglio il potere legislativo, anche se non gode dell'appoggio della maggioranza. Lo stesso non si può dire del Presidente del Senato che più volte non ha dimostrato equidistanza. Dobbiamo ricordare che quando si ha un incarico istituzionale bisogna essere al di fuori degli schieramenti. Purtroppo, bisogna anche dire che al di sopra di tutti c'è il Presidente della Repubblica, che avrebbe potutto essere più incisivo a far rispettare i ruoli di chi governa e di chi fa l'opposizione, parlando in maniera più esplicita, senza bisogno di farsi tirare la giacchetta un pò da una parte e un pò dall'altra. In questo Fini è stato più netto, pur facendo parte della coalizione governativa. Ecco perchè da parte della maggioranza c'è sofferenza e nervosismo, con buona simpatia di una buona fetta del popolo di sinistra, che vede finalmente un politico comportarsi come tale, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Farà da apristrada ad un nuovo corso di politica più vera e più necessaria al nostro paese, smantellando sedici anni di berlusconismo?

35 commenti:

italo ha detto...

italo:
2 dicembre, 2009 alle 9:23 pm

Raffaele, fai bene a sottolineare la forza suggestiva della politica di Fini, gli italiani – quelli veri, non padani o bossiani – stanno cominciando a capirlo, malgrado il "fuoco amico", mai visto neanche contro Stalin, dei vari berluscones senza spessore e dignità.

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
3 dicembre 2009 alle 07:08

Finish deve ringraziare me se è diventato qualcuno. Ora crede di essere diventato più bravo di me. Prima che lui mi scalzi ne dovrà mangiare di pane duro. Ho nel mio armadio un bel po’ di cosucce da metter fuori, non ho bisogno del rigattiere Feltri. Posso farlo da solo, ho cinque canali televisivi a mia disposizione oltre al giornale Chi che entrano nelle case dei miei simpatizzanti. A stronzo risponderò con merda e non m’importa se l’Italia si trasformerà in una cloaca, tanto io me ne vado a Panama mentre lui scenderà nei bassifondi da dove lo avevo pescato.

SERGIO ha detto...

SERGIO:
3 dicembre 2009 alle 08:20

Penso che Darwin spieghi bene le scelte di Fini. Nel nostro paese la sinistra è stata monopolizzata dal fu PCI , nato nel rifiuto della socialdemocrazia che ha reagito alla fine del comunismo prima con sbandate incredibili e poi suicidandosi incorporando organicamente la componente cattolica che essendo l’unica ideologicamente organizzata è destinata a prevalere . Di fatto la sinistra ha cessato di esistere e siccome la naturra aborre il vuoto si è creata un’ampia nicchia che attira Fini ma anche l’IDV , formazione ideologicamente centrista ma col bisogno di crescere elettoralmente. Il brutto di questa sitazione è che manca in entrambi gli schieramente la presenza di forze politiche ideologicamente consapevoli e capaci di elaborare analisi e risposte coerenti, si vedono più che altro corsari e lobbisti. Chi odiava i partiti e auspicava il modello americano può dichiararsi soddisfatto.

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
3 dicembre 2009 alle 08:52

Se potessi lo manderei via da casa mia. Sì, da casa mia perché il PdL è nato facendo entrare in casa mia (F.I.) gli aennini che da soli potevi farci soltanto un brodino, gli aennini in brodo.
Adesso si sono montati la testa e non sanno che con uno schiocco di dita li rimando a casa loro. Mi basta l’appoggio di Bossi, lui sì che non mi tradirebbe mai. Fuori Fini e dentro Casini, è molto semplice cambiare le carte in tavola, basta telefonare a Cardinal Bertone e la chiesa unisce in matrimonio. L’otto per mille è moneta contante e si può allargare e restringere come la pelle dei miei comunisti. Ovviamente non mi sto riferendo a Putin e Lukashenko che sono Komunisti di un certo tipo, ricchi e benestanti come me, perciò ce l’intendiamo. Se me la faccio con Gheddafi, Putin e Lukashenko non è per parlare di attentati terroristici, Kgb o bombe, ma per tenermeli cari, non si sa mai. Io le bombe le uso solo per mangiarle (mozzarelle) o per palpeggiarle.
E poi smettiamola di parlare di cose del passato, acqua passata non macina più, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scurdammece u’ passato.
Mo’ viene Natale, nasce di nuovo il bambin Gesù come ogni anno. Le bombe non sono come la nascita di Gesù bambino che si ripete tutti gli anni. Le bombe scoppiarono nel 1993 ? E non scoppieranno più, ormai il danno è fatto e Cosa (Nostra) fatta, Capo (io) ha.

