26 giugno 2011
Di Pietro e Berlusconi, la coppia inedita.
Di Pietro e Berlusconi
Caro Di Pietro, hai fatto un flop.
E' stato un grave errore farsi abbindolare da Berlusconi. Addirittura, dopo tanta veemenza politica contro Berlusconi e il suo governo, adesso gli tendi una mano e gli dici che voteresti le sue leggi se condivise, quando sai benissimo che sono state sempre leggi ad hoc per lui e per gli amici degli amici. Ci dici che non sei di sinistra, ma poi stai col centrosinistra, aspettando che Bersani decida il da farsi. Dopo questo colloquio con Berlusconi, che non hai detto su che cosa si basava, improvvisamente hai cambiato politica. Credo che questa tua svolta ti farà perdere molti punti, e mi dispiace che una persona attenta come te non si accorga di questo. La gente me compreso capisce che c'è qualcosa che non quadra, all'improvviso l'uomo Silvio ti fa tenerezza, quando tu stesso ci hai detto che è un corruttore, un piduista e complice di cricche affaristiche a danno della comunità. Non te ne accorgi ma somigli a un tale Scilipoti, che tu stesso hai condannato per la scelta scellerata, che a noi cittadini sta costando molto. Cosa c'è di opaco che noi non sappiamo? Perchè questo repentino cambiamento di rotta? Sarebbe opportuno che tu chiarisca una svolta improvvida per farci capire, altrimenti non potresti più godere della fiducia che fino ad oggi hai ricevuto da milioni di persone. A guadagnarsi la fiducia ci vuole molto, ma a perderla basta un niente o un voltafaccia.
10 giugno 2011
Referendum 12 e 13 Giugno, 4 Si per cambiare l'Italia!
Referendum 12 e 13 Giugno 2011
Il Referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, e l’esito referendario è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo. Sono quattro le tipologie di referendum contemplate dalla Costituzione italiana:
- il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge,
- quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale,
- quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni,
- quello riguardante il passaggio da una Regione ad un’altra di Province o Comuni.
Il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (articolo 75) si utilizza come soluzione per abolire una legge già esistente o parte di questa.
Domenica 12 giugno 2011, dalle 8:00 alle 22:00 e Lunedì 13 giugno 2011, dalle 7:00 alle 15:00.
I cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto su 4 quesiti referendari.
L’elettore, per votare, deve esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento.
L’elettore riceve da un componente del seggio 4 schede di diverso colore:
Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
Se non andranno a votare il 50% + 1 degli aventi diritto i referendum non saranno validi.
Quattro sì per cambiare l’Italia
Un successo dei SI al Referendum costringerebbe la politica a fare i conti con la volontà dei cittadini. L’impegno delle mobilitazioni sociali non si limiterebbe a manifestazioni finora inascoltate, ma cancellerebbe alcune delle peggiori leggi introdotte dal governo.
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica – abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.
Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.