Anderson ha detto...

Anderson:
3 dicembre 2009 alle 09:01

Divagazioni lessicali. Almeno quello. Croce e delizia dei giornalisti cui non resta che la rimasticazione di quello che già si sa.

Francesco Vinci ha detto...

Francesco Vinci:
3 dicembre 2009 alle 09:28

Su Fini non c’è dubbio che sia un politico vero. Però, dal basso delle mie capacità di valutazione politica, mi permetto di esprimere un’opinione: si sta, politicamente, scavando la fossa da solo.

ormaistanco ha detto...

ormaistanco:
3 dicembre 2009 alle 10:14

Lei ha narrato i fatti, Signor Innato, staremo a vedere.
Della sua desamina non condivido il grado di capitano che attribuisce a Berlusconi:
a me ricorda di più un marinaio ubriaco (anche l’ebbrezza del potere è tremenda) che barcolla sul ponte insieme ai compagni di ciucca.
Quanto a Fini bisogna ammettere che è l’unico politico di lungo corso, continuiamo
così il paragone nautico, presente sulla scena parlamentare che abbia dimostrato di avere la capacità e il coraggio di affrontare l’indegno nocchiero del fragile nave
Italia, veramente in gran tempesta.
Di Pietro possiede una notevole irruenza, ma non la stessa esperienza e neppure un uguale carisma. Se incominciassero a unire le loro forze …

gorby07 ha detto...

gorby07:
3 dicembre 2009 alle 12:27

Fini, ormai, si è messo “a parte civile”.

E’ assurto ad una delle 4 più alte cariche dello Stato.
E questo nessuno glielo potrà togliere mai.
Rimarrà per sempre “il presidente”.
Con annessa auto blu a vita, ed ufficio con segretaria pagato dalla Camera.

Non gli interessa neanche garantirsi la rielezione.
Ha già una bella pensione da Parlamentare.
Più quella da giornalista.
Più qualche altra Liretta come ex presidente della Camera.
Potrà viaggiare gratis in aereo ed in autostrada.
Potrà continuare ad andare a mangiare alla bouvette della Camera.
Si è messo a posto per tutta la vita.

Per questo, può permettersi di “dire quello che pensa”.
Fregandosene delle conseguenze.
A questo punto, non avendo nulla da perdere (perchè nessuno gli può portare via tutti quei privilegi), si trova nell’invidiabile posizione di essere l’unico che può permettersi di mettere in discussione lo strapotere di re Silvio I.

Io non sono così convinto che Fini “coltivi un progetto”.
Io credo che lui si limiti ad “essere sè stesso”.

Ed a tenersi le mani libere.
In modo che, se scatta “l’ora X”, lui e la sua armata di fedelisimi si facciano trovare al posto giusto al momento giusto.
E quando scatterà “l’ora X”, il posto giusto sara quanto più lontano possibile da Re Silvio I.

Nadia R. ha detto...

Nadia R.:
3 dicembre 2009 alle 12:50

Il Fuorionda:

http://tv.repubblica.it/dossier/processo-breve/elio-il-fuorionda-di-fini-e-una-canzone/39830?video

Martinpescatore ha detto...

Martinpescatore:
3 dicembre 2009 alle 12:56

Ho una vaga impressione:
“Il Cavaliere” = “Salva Tores” ?
C’è qualcun’altro che ha la mia stessa impressione ?

Cordialmente

Tutti

Nadia R. ha detto...

Nadia R.:
3 dicembre 2009 alle 13:47

“Credo che i telespettatori abbiano compreso il senso delle mie parole; grazie e buona serata”.
Grande Gianfranco Fini che ignorando i deliri da kamikaze di Sandro Bondi non l’ha neppure degnato di una risposta.

http://www.youtube.com/watch?v=nkPGJbGp9DA

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
3 dicembre 2009 alle 14:49

PS. Non voglio rompere altri trenini ! Sta arrivando il Natale (preceduto da San NIcola e da Santa Lucia) i nipotini sono in trepidante attesa e Babbo Natale si camuffa come meglio gli aggrada.

Ciao

firmato Black Christmas

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
3 dicembre 2009 alle 14:58

Si su questo condivido nessuno è mai stato tanto capace di dare una risposta adeguata a quel talebanointegralista in cui si è trasformato bond.

Sembrava una personcina così ammodo così gentile.

In alcuni miei intinerari passavo spesso da Arcore ed attendevo mezz’ore davanti al passaggio a livello, o deciso di cambiar strada mi sà che lì hanno sparso qualche strana sostanza chimica che modifica la personalità.

O forse è la troppa vicinanza al berlusca ?

Probabilmente dovrebbero inserire un “bugiardino”:

“avvicinarsi con cautele e non più di due volte al mese; tenere lontano dai bambini”

RR62 ha detto...

RR62:
3 dicembre 2009 alle 15:42

Non illudiamoci:il Berluska lascierà il partito ad uno dei suoi figli e gli italiani approveranno col loro voto la successione.

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
3 dicembre 2009 alle 15:49

Non so come barcamenarmi con lei, sig. Martinpescatore. Nella sua rete cadranno sempre tanti pesci, ma non il mio.
La china è vicina e mi serve uno slittino ed un casco per non urtare contro gli arborei risi.

Rosario Amico Roxas ha detto...

Rosario Amico Roxas:
3 dicembre 2009 alle 16:01

Che si sia trattato di un fuori-onda rubacchiato, estemporaneo, occasionale, può crederlo solo chi crede in babbo Natale. Uno sfogo simile, che rappresenta una denuncia e una intolleranza ai sistemi autoritari ed autoreferenti del cavaliere, non avviene origliando dietro la porta. Fini ha cercato solo il modo meno frontale per costringere gli italiani ad aprire gli occhi, e lo ha fatto confermando tutto ciò che ha detto senza pietire scusanti.

Quanti altri parlamentari del PdL la pensano esattamente nello stesso modo ma preferiscono chiudere entrambi gli occhi per non mettere a rischio la cornucopia che è caduta loro addosso ? Istituzionalmente ogni parlamentare rappresenterebbe una fetta dell'elettorato, un portavoce, un referente del popolo sovrano, mentre in realtà rappresenta ed avalla solo che gli viene ordinato, pena l'esclusione dai benefici di cui gode. La minaccia aleggia sopra le loro teste ed è rappresentata dalla esclusione dalle liste elettorali, con un mesto ritorno al travaglio usato.

Personaggi senza arte né parte, diventati ministri, portavoce, esibizionisti, titolari di privilegi mai sognati, non ardirebbero mai esporsi alle ire del capobastone, compromettendo la loro lussuosa e lucrosa condizione di peones scodinzolanti.

Sostenere le proprie idee e pretendere il rispetto per esse è prova di coraggio, perché sfida le ire e le vendette del potente che si sente oscurato, mentre esige brillare di una luce artificiale che si è puntata addosso. Ma il coraggio se uno non ce l'ha non se lo può dare, così gli accattoni del pensiero unico si trasformano in tanti don Abbondio, pronti a scodinzolare al capo in nome e per conto di quella fetta di popolo sovrano che, invece, vorrebbe una prova di dignità e non solo politica. Si concretizza la paura di aver coraggio, perché il coraggio minaccia di diventare l'anticamera dell'anonimato…. Basta guardarli in faccia e identificarli uno per uno….. cosa farebbero nella vita se privati della condizione di privilegio che il capo ha loro accordato ?

Elencare i loro nomi…? Sarebbe molto più agevole elencare i pochissimi che potrebbero tornare a lavorare, gli altri rimangono solo pupazzi mossi a piacimento dal puparo, che minaccia di tagliare i fili che li reggono.
Rosario Amico Roxas

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
3 dicembre 2009 alle 17:11

Egr. sig. Bric.44 lei vaneggia, non l’ho mai vista bazzicare dalle mie parti o forse si travestiva da operatore ecologico ? Sa, ne ho assunti tanti.

A 59 ha detto...

A 59:
3 dicembre 2009 alle 18:15

Fantastico adesso è diventato Fini il vendicatore mascherato…

Alfiere ha detto...

Alfiere:
3 dicembre 2009 alle 18:25

Ormai per Fini il dado è tratto e penso che lui sia il primo a sapere che credere in un’apparente benevolenza di Berlusconi e accogliere una sua interessata proposta di riconciliazione gli sarebbe fatale.
Machiavelli ammonisce che Vitellozzo Vitelli imparò con la morte
“come e’ non si debba offendere un principe e poi fidarsi di lui”

Niccolò Machiavelli – Descrizione del modo tenuto dal Duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da fermo, il Signor Pagolo e il duca di Gravina Orsini – 1503

mosquito ha detto...

mosquito:
3 dicembre 2009 alle 18:51

Ho notato una robetta abbastanza strana. Si parla di Fini di Berlusconi e di quello che dicono in pubblico che non è lo stesso di quello che fanno in privato. Ricordo che Lunardi ci insegna che con la mafia bisogna convivere, Dell’utri smentisce che la mafia esista, Spatuzza è ritenuto un infame perche’ parla mentre Mangano è eroe perche’ non parla, mentre chi ha scritto e fatto La Piovra dovrebbe essere strozzato.
Fini viene dal MSI ma non elogia Putin, Gheddafi o Lukascensko ma mi chiedo come possiamo dare fiducia a un politico che fino a ieri ha criticato chi “intrattiene rapporti” fuori dalle istituzioni e parla con un magistrato di affari di stato. Non dovrebbe di questo dare spiegazioni come avrebbe dovuto fare il B. per le cene? Non lo dovrebbe fare lo stesso Bossi quando dava del mafioso al B.? Non dovrebbe dare spiegazioni anche il Bersani che sembra voler difendere il B. dai processi? Finisco chiedendo a voi tutti: Ma a noi chi ci difende da una risma di poco seri azzeccagarbugli della politica che giocano a tiramolla del dire e non fare, mentre il paese scivola in un “buconero” di disoccupati e precari impoveriti con una qualita’ della vita che sta scomparendo come molti dei nostri diritti. Come opera il parlamento per questa seria emergenza? Ci tiene impegnati con teatrini mediatici 24 ore su 24 con le stesse facce e gli stessi problemi e a noi cittadini che viviamo dell’essenziale quotidiano, chi ci dà una mano? Per non essere continuamente presi in giro forse perche’ cambi qualcosa aspettiamo la provvidenza divina con i soliti miracoli fatti di tante promesse e pochi fatti? Allora non solo siamo messi veramente male…

Giuseppe R ha detto...

Giuseppe R:
3 dicembre 2009 alle 20:27

Papi fa finta di avere paura di Fini, minimizza e smentisce quanto attribuitogli. Sono sicuro che, sottobanco, Fini e i suoi stanno cercando di ottenere qualcosa, mentre gli allocchi abboccheranno. Fini e i suoi, agli occhi di chi ragiona, non potranno mai levarsi di dosso la vergogna di aver votato sempre la fiducia al governo sui vari provvedimenti. Vergogna.

bellerofonte ha detto...

bellerofonte:
3 dicembre 2009 alle 21:01

Non nasce ora il pensiero della destra sociale, il progetto di berlusconi è funzionale prevalentemente alla protezione ed alla promozione del suo impero mediatico, non rappresenta il capitalismo della media piccola borghesia che richiede sicurezze e pace sociale.

Fini è il campione della destra futuribile. Colui che vuole rappresentare il capitalismo moderno del nostro paese, salvaguardare la religione ma nel rispetto della laicità dello stato. Ha gli occhi aperti sul mondo, capisce che la storia avanza in una direzione e non è riportando il paese al tempo dei “pari” che si genera ordine e stabilità sociale, che sono le premesse necessarie a chi governa l’economia per vivere bene ed in tranquillità.

Vede che grandi mutamenti sono in corso, che sempre più i diseredati busseranno alle porte dell’Europa opulenta e democratica e questa grande ricchezza di manodopera a basso costo deve trovare la tranquillità del lavoro, del minimo salario, dell’alloggio garantito. La regolazione del mercato contrattuale del lavoro secondo la filosofia padronale avviene in questo modo da sé: eccesso di offerta rispetto alla domanda, divisione degli stessi benefici per un numero molto più alto di lavoratori.

Con il controllo totale permesso dalle legge Biagi sulla mobilità della manodopera e quindi la selezione mirata del produttore in base ai bisogni produttivi dell’azienda, ma contemporaneamente ai bisogni di bassissima o inesistente conflittualità nel rispetto della sindacalizzazione e dello statuto del lavoro.

Ha chiaro un progetto di come governare il cambiamento che è in divenire, ed ogni occasione è valida per affermarlo. La distanza dalla politica del Cavaliere per ora viene marcata solo a parole ma a differenza del presidente del Consiglio, che impegna le risorse del paese e piega la democrazia alle sue necessità innanzitutto per salvaguardare se stesso e gli interessi economici delle sue aziende, Fini sta delineando un progetto di governo che riporta l’ordine e il rispetto dei ruoli consolidati nelle componenti sociali, che nelle intenzioni potrà garantire alle classi sociali del nostro paese certezze sui diritti e sui doveri, e finalmente la pace sociale che a volte viene invocata anche in interventi di questo luogo.

Questa è la risposta a chi vede in Fini istanze di sinistra o di progressismo.

Non è lotta di classe, e lotta di potere tra interessi all’interno della borghesia nazionale.

bellerofonte

mosquito ha detto...

mosquito:
3 dicembre 2009 alle 21:57

Mi fa piacere che qualcuno non abbocchi e capisca che questo è solo un teatrino! Questi per il potere e soldi son capaci di tutto, anzi di piu’!

paolo tarabusi ha detto...

paolo tarabusi:
3 dicembre 2009 alle 23:01

Bellerofonte ha ragione da vendere

M.V. ha detto...

M.V.:
3 dicembre 2009 alle 23:08

Gianfranco Fini: uno dei personaggi più ambigui della politica italiana.
Prima, sputazzato dai suoi stessi ex camerati per i continui voltafaccia di quel fiero fascista che li salutava romanamente dai manifesti elettorali, poi ridotto a succedaneo di un’opposizione inconsistente quanto melliflua.
Capace di gabbare solo i tonti con il suo uggiolio da chihuahua che vorrebbe essere mastino.
Non credo ad una virgola tra le parole di uno che, mentre tiene il sacco, deglutisce un poco per inghiottire lo smacco di essere un sottoposto, un poco per eliminare l’eccesso di salivazione per il prevedibile pasto di briciole secche che gli toccherà dopo l’ennesima figuraccia con il boss.
Insomma, Fini è meglio perderlo che trovarlo. Fidatevi.

tiziano15 ha detto...

tiziano15:
4 dicembre 2009 alle 10:38

Fini gioca egregiamente il suo ruolo, è il PD e purtroppo il “Bersani” che sono sempre a ruota mai una cosa di loro sempre a rimorchio, a meno che abbiamo deciso di sparire dalla circolazione con un nuovo nome.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
4 dicembre 2009 alle 14:50

Cioè caro Cavaliere (tanto per anticipare le spiegazioni di Gorby) Lei mi sta dando della “befana” a cavallo di una scopa ?

gorby07 ha detto...

gorby07:
4 dicembre 2009 alle 16:18

Poi ci lamentiamo che i “vips” non vengono sul forum.

Ossequi cavaliere.
Si ricordi degli amici.
Io ho sempre parlato molto bene di Lei.
(Chi fa la spia non è figlio di Maria)

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
6 dicembre 2009 alle 10:34

> Gorby07

Oggi è domenica e mi ricorderò di lei durante le mie preghiere dell’Angelinus. Ha qualche pendenza penale ? C’è Angelino il mio guardacavilli, oppure Cazzopene il mio guardacavallo, scelga lei.

gorby07 ha detto...

gorby07:
6 dicembre 2009 alle 16:43

Mio Signore, non son degno di esserti vicino.

Ma dì soltanto una parola…

e la mia pendenza fiscale sarà sanata.

Amen.

Bric.44 ha detto...

Bric.44:
6 dicembre 2009 alle 17:31

Gorby non ti riconosco più; ti sei mangiato un un Buondì a colazione ?

gorby07 ha detto...

gorby07:
6 dicembre 2009 alle 19:07

Franco, sto avendo una crisi mistica.

Essere o non essere…
PD o non PD…
questo è il problema.

E’ meglio avere la coscienza a posto…
poter dire a sè stessi ed agli altri “ho fatto il mio dovere”…

o mandare a cagare quei tafazzi del PD…
e votare PDL ?

(Dottoressa Rossini, la prego, perdoni il francesismo)

Il Cavaliere ha detto...

Il Cavaliere:
6 dicembre 2009 alle 19:48

> Gorby07

Figliolo tutto qui, una semplice pendenza fiscale ? Di quanto ha bisogno ? Le manderò uno dei miei zerbini con tre buste, quale sceglierà, la 1, la 2 o la 3 ? La 2 ? D’accordo glieli metto lì i 6.000 euro di cui ha bisogno. Mi raccomando, continui ad essermi fedele, sa che ho un grande canile dalle mie parti ?

gorby07 ha detto...

gorby07:
6 dicembre 2009 alle 23:19

Sempre sia lodato…

ehm… votato…

Sempre sia votato.

NICO ha detto...

NICO:
11 dicembre 2009 alle 10:28

E adesso la partita si gioca solo a destra. L’alternativa sarà fra una destra becera e mafiosa e una destra perbenista e buonista.
Ma sempre destra è